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DOPO LA SVOLTA GOVERNISTA DI BERLUSCONI, MELONI VAGHEGGIA IL PARTITO UNICO DEI CONSERVATORI (COL PLACET DEL CONSIGLIORI GIANFRANCO FINI) – E IN EUROPA IL RAPPORTO CON POPOLARI È DESTINATO A INTENSIFICARSI - OGGI PRIMO TEST IN CONSIGLIO DEI MINISTRI PER FORZA ITALIA DERONZULLIZZATA. CI SARÀ ANCHE IL DEBUTTO A MONTECITORIO DEL TAJANEO PAOLO BARELLI COME CAPOGRUPPO – IL RUOLO DI GIANNI LETTA NELLA PARTITA DELLE NOMINE (LA SETTIMANA SCORSA È STATO AVVISTATO NEL SUO UFFICIO PAOLO SCARONI)...

Estratto dell'articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”

 

berlusconi meloni

Il primo test? Oggi in Consiglio dei ministri. Quando sul tavolo di Palazzo Chigi piomberanno provvedimenti di forte impatto. Si parte dal nuovo ddl Concorrenza (ma manca ancora l’attuazione delle norme sui balneari volute da Draghi e dalla Ue), si procederà poi con il codice degli appalti fino ai provvedimenti sulle bollette per gli sconti alle famiglie (la copertura decisa con l’ultima Finanziaria scade il 31 marzo).

 

Sarà l’occasione insomma per Giorgia Meloni per tastare il “nuovo corso” di Forza Italia imposto d’imperio dal Cav. nel fine settimana e celebrato ieri con la ricorrenza dei 29 anni dalla prima vittoria alle elezioni. “Basta opposizione interna, lavoriamo insieme verso le Europee”, dicono i tajanei, componente che ora brinda al depotenziamento di Licia Ronzulli. Prove tecniche di partito unico? No, ma ci sono tre caravelle da seguire. Sono salpate verso l’America dei Conservatori.

silvio berlusconi bacia marta fascina durante il discorso di giorgia meloni

 

Innanzitutto oggi alla Camera si insedia il nuovo capogruppo Paolo Barelli. Si tratta di un ritorno: il braccio destro di Antonio Tajani ricoprì questo ruolo  nella passata legislatura

 

(...)

In contemporanea, la scossa forzista porta a un legame molto più stretto e diretto tra i figli del Cav., a partire da Marina, e la premier. Le decisioni che contano – vedi le nomine – passeranno dal filo diretto di queste due donne a proprio agio con il potere. Con l’aggiunta del redivivo Gianni Letta (la sua sede di rappresentanza a largo del Nazareno, a palazzo del Bufalo, è ritornata a essere un porto di mare con un continuo viavai di persone: la settimana scorsa è stato avvistato, per esempio, Paolo Scaroni).

 

marta fascina silvio marina berlusconi

La messa all’angolo dell’ala ronzulliana rende più fluidi i rapporti e soprattutto fa guadagnare spazi politici al nuovo partito egemone, quello di Fratelli d’Italia. Meloni a volte vagheggia un predellino, un partito unico dei Conservatori dove far confluire tutte le culture, o quasi, che animano il centrodestra. 

 

 

(...) La voglia di “musealizzare” la fiamma dal simbolo di Fratelli d’Italia, senza cancellarla come chiede la sinistra, resta sospesa in aria. Le teste pensanti che Meloni ha piazzato negli enti di sottogoverno spesso glielo consigliano.

 

Così come Gianfranco Fini, ritornato a sua volta sul palcoscenico, come padre-garante di svolte prossime. Il partito della nazione accarezza “donna Giorgia”, ma poi c’è l’attualità a pressarla e tutto viene rimandato. Si vedrà, per esempio, se ne parlerà alla fine dell’anno, poco prima delle Europee, quando il partito di Via della Scrofa celebrerà il suo nuovo congresso (l’ultimo è quello di Trieste del 2017). Di sicuro, qualcosa è destinata a muoversi nel partito di Meloni e, a specchio, in quello di Forza Italia. Innanzitutto basta sospetti.

silvio e marina berlusconi

 

Qualche settimana fa in un corridoio di Palazzo Madama non è passato inosservato uno strano conciliabolo, fitto e amichevole, fra Licia Ronzulli e Paola Taverna, vicepresidente del M5s, seppur non più in Parlamento. Per molti una chiacchierata di due cospiratrici contro il governo. Sospetti e chiacchiere che non avevano mai reso semplice il rapporto tra FdI e Forza Italia. La terza caravella partita guarda all’Europa. Alle future elezioni del 2024. Il rapporto fra Conservatori e Popolari è destinato a intensificarsi (a scapito della Lega). “Magari troveremo dei punti di contatto per una legge sulla maternità surrogata”, dice Nicola Procaccini, copresidente dell’Ecr e ormai omologo di Manfred Weber.

berlusconi meloni salvini alle consultazioni

 

(...) Manca un anno, tutto può accadere. Meloni non ha fretta di varare il partito unico, sogna certo i Conservatori italiani, e intanto guarda le tre caravelle in viaggio. Chissà se troveranno le Indie o le Americhe.

 

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