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A DESTRA SI GODE PER LA CADUTA DI BANNON - GUZZANTI: “SEGNA LA FINE DEL POPULISMO COME IDEOLOGIA. SI DOVEVA FAR SALTARE L'EUROPA (DA CUI IL LEGAME CON NICK FARAGE DELLA BREXIT) RIMESCOLANDO TUTTE LE CARTE. RISULTATO? ZERO. ANZI, SOTTOZERO. ANCHE PERCHÉ NON SIAMO SOVRANI NEANCHE SOTTOCASA: LA LIBIA SE LA SPARTISCONO TURCHI RUSSI ED EGIZIANI, LA FRANCIA PORTA NAVI DA GUERRA SOTTO LA TURCHIA PER FARE LA CRESTA SUL PETROLIO GRECO, TUTTI PROTEGGONO I PROPRI INTERESSI SALVO NOI CHE…”

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Paolo Guzzanti per “il Giornale”

 

Il capitombolo di Steve Bannon, l'ideologo che aveva portato alla vittoria Donald Trump nel 2016, non è soltanto vergognoso visto che è accusato di aver intascato due milioni destinati al muro col Messico, ma è anche un punto di non ritorno perché segna la fine del populismo come ideologia. Ricordate? Bannon veniva in Italia e si formava una corte intorno a lui di tutti i populismi a cominciare dal ministro degli Esteri Di Maio. Giorgia Meloni annusò ma non mangiò, scegliendo in Europa il gruppo conservatore.

 

Ma allora Bannon sembrava incarnare il verbo secondo cui si doveva sparigliare e far saltare l'Europa (da cui il legame con Nick Farage della Brexit) rimescolando tutte le carte. Risultato? Zero. Anzi, sottozero, Guardate dove e come siamo finiti. Il guru americano, già cacciato dalla Casa Bianca, rischia la galera per truffa e risulta una truffa anche la grande rete dei sovranisti di tutto il mondo unitevi, di cui non parla più nessuno.

STEVE BANNON SALVINI

 

Anche perché non siamo sovrani neanche sottocasa: la Libia se la spartiscono turchi russi ed egiziani, la Francia porta navi da guerra sotto la Turchia per fare la cresta sul petrolio greco, tutti proteggono i propri interessi salvo noi che siamo dalla parte perdente cinese in conflitto irreversibile con Usa, Giappone, Vietnam, India e Australia. L'ultimo dono di Bannon è stato il governo giallo-rosso in carica che non trova la quadra neanche sulle Regioni perché è un aborto in vitro. Quando sarà che lorsignori daranno segno di averlo capito?

GIORGIA MELONI E STEVE BANNON