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“RENZI STATTE ‘A CASA” – A NAPOLI DISOCCUPATI E COMITATI DI LOTTA NON VOGLIONO LA VISITA MORDI E FUGGI DI DOMANI – C’È DA INAUGURARE UNA NUOVA STAZIONE DELLA METRO E VICINO AL MUNICIPIO SONO STATI TROVATI 7 PROIETTILI INESPLOSI – E UN OPERAIO LICENZIATO ASPETTA RENZI SULLA GRU

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Marco Demarco per il “Corriere della Sera

 

«Renzi statte ‘a casa», gli dicono in dialetto, e dandogli del tu, gli attivisti dei comitati di lotta. «Se deve venire a Napoli per una nuova visita “mordi e fuggi”, allora è meglio che ci risparmi un’altra giornata di tensione e di disagi», gli fa sapere, solo apparentemente più formale, il segretario napoletano della Cgil. Nel mezzo c’è Mauro, non ancora cinquantenne, operaio dell’ex Fiat di Pomigliano, licenziato dopo otto anni di cassa integrazione, da quattro giorni appollaiato su una gru che sovrasta il cantiere della metropolitana di piazza Municipio.

DISOCCUPATO GRU NAPOLIDISOCCUPATO GRU NAPOLI

 

Dei cinque operai che protestavano è l’unico che non ha ancora ceduto alle vertigini. Lui Renzi lo aspetta, eccome. Vuole raccontargli la storia sua e dei suoi compagni di lotta. E anche quella di chi non c’è più, come Peppe, suicidatosi a 35 anni, e Maria, che si è inferta quattro coltellate allo stomaco: entrambi perché senza più lavoro. 


Come se non bastasse, ieri un poliziotto ha rinvenuto sette proiettili inesplosi nella centralissima via Verdi, a due passi dalla sede del consiglio comunale e del cantiere del metrò. Se non è un caso, c’è da giustificare almeno un livello medio-alto di allarme. 


È proprio l’inaugurazione della nuova stazione della metropolitana la causa scatenante di tanta tensione. Renzi verrà ad inaugurarla domani, dopo oltre un decennio di revisioni progettuali e scavi archeologici. Ed è evidente che ne farà un capitolo della sua antiapocalittica storia d’Italia: come ha già fatto a Pompei con il grande piano di rilancio degli scavi e, in massima scala, a Milano con l’Expo.

DISOCCUPATO GRU NAPOLIDISOCCUPATO GRU NAPOLI

 

Del resto, a Napoli si parla di treni e di architettura ferroviaria. E si sa che non c’è nulla di più evocativo quando si vuole affermare l’immagine di un Paese ottimista, fattivo, aperto alle magnifiche sorti della modernità: l’Italia è pur sempre il paese di Carducci e dei futuristi. La stazione di piazza Municipio, progettata da Alvaro Siza e Edoardo Souto de Mura, sintesi di storia urbana, di cultura sedimentata nel tempo e di capacità ingegneristiche sorge lì dove era il porto greco-romano, a ridosso del Maschio Angioino, nella piazza che Achille Lauro rifece in una notte strappandola al degrado e alle prostitute: è dunque un simbolo ideale. Forse troppo. E deve averlo capito anche chi coltiva tutt’altra visione del progresso e della modernità. 

renzi padiglione selfierenzi padiglione selfie


Alla vigilia della visita del premier si teme dunque il peggio? Si teme che Napoli possa diventare una nuova Milano devastata nel giorno inaugurale dell’Expo? Nessuno lo dice a chiare lettere. Ma molti lo pensano. Mentre non pochi sono quelli che hanno tutto l’interesse a tenere alta la tensione. «Noi — fa sapere la rete dei movimenti e dei comitati — non c’entriamo nulla con i proiettili ritrovati e non cerchiamo lo scontro. Ma guai a impedirci di manifestare! Lo faremo anche senza la presenza di Renzi».

 

A loro risponde il sindaco de Magistris, negli insoliti panni del pompiere: «Manifestare è legittimo, protestare è democratico, ma ogni forma di violenza è inaccettabile». 


Sullo sfondo, i dati sulla ripresa, di cui ovunque si avvertono i primi segnali tranne che nel Sud; i ritardi accumulati dal governo a Bagnoli, dove da mesi si attende un commissario alle bonifiche; i fondi non spesi per il rilancio del porto e le polemiche di una campagna elettorale sempre più avvelenata e «gridata», nonostante gli inviti del premier a non alimentare un clima «da guerra civile ». 
mdemarco55

berlusconi caldoro 
berlusconi caldoro MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA