DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
DAGOREPORT
Dopo le 10 domande a Mario Monti quale presidente del Consiglio in carica e aspirante premier, ecco le 10 domande (elaborate anche sulla base delle segnalazioni dei nostri lettori) al leader del Pd e candidato premier, Pierluigi Bersani.
1. Al di là dell'intenzione di "sbranare" chi attacca il Pd, sulla vicenda Monte Paschi lei appare totalmente sulla difensiva, mentre la magistratura inasprisce ogni giorno di più le accuse specifiche alla banda della percentuale aggravando di fatto la posizione di chi, direttamente o indirettamente, quel contesto ha favorito o tollerato.
Perchè non pensa ad un gesto forte per recidere i legami tra la Fondazione e la Banca, che sia di esempio anche per le altre Fondazioni? Non ritiene che siamo in presenza di una nuova "questione morale" che Enrico Berlinguer avrebbe denunciato senza riguardi per nessuno, compreso il "senese" Luigi Berlinguer? E cosa pensa di coloro che sostengono che i vertici del Pd "non potevano non sapere", teoria sulla quale è stata messa in liquidazione la Prima Repubblica, attraverso l'applicazione di questa formula ai vertici della Dc e del Psi?
2. Nel Suo intervento a Ballaro' ha detto che avrebbe introdotto una imposta sui patrimoni a partire da 1,2 milioni di euro. La conferma, visto che non ne ha più parlato? Tale imposta ingloberà l'Imu, oppure sara' aggiuntiva?
3. Cosa fara' sugli F35, li tiene o li dimezza? E destina le risorse risparmiate agli esodati?
4. Se il Pd non dovesse avere la maggioranza al Senato, cosa ormai molto probabile grazie anche a Mario Monti che ha accresciuto la frammentazione del quadro politico, manterrà fede al suo impegno di chiedere nuove elezioni? Oppure, a quale "forno" si rivolgerà al Senato per garantire una maggioranza stabile al Suo governo e al Paese, quello di Monti e Casini (gia' divisi tra di loro), oppure promuoverà un accordo con il partito che si piazza al secondo posto nella competizione elettorale, partito che oggi appare quello di Berlusconi?
5. Col senno di poi, direbbe ancora di si alle insistenze del Colle per dare il via libera al governo dell'ex tecnico Monti?
6. Sarebbe pronto a proporre Giorgio Napolitano per la successione a se stesso al Quirinale, con il compito di accompagnare al meglio la transizione tra Seconda e Terza Repubblica, visto che egli può trarre la giusta valutazione dall'esperienza del governo tecnico, e' riconosciuto come interlocutore affidabile dai grandi partner internazionali dell'Italia e sa quando difendere l'interesse nazionale sul caso Mps, difendendo contemporaneamente il Pd dai malfattori che, pur sotto la tutela del partito, avevano preso il sopravvento a Siena?
7. Corrono voci di diversi mal di pancia interni al Suo partito, che potrebbero indebolire l'azione del dopo elezioni. Sia pur sotto la cenere, appare forte infatti la tentazione di alcuni settori del Suo partito per un rimescolamento delle carte interne. Un malcontento che potrebbe essere intercettato da un nuovo Renzi o dallo stesso Renzi. Ha gia' in mente, al di la' della tensione di una campagna elettorale dura, giocata sul filo di lana al Senato, il suo successore a via del Nazareno?
8. Come pensa di utilizzare Fabrizio Barca, uno dei pochi ministri apprezzati del governo Monti? Al partito, ancora al governo oppure come sindaco di Roma?
9. Se va a Palazzo Chigi, assumerebbe come premier l'impegno a dare istruzioni all'azionista Tesoro di ritirare tutte le nomine di ex politici e di figure di diretta espressione delle forze politiche nelle Societa' dove lo Stato conserva partecipazioni rilevanti? A cominciare da Finmeccanica: interverrebbe subito o farebbe finta di niente come Monti?
10. Se, per dare prospettiva più solida al Suo governo, si dovesse trovare a scegliere tra Ingroia/Camusso da una parte e Monti/Casini/Fini dall'altra cosa farebbe?
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