DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Monica Guerzoni per il Corriere della Sera
«Paolo, Paolo... Un selfie!». La sicurezza fa muro, ma i delegati non si arrendono. Il capo del governo sorride a tutti, a ciascuno concede una battuta: «Come stai? Spero in forma, più del sottoscritto». Gli chiedono se, dalla prima fila, abbia apprezzato gli interventi dei candidati e il capo del governo li loda tutti: «Bellissimi». Ma una parola in più la spende per Emiliano, che ha inviato un video dall' ospedale: «Sono felice, perché ho visto che anche Michele è affezionato al Pd».
La convenzione nazionale è finita, il premier lascia l' Ergife portandosi dietro l' affetto dei militanti e le rassicurazioni di Renzi: «A Paolo Gentiloni va la mia e nostra gratitudine, senza alcuna incertezza e tentennamento». L' ex capo del governo si sente già segretario, nel retropalco i suoi lo abbracciano come se avesse appena vinto le primarie. Ecco Lotti, ecco Sensi. I fedelissimi sono convinti che «non c' è stata partita» e che la app di Renzi appena lanciata riuscirà a mobilitare militanti e nuovi elettori.
Appuntamenti, news, un sondaggio sulle riforme dei mille giorni e la classifica dei volontari più attivi. Primo si piazza Nicolae Galea, giovane militante del Lazio che su Twitter definisce Grillo «un dittatore», Salvini «uno sciacallo» e sprona Renzi: «Fai vedere chi comanda». Il nuovo progetto fa parte della piattaforma all' americana Bob, da cui partiranno le campagne destinate a bombardare i social e le mail dei simpatizzanti.
La Convenzione si era aperta con lo scontro sul rinvio delle primarie. Comincia Francesco Boccia, chiedendo un «sussulto di umanità» per il suo leader Michele Emiliano, operato al piede dopo la ormai celebre tarantella in Calabria. «La ricerca della vittoria a tavolino sarebbe un gesto vigliacco - attacca Dario Ginefra - Un gol con l' uomo a terra». Orlando si dice «disponibile al rinvio», Emiliano ringrazia e chiarisce di non volere «assolutamente» condizionare i tempi delle primarie. Ma ecco lo stop di Guerini: «Ormai la macchina delle primarie si è messa in moto».
Avanti, allora. Con Renzi che avvisa i naviganti: «Le regole nella casa si rispettano tutte e non si passano i prossimi quattro anni a bombardare il quartier generale». Orlando chiede all' ex premier di evitare «lo smarcamento quotidiano dal governo». Emiliano disegna il Pd «come una squadra», capace di uscire dalla «logica di un uomo solo che salva tutti». E se Renzi smonta strategia e politica di Grillo, il governatore sprona i dem a «chiudere con questo rapporto così difficile con l' elettorato del movimento 5 stelle». Il 30 aprile spunteranno diecimila gazebo. Ma Orlando protesta perché la Rai dà troppo spazio a Renzi e chiede un confronto tv fra i tre candidati.
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