DIETRO PROFUMO, LA REGIA DI WALTERLOO - GOVERNO DEI “BANCHIERI” MONTEZEMOLO-PROFUMO CON IL VIA LIBERA DI DRAGHI. LA BENEDIZIONE DELLA CITY. E RELATIVE PRIVATIZZAZIONI - MA C’È UN PROBLEMA: BERSANI. IL SEGRETARIO PD AI “TECNICI”PREFERISCE I «POLITICI». L’OSTACOLO, TUTTAVIA, SEMBRA IN VIA DI SUPERAMENTO. GRAZIE ALLO SCANDALO PENATI…

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Giovanni Fasanella per Panorama

Con la procura di Monza che batte contro il suo ex braccio destro Filippo Penati e i salotti giornalistico-letterari della finanza (dicono con la sapiente regia dell'intramontabile Veltroni) che bombardano sul quartier generale

Walter Veltroni gongola. Prima Luca Cordero di Montezemolo: era il 1° aprile quando il presidente della Ferrari lanciò il suo annuncio di essere tentato di scendere in campo. Poi, di recente, Alessandro Profumo, ex amministratore delegato dell'Unicredit (lasciò la banca con una buonuscita di 40 milioni): «Sono pronto a mettermi in gioco, perché la passione non mi manca» ha detto venerdì 2 settembre alla festa dell'Api, il partito di Francesco Rutelli.

Ma che cos'è questo accorrere di ricchi «appassionati» al capezzale dell'Italia? Lo spiega con perfetta sincronia lo stesso Veltroni, fra gli esponenti del Pd il più affascinato dal mondo della finanza e dai suoi salotti giornalistico-letterari. Dove l'ex sindaco di Roma tesse discretamente la sua tela: «Serve al Paese un governo tecnico» ripete. Vorrebbe infatti Profumo, «esponente della società civile», da lanciare nella corsa. Ma c'è un problema: Pier Luigi Bersani. Il segretario pd ai «tecnici» preferisce i «politici». L'ostacolo, tuttavia, sembra in via di superamento.

Con la procura di Monza che batte contro il suo ex braccio destro Filippo Penati e i salotti giornalistico-letterari della finanza (dicono con la sapiente regia dell'intramontabile Veltroni) che bombardano sul quartier generale. Non deve ingannare il fatto che Veltroni giuri: «Bersani non c'entra».

Nel Pd si dice: «Quando Walter ti porge la mano, copriti subito le spalle». Insomma, è chiaro il dopo Berlusconi immaginato in certi ambienti? Governo dei «banchieri» Montezemolo-Profumo con il via libera di Mario Draghi. La benedizione della City. E relative privatizzazioni.

 

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