olaf scholz - volodymyr zelensky - ursula von der leyen

DOPO IL DISIMPEGNO DEGLI USA A GUIDA TRUMP, ANCHE L’EUROPA MOLLA ZELENSKY! L’UE STA ABBANDONANDO L’IDEA CHE L’UCRAINA POSSA VINCERE MILITARMENTE SUL CAMPO E DUNQUE SI CONCENTRA SULLA NECESSITÀ DI UNA SOLUZIONE NEGOZIATA DEL CONFLITTO - SECONDO UN SONDAGGIO DI “YOUGOV” DIFFUSO DAL “THE GUARDIAN”, È IN NETTO CALO IL NUMERO DEI CITTADINI CHE VOGLIONO CHE I LORO GOVERNI CONTINUINO A SOSTENERE KIEV “FINO ALLA VITTORIA” – IL RUOLO DEL CANCELLIERE USCENTE TEDESCO SCHOLZ CHE SAREBBE PRONTO A VOLARE A MOSCA PER...

Marco Bresolin per lastampa.it - Estratti

 

olaf scholz volodymyr zelensky ursula von der leyen

Quando i 27 ambasciatori Ue si sono riuniti per preparare il Consiglio europeo della scorsa settimana, i rappresentanti di Estonia e Lettonia hanno preso la parola per esprimere il loro disappunto per il linguaggio utilizzato nelle conclusioni del vertice. I baltici avrebbero voluto scrivere nero su bianco che «l’Ucraina dovrà prevalere» - una formula che l’Alto Rappresentante Kaja Kallas continua a utilizzare nei suoi discorsi - ma gli altri governi hanno scelto di riposizionarsi su una formula diversa: «La Russia non dovrà prevalere».

 

A prima vista sembra una sfumatura lessicale ininfluente, anche perché il Consiglio europeo ha ribadito il sostegno a Kiev «fino a quando sarà necessario». Eppure, dietro questa nuova formulazione si nasconde un cambio di passo significativo: l’Ue sta ormai abbandonando l’idea che l’Ucraina possa vincere militarmente sul campo e dunque, pur in assenza di una linea univoca, ci si concentra sulla necessità di una soluzione negoziata del conflitto.

volodymyr zelensky olaf scholz conferenza per la ricostruzione ucraina

 

Anche perché questo sembra essere ormai il sentimento prevalente nell’opinione pubblica dei principali Paesi europei: secondo un sondaggio di YouGov diffuso ieri dal quotidiano britannico The Guardian, è in netto calo il numero dei cittadini che vogliono che i loro governi continuino a sostenere l’Ucraina «fino alla vittoria», anche a costo di prolungare il conflitto, mentre è in netta crescita la quota di quelli che si dicono aperti a «soluzioni alternative», anche se la Russia continua a mantenere il controllo di alcuni territori. Il sondaggio è stato effettuato in Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, Svezia e Danimarca e gli italiani risultano essere quelli più desiderosi di porre fine al conflitto, anche se questo comporterà la firma di un accordo che lasci alla Russia una parte delle zone occupate dopo l’invasione del febbraio 2022.

 

keir starmer, emmanuel macron, volodymyr zelensky olaf scholz al vertice della comunita politica europea in gran bretagna 1

 

 

(...) In Italia, secondo YouGov il 39% degli intervistati vorrebbe ridurre il sostegno all’Ucraina (è il dato più alto) e soltanto l’11% vorrebbe aumentarlo (è il dato più basso). Meno di un italiano su tre (è il dato più basso, insieme con i tedeschi) giudica negativamente un eventuale accordo di pace che preveda una cessione dei territori ucraini alla Russia.

 

Manca meno di un mese all’insediamento di Trump alla Casa Bianca e l’Europa si sta preparando a un diverso posizionamento degli Stati Uniti nei confronti del conflitto in Ucraina. Di fronte a un possibile disimpegno americano, i governi europei sono a un bivio: assumere la leadership del sostegno a Kiev e compensare il vuoto lasciato da Washington incrementando i propri aiuti, come vorrebbero i Paesi che confinano con la Russia, oppure allinearsi a Trump e concentrarsi sulla soluzione diplomatica.

 

volodymyr zelensky olaf scholz

Lo stesso Volodymyr Zelensky, durante la due giorni a Bruxelles della scorsa settimana, ha ammesso che «assicurare il sostegno all’Ucraina senza l’aiuto degli Stati Uniti sarà difficile». Parole che sono state incassate da alcuni leader come uno schiaffo, mentre altri ci hanno visto uno spiraglio e anzi una legittimazione per poter continuare a lavorare a un piano B. Tra questi c’è indubbiamente l’ungherese Viktor Orban, che ha tentato senza successo di favorire una “tregua natalizia”, ma anche lo slovacco Robert Fico, che durante la sua recente missione a Mosca ha proposto a Putin di ospitare sul proprio territorio i negoziati di pace.

 

 

volodymyr zelensky olaf scholz conferenza per la ricostruzione ucraina 1

Le posizioni di Fico e Orban non vengono prese troppo in considerazione al tavolo Ue, dove però c’è un altro leader che ultimamente è particolarmente attivo nel cercare di allineare l’Europa su una posizione trumpiana: Olaf Scholz. Non a caso, durante il vertice della scorsa settimana, il cancelliere ha chiamato il prossimo presidente americano per parlare «di pace».

 

Già a novembre aveva interrotto il lungo silenzio diplomatico con Mosca per una telefonata con Putin e ora - come rivelato dallo Spiegel - fonti della Cdu sostengono possa addirittura recarsi in missione nella capitale russa. L’ipotesi è stata smentita, ma Scholz vuole utilizzare i due mesi di tempo che restano da qui alle elezioni politiche per lavorare a un accordo utile a porre fine al conflitto.

volodymyr zelensky con le dita nel nasovolodymyr zelensky olaf scholz volodymyr zelensky olaf scholz conferenza per la ricostruzione ucraina 2