
DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE…
DOPO LA TREGUA IRAN-ISRAELE RESTA IL MISTERO SUL PROGRAMMA NUCLEARE DI TEHERAN: “NON E’ STATO ANNIENTATO MA RITARDATO SOLO DI POCHI MESI” – SECONDO "IL NEW YORK TIMES", CHE CITA FONTI DELL'INTELLIGENCE AMERICANA, LE SCORTE DI URANIO ARRICCHITO DELL'IRAN SONO STATE SPOSTATE IN SITI SEGRETI, PRIMA DELL'ATTACCO – LA "CNN" SMENTISCE TRUMP SULLA BASE DELLA STIMA DEGLI 007 USA: “I RAID NON HANNO DISTRUTTO I COMPONENTI PRINCIPALI DEL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO MA NE HANNO SOLO RITARDATO L’AVVIO DI MESI” – LA REPLICA FURIOSA DEL PRESIDENTE USA: “CNN E IL NEW YORK TIMES SI SONO ALLEATI NEL TENTATIVO DI SMINUIRE UNO DEGLI ATTACCHI MILITARI DI MAGGIOR SUCCESSO DELLA STORIA” - GLI AYATOLLAH ESCONO INDEBOLITI, ANCHE SE L’IPOTESI DEL CAMBIO DI REGIME, A CUI ALLUDEVANO SIA TRUMP SIA NETANYAHU MINACCIANDO PERSINO L’UCCISIONE DI KHAMENEI, È RIMASTA UN’IPOTESI - DAGOREPORT
TRUMP CONTRO CNN E NYT: “VOGLIONO SMINUIRE UNO DEI ATTACCHI PIÙ IMPORTANTI DELLA STORIA”
Estratto dell’articolo da repubblica.it
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
Donald Trump attacca Cnn e il New York Times per aver riportato indiscrezioni secondo le quali i bombardamenti americani non hanno distrutto i siti nucleari e hanno solo ritardato il programma iraniano di qualche mese. Cnn e il New York Times "si sono alleati nel tentativo di sminuire uno degli attacchi militari di maggior successo della storia.
I siti nucleari in Iran sono stati completamente distrutti. Sia il New York Times che Cnn sono stati criticati duramente dall'opinione pubblica", ha detto Trump.
NYT, PER 007 USA IRAN HA TRASFERITO URANIO IN SITI SEGRETI
(ANSA) - I bombardamenti americani sui siti nucleari iraniani non hanno causato il crollo degli edifici sotterranei ma hanno bloccato gli ingressi di due delle strutture.
danni all centro di arricchimento dell uranio di natanz, in iran , dopo l attacco israeliano
Lo riporta il New York Times citando le valutazioni preliminari dell'intelligence americana, secondo le quali le scorte di uranio arricchito dell'Iran sono state spostate, prima dell'attacco, in siti segreti.
Le indiscrezioni confermano quelle di Cnn sul fatto che il programma nucleare iraniano è stato ritardato di qualche mese. Le valutazioni preliminari, osserva il Nyt,sembrano suggerire che le dichiarazioni di Donald Trump sulla distruzione totale dei siti sia esagerata.
il discorso di ali khamenei dal bunker 2
Il rapporto della Defense Intelligence Agency, riporta il New York Times, indica che i siti nucleari colpiti non sono stati danneggiati quanto alcuni funzionari dell'amministrazione avevano sperato e che l'Iran mantiene il controllo di quasi tutto il suo materiale nucleare.
Questo significa che se Teheran decide di costruire un'arma nucleare potrebbe essere ancora in grado di farlo in tempi relativamente brevi. Gli attacchi hanno gravemente danneggiato il sistema elettrico di Fordow e non è chiaro quanto ci vorrà all'Iran per accedere agli edifici sotterranei e poi riparare gli impianti elettrici e reinstallare le apparecchiature che erano state spostate. (ANSA).
CNN, RAID USA HANNO RITARDATO NUCLEARE IRAN SOLO DI MESI
danni all centro di arricchimento dell uranio di natanz, in iran , dopo l attacco israeliano.
(ANSA) - I raid Usa contro tre impianti nucleari iraniani lo scorso fine settimana non hanno distrutto i componenti principali del programma nucleare iraniano e probabilmente ne hanno solo ritardato l'avvio di mesi: lo riferisce in esclusiva la Cnn in base ad una prima valutazione dell'intelligence americana descritta da tre persone informate in merito.
esplosioni vicino all impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran
La valutazione è stata prodotta dalla Defense Intelligence Agency (Dia), il braccio operativo dell'intelligence del Pentagono. Si basa su una valutazione dei danni di battaglia condotta dal Comando Centrale degli Stati Uniti in seguito agli attacchi statunitensi, ha affermato una delle fonti.
L'analisi dei danni ai siti e dell'impatto degli attacchi sulle ambizioni nucleari dell'Iran è in corso e potrebbe cambiare con l'aumentare delle informazioni di intelligence disponibili.
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse2
Tuttavia, i primi risultati sono in contrasto con le ripetute affermazioni del presidente Donald Trump secondo cui gli attacchi hanno "completamente e totalmente annientato" gli impianti di arricchimento nucleare iraniani. Due delle persone a conoscenza della valutazione hanno affermato che le scorte di uranio arricchito dell'Iran non sono state distrutte. Una di queste ha affermato che le centrifughe sono in gran parte "intatte". "Quindi la valutazione (della Dia) è che gli Stati Uniti hanno ritardato i loro lavori di circa qualche mese, al massimo", ha aggiunto questa fonte.
WITKOFF, QUASI IMPOSSIBILE PER IRAN RILANCIO PROGRAMMA NUCLEARE
danni all centro di arricchimento dell uranio di natanz, in iran , dopo l attacco israeliano
(ANSA) - Steve Witkoff, l'inviato speciale del presidente americano Donald Trump, respinge le indiscrezioni dei media sui danni causati dai bombardamenti americani in Iran, che avrebbero ritardato il programma nucleare di Teheran di qualche mese.
In un'intervista a Fox, Witkoff afferma che "le informazioni che suggeriscono che non abbiano raggiunto il nostro obiettivo sono false". L'inviato di Trump ha quindi spiegato che è "quasi impossibile" per l'Iran rilanciare sul programma nei prossimi anni. (ANSA).
il discorso di ali khamenei dal bunker
IL NODO NUCLEARE
Fabio Tonacci per repubblica.it - Estratti
(...)
Il conflitto dei dodici giorni ha provocato 610 morti in Iran e 28 in Israele, il livello di distruzione sofferto dai due Paesi non è neanche paragonabile: dati da cui partire per valutarne l’esito. Il potenziale offensivo iraniano ne esce ridimensionato: per rispondere all’attacco a sorpresa, Teheran ha usato le armi più potenti del proprio arsenale — i missili balistici Qasem, Shekan, Ghadr e Emad — ma il sistema di difesa dello Stato ebraico ha retto, intercettandone più del 90 per cento. Oltrettutto, il cosiddetto anello di fuoco che il regime per anni ha finanziato e armato contro Israele, da Hezbollah agli Houthi, non ha sparato un colpo. L’anello di fuoco si è spento.
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
«I due pilastri della strategia militare degli ayatollah, le milizie sciite e i missili balistici, che tante risorse hanno drenato basti pensare ai centomila razzi forniti a Hezbollah, sono stati quasi del tutto demoliti», spiega il professor Meir Litvak, orientalista e ricercatore del Centro di studi iraniani all’università di Tel Aviv. «E tuttavia la sconfitta subita dall’Iran non può dirsi totale, non è un ko. I pasdaran hanno ancora l’uranio arricchito e, oggi più di ieri, proveranno a costruire la bomba proprio per recuperare il potere di deterrenza perduto».
impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran
Secondo la prima valutazione della Defense Intelligence Agency del Pentagono, rivelata dalla Cnn, i raid americani sui siti di Fordow, Natanz e Isfahan non hanno distrutto i componenti principali del programma nucleare, riportato indietro «solo di qualche mese». Nonostante i proclami di Trump.
L’Iran ha perso ma non straperso, il regime vacilla ma è rimasto in piedi. «E per non crollare ritengo che diventerà più aggressivo e brutale», dice a Repubblica l’ambasciatore speciale Novik Nimrod, membro dell’Israeli Policy Forum e primo consigliere di Shimon Peres.
impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran
«Militarmente l’Iran si è rivelato una tigre di carta, e Israele ha ristabilito la capacità di deterrenza. Ma Netanyahu può davvero dire che la missione è compiuta? Con 400 chili di uranio arricchito al 60 per cento stoccati in un sito segreto in Iran? Bastano 500 centrifughe per portarlo, in qualche settimana, a livello sufficiente per costruire un ordigno atomico. Lo stesso vale per la capacità balistica, in qualche anno la Repubblica islamica riavrà l’arsenale». Come a dire, Israele ha vinto ma non stravinto.
Anche l’ipotesi del cambio di regime, a cui alludevano sia Trump sia Netanyahu minacciando persino l’uccisione di Khamenei, è rimasta un’ipotesi. «Avrebbe generato il caos e i vicini del Golfo, compresi gli amici di Israele, non volevano», spiega ancora Nimrod. Il ragionamento del veterano degli analisti diplomatici israeliani guarda avanti, al medio termine. «Se l’Iran torna al tavolo del negoziato e si arriva a un vero accordo sul nucleare, allora per Israele sarà vero successo».
BENJAMIN NETANYAHU AL MURO DEL PIANTO PREGA PER TRUMP DOPO L ATTACCO AMERICANO ALL IRAN
Netanyahu viene descritto ora euforico, ora esultante. «Vittoria storica che durerà per generazioni». Torna alla mente quel suo «cambieremo il volto del Medio Oriente» pronunciato subito dopo il pogrom del 7 Ottobre.
Tuttavia, due nodi arriveranno presto al pettine. Il primo è Gaza, la guerra per cui tutto il mondo lo critica. «Trump, che spera di vincere il premio Nobel per la pace, gli farà pressioni per arrivare all’accordo con Hamas e questo lo metterà nei guai con l’ala estremista del governo», ritiene il professor Litvak, che vede un altro problema per il premier cantante vittoria. «La guerra è costata 300 miliardi di shekel (circa 75 miliardi di euro, ndr), tra due-tre mesi questo costo comincerà a gravare sulle tasche degli israeliani».
Infine, Donald Trump. In questi dodici giorni ha detto tutto e il contrario di tutto, fingendo fiducia nella soluzione diplomatica quando già aveva dato ordine ai bombardieri di alzarsi in volo. I servizi segreti americani lo smentiscono sulla reale entità del danneggiamento dei siti nucleari iraniani. «Trump si è mosso per appropriarsi del successo», dice l’ambasciatore Nimrod. «È andato contro il volere della propria base Maga. Vedremo come la base reagirà al suo rinnovato interventismo»
ali khamenei replica alle minacce di trump
ali khamenei
impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran
FUMO DALL IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO DELL URANIO DI NATANZ IN IRAN DOPO L ATTACCO ISRAELIANO
IRAN - SITI DI ARRICCHIMENTO DELL URANIO
impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran 3
il discorso di ali khamenei dal bunker
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