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Da “la Repubblica”
È di nuovo tensione tra il Carroccio, con il suo leader Matteo Salvini, ed i vescovi. Causa, questa volta, il divieto a Vittorio Veneto della recita in chiesa della "Preghiera dell' alpino", un classico di ogni celebrazione religiosa delle penne nere in tutta Italia, specie al termine dei funerali.
La Diocesi di Vittorio Veneto ha "censurato" il testo che avrebbe dovuto essere letto l' altro ieri in occasione di una cerimonia per la Festa dell' Assunta a Passo San Boldo. La proposta di modifica della frase «rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra patria, la nostra bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana» non è stata accettata dai vertici locali dell' Ana (Associazione Nazionale Alpini) e la preghiera non è stata letta dal sacerdote che celebrava la messa.
Il gruppo locale dell' Ana, con i propri dirigenti ed iscritti, si è quindi riunito fuori della chiesetta che sorge sul passo (costruita dagli stessi alpini) e lì è stata letta la preghiera. Si tratta di un testo di 80 anni fa, nato in tempo di guerra, e che in premessa ricorda come gli alpini siano armati «di fede e di amore». «Sono sempre più sconcertato da "certi vescovi". W gli Alpini», ha commentato Salvini. Il presidente della sezione Ana, Angelo Biz, si chiede perché «nella diocesi il rapporto con gli alpini sia diventato così problematico».
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