DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Da www.ansa.it
MOSCOVICI E DOMBROVSKIS BOCCIANO LA MANOVRA ITALIANA
La Commissione Ue "sta considerando" la procedura per debito contro l'Italia e per questo sta anche preparando il rapporto sul debito. "Lo abbiamo fatto anche gli anni scorsi, concludendo che l'Italia era sostanzialmente in linea con i requisiti del Patto e quindi non abbiamo aperto la procedura. Ma in questo caso, se il Documento programmatico di bilancio non cambia materialmente, dobbiamo riconsiderare le conclusioni": lo ha detto il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. La correzione della manovra italiana dovrà essere "considerevole": lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. "Numericamente l'Italia avrebbe dovuto assicurare un miglioramento del deficit strutturale di 0,6% invece c'è un peggioramento di 0,8%. Pari a una deviazione dell'1,4%. E' una deviazione molto ampia", ha aggiunto.
Intanto il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha lasciato la riunione dell'Ecofin in anticipo sulla fine dei lavori, per rientrare a Roma. Il ministro non ha quindi partecipato al tradizionale incontro con la stampa, previsto alla fine della due giorni di lavori.
Arrivando all'Ecofin, a chi gli chiedeva quali saranno i prossimi passi, ha risposto: "Il dialogo continuerà, certo abbiamo qualche disaccordo ma questo non vuol dire che non possiamo avere un dialogo costruttivo tra la Commissione Ue e l'Italia, è una cosa abituale tra i Paesi e la Commissione". "Dobbiamo spiegare alla Commissione, ma non posso anticipare ora la risposta" sulla manovra che verrà data entro il 13 novembre a Bruxelles come richiesto, ha aggiunto.
"Ci aspettiamo una risposta forte e precisa da parte del governo italiano" e i prossimi passi "dipendono dalla qualità della risposta, la palla è nel campo dell'Italia" da cui "attendiamo una manovra rivista, e il primo punto è quindi averne una", ha detto il commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici all'arrivo all'Ecofin. "Il 13 novembre non è la fine del mondo ma solo un nuovo passo", ha aggiunto, però "una cosa è essere flessibili nell'interpretazione delle regole, un'altra è essere fuori dalle regole".
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