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TRANQUILLI, CI PENSA TAJANI – QUEL MERLUZZONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI VOLA IN ISRAELE PER CONSEGNARE AIUTI ALIMENTARI E SANITARI PER GAZA E PROCLAMA: “LA NOSTRA PRESENZA SERVE A SOSTENERE LA TREGUA. LA SOLA SOLUZIONE È QUELLA DI DUE POPOLI E DUE STATI” – IL FRONTE ARABO SI COMPATTA CONTRO L’IDEA DI TRUMP DI TRASFERIRE I PALESTINESI DALLA STRISCIA – LA PROSSIMA SETTIMANA IL PRESIDENTE EGIZIANO AL SISI E IL RE GIORDANO ABDULLAH II SARANNO A WASHINGTON. IN BALLO GLI ACCORDI DI ABRAMO E LA NORMALIZZAZIONE DEI RAPPORTI CON ISRAELE…

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Estratto dell’articolo di Francesca Paci per www.lastampa.it

 

antonio tajani - iniziativa food for gaza

Quattordici piccoli pazienti in gran parte oncologici usciranno da Rafah tra il 14 e il 15 febbraio per essere curati in Italia nell'ambito del progetto Food for Gaza, ampliato di recente all'università. Lo annunciano il ministro degli esteri AntonioTajani e la ministra dell'Università Anna Maria Bernini a bordo dell'aereo diretto in Israele per consegnare oltre 100 tonnellate di aiuti alimentari e sanitari e 15 camion al Pam.

 

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«E' una presenza la nostra che serve anche a sostenere la tregua» afferma Tajani che ieri sera ha ribadito la sua convinzione nella soluzione, unica, «due popoli per due stati». È la prospettiva dei partner arabi della regione che da ore, a partire dell'Arabia Saudita, ribadiscono il loro no alla fuga in avanti della Casa Bianca su cui aleggia il sorriso pieno del premier israeliano Netanyahu.

 

ANTONIO TAJANI BENJAMIN NETANYAHU

La prossima settimana il presidente egiziano al Sisi e il re giordano saranno a Washington per scongiurare il trasferimento dei palestinesi in casa propria. In ballo, enfatizza Riad, ci sono gli Accordi di Abramo e la normalizzazione con Israele.

 

Mentre, a un anno e mezzo dalla nuova guerra scatenata dal pogrom del 7 ottobre, si avvicina lo scadere della prima fase del cessate il fuoco e la tensione crescente in Cisgiordania fa rullare i tamburi di guerra, l'accesso degli aiuti umanitari, per ora solamente dal valico di Rafah, è la speranza a cui si aggrappa la popolazione di Gaza, dove, stima Medici senza frontiere, a fronte di quasi 50 mila morti, «solo un terzo delle originarie 36 strutture esistenti è parzialmente funzionante».

 

antonio tajani - iniziativa food for gaza

«Dobbiamo fare presto ma, con il trattamento, i bambini hanno buone possibilità di guarigione» spiega Franca Fagioli, professore ordinario di pediatria a Torino che ha visionato le 14 cartelle cliniche e con la rettrice Polimeni accompagna la ministra Bernini. Quattro piccoli palestinesi voleranno in Piemonte, la regione che, illustra il presidente Cirio, «ha donato a Good for Gaza 10 tonnellate di riso vercellese e i 15 camion Iveco». [...]

iniziativa food for gaza dall'italia