IN AMERICA C’È UN CLIMA INFAME – TRUMP HA INIZIATO LA SUA LOTTA A TUTTI GLI ENTI CHE SI OCCUPANO DI CAMBIAMENTO CLIMATICO E HA INCARICATO IL VASSALLO ELON MUSK DI METTERE LE MANI SUI MILIARDI DI DATI SULL’AMBIENTE – DOPO LE PRIME IRRUZIONI DEI FUNZIONATI DEL "DOGE" AL NATIONAL OCEANIC AND ATMOSPHERIC ADMINISTRATION (NOAA) E IL CAMBIO DI ROTTA ALL’AGENZIA DI PROTEZIONE AMBIENTALE, LA PAURA DEGLI SCIENZIATI È CHE IL MILIARDARIO KETAMINICO VOGLIA IMPOSSESSARSI DEI DATI PER CANCELLARLI O PRIVATIZZARLI, RENDENDOLI UN VALORE COMMERCIALE…

Estratto dell’articolo di Giacomo Talignani per "la Repubblica"

Musk Trump

L’ultimo inquietante segnale della politica di oscurantismo, cancellazione e negazione del clima da parte di Donald Trump, è arrivato all’alba del 5 febbraio. Il sito della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) con il monitoraggio dei valori di CO2 globali è risultato improvvisamente offline , inaccessibile per oltre 24 ore.

Se fosse accaduto in un altro momento si sarebbe ipotizzato un semplice problema tecnico. Ma è un chiaro campanello d’allarme se avviene all’indomani di una irruzione dei funzionari del Doge di Elon Musk all’interno dei suoi uffici.

cambiamento climatico - global warming

Potrebbe essere l’inizio dello tsunami di oscurantismo temuto dagli scienziati Usa che, dal giorno del giuramento del tycoon, hanno lanciato una corsa contro il tempo per salvare miliardi di dati su clima e ambiente, temendo che possano essere cancellati o “privatizzati”. Il motivo della paura è legato sia ai 40 ordini esecutivi del presidente per smantellare le agenzie scientifiche, sia alla durissima campagna pro combustibili fossili fatta anche di negazioni e omissione delle informazioni. In pochi giorni Trump ha annunciato l’uscita dall’Accordo di Parigi sul clima, ha revocato le concessioni agli impianti eolici offshore, ha tagliato i fondi per l’ambiente e annullano 4 miliardi di dollari di contributi al Green Climate Fund.

VIGNETTA SU ELON MUSK E DONALD TRUMP

L’inizio del domino con cui modificare ogni ente di intralcio alle politiche energetiche di Trump lo dimostra anche quanto avvenuto all’Epa, l’Agenzia di protezione ambientale.

Il presidente sta licenziando personale e sta inserendo nel board lobbisti, funzionari e avvocati legati all’ American Chemistry Council e all ’American Petroleum Institute . Proprio sulla pagina web dell’Epa è poi apparso l’ordine di Trump di far rimuovere dai siti delle agenzie federali i riferimenti alla crisi del clima.

E così dalla sua homepage è sparita la sezione sui cambiamenti climatici.

L’Epa è uno di quegli enti nel mirino del Project 2025, le politiche del think tank di destra Heritage Foundation adottate da Trump per rimodellare radicalmente il governo. Nel programma di Project 2025 si leggono frasi che puntano direttamente alla Noaa, la principale agenzia governativa che si occupa di previsioni meteo, monitoraggio delle emissioni e previsioni su uragani e oceani. «Dovrebbe essere smantellata», è scritto a pagina 664. «Va sciolta», si legge in altri passaggi in cui viene bollata come «dannosa per la prosperità ».

CAMBIAMENTO CLIMATICO

Dalle parole ai fatti: Trump ha cambiato i vertici della Noaa, scegliendo alla guida persone di fiducia e proprio nelle sue sedi poche ore prima che sparisse il sito sulla CO2, sono entrati i funzionari di Musk. Chi ha assistito alla scena ha descritto ai media una «irruzione illegittima»: i funzionari hanno annunciato licenziamenti e chiesto gli accessi a tutti i sistemi e dati riservati.

elon musk alla rotonda del campidoglio per il giuramento di trump foto lapresse

La sensazione - come hanno descritto i rappresentanti del Congresso Zoe Lofgren e Jared Huffman parlando di «Elon Musk e i suoi hacker Doge» - è che sia stato un metodo «per avere accesso senza ostacoli alle informazioni private degli americani, ai programmi Noaa e ai sistemi scientifici e normativi che proteggono la sicurezza collettiva».

 Non solo: gli scienziati temono che potrebbe essere un primo passo per privatizzare dati oggi pubblici, come quelli che producono il National Weather Service o l’Hurricane Center, trasformandoli in un valore commerciale.

tornado in mississipi

Diversi scienziati hanno lasciato intendere che siano avvenute “operazioni di backup” dopo l’irruzione.

Così ora un team di data scientist , archivisti e accademici si sta organizzando per tentare di archiviare in tempo il maggior numero possibile di informazioni delle agenzie federali - per esempio il progetto The Public Environmental Data - prima che possano scomparire. Quei dati sono fondamentali non solo per dar conto della crisi del clima, ma anche per salvare vite umane. Come spiega la fisica e meteorologa Serena Giacomin: «È un attacco alla possibilità di analizzare il cambiamento climatico in modo indipendente e rigoroso. L’oscurantismo riduce la sensibilità su un problema che riguarda la sicurezza di tutti noi».

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