
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Da "l'Espresso"
1 - GABRIELLA A SCUOLA DA LA RUSSA...
Dicono i bene informati che la giovane pupilla del Cavaliere Gabriella Giammanco si sia di recente molto avvicinata al coordinatore del Pdl Ignazio La Russa e che questa novità si ripercuota in positivo sull'attività della deputata di Bagheria. Dopo essersi occupata di animali per tre quarti della legislatura, infatti, la Giammanco ha cominciato a produrre una serie di comunicati stampa e interventi niente di meno che sulla manovra finanziaria, chiedendo a più riprese che il governo obblighi la Chiesa a pagare l'Imu sugli immobili usati a fini commerciali.
Che dietro al cambio di passo ci sia la mano esperta di La Russa? I due sono stati visti confabulare più volte alla Camera e lavorare insieme su improbabili foglietti: lui scrive o corregge quanto già scritto con tanto di sottolineature, lei di solito ascolta e legge. Per i colleghi, nessun mistero sulla genesi della nuova coppia politica: a conquistare l'ex ministro, si dice, sarebbe stata una dote innata di Gabriella: "Lei è una ragazza molto gentile", sussurra la compagna di banco Anna Grazia Calabria, "e lui è sensibile alla gentilezza". S. R.
2 - FRATTINI CULT...
Novanta in tre minuti e 15 secondi: tante sono le volte in cui Franco Frattini compare nel video "Album dei ricordi", pubblicato dallo stesso ex ministro degli Esteri sulla sua pagina personale su YouTube. Un'esagerazione da "Personenkult", si sarebbe detto negli anni della Guerra fredda.
Il video, una sequela di immagini mute, col solo sottofondo musicale, prive di didascalie e di voce fuori campo, sciorina i molteplici incontri internazionali cui Frattini ha preso parte, da Hillary Clinton in giù, e porta la firma della Maemultimedia. L'Unità multimediale del ministero degli Esteri, nata nel 2009, è diretta da Enrico Vattani. Diplomatico, alle spalle la regia di alcuni cortometraggi, figlio dell'ambasciatore Umberto (oggi presidente dell'Istituto nazionale per il commercio estero), Vattani junior ha voluto omaggiare "l'impegno alla Farnesina dell'ex ministro Franco Frattini", così il testo d'accompagnamento al video. C. C.
3 - MINISTRO SENZA COMPETENZA...
Piero Giarda è ministro per i Rapporti con il Parlamento solo da poco, ma è già stufo di rispondere al question time alla Camera per tutti gli altri colleghi di governo. Intervenendo nell'aula al posto di Corrado Passera su una interrogazione sulle Ferrovie dello Stato, Giarda si è così espresso: "Mi sento imbarazzato a leggere risposte su materie per le quali non sono competente", ha detto. "Mi auguro che si possa rimediare a questa situazione anomala: il ministro per i rapporti con il Parlamento è chiamato a leggere documenti che riceve pochi minuti prima". B. C.
4 - AMARCORD GERONZI ...
Dopo l'intervista ad Aldo Cazzullo per il "Corriere della Sera", Cesare Geronzi pensa ora a un libro per lanciare, "sine ira ac studio", messaggi chiari a chi di dovere e per levarsi qualche altro sassolino dalle scarpe. L'ex banchiere vorrebbe dialogare con un giornalista di buona scrittura, colto, non specializzato esclusivamente in economia ma che si sia già cimentato in interviste-ritratto di personaggi del potere economico. Qualche idea ce l'ha, ma, nell'attesa di scegliere, Geronzi riordina agende e diari che ha compilato con cura anno dopo anno. T. M.
5 - TRADIZIONI MILANESI: FORZA TORO...
"Son tornate le palle del toro!". Gioia e tripudio, nel punto più fotografato della Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Il mosaico del toro, idolo dei cinesi e giapponesi, è stato restaurato, inclusi gli attributi devastati dal rito portafortuna di appoggiare il tacco della scarpa e fare la giravolta. Ripristinato anche il resto della pavimentazione (l'appalto da 2 milioni fu approvato dalla giunta Moratti nel luglio 2010).
Peccato che davanti alla Galleria, in piazza Duomo, il monumento equestre al medesimo re Vittorio Emanuele sia ancora impacchettato. I lavori di pulitura sono cominciati a giugno, con i fondi del 150, ma a ottobre, trascorsi quattro mesi, l'Unità di missione della presidenza del Consiglio ha rilevato problemi di stabilità . Così, ora, il Comune dovrà sborsare altri 200 mila euro. Solo guai dai Savoia. E. A.
6 - CANONE RAI, NIENTE DA DICHIARARE...
Il canone Rai è la tassa più odiata, sono milioni gli italiani che la evadono. Stavolta il direttore generale Lorenza Lei ha chiesto al suo capo delle relazioni istituzionali, Marco Simeon, di convincere il governo a inserire una norma ad hoc in Finanziaria. L'articolo 17 della bozza, che ha avuto il beneplacito del direttore dell'Agenzia delle entrate, prevede una stretta contro una fetta importante di evasori.
Tutte le imprese, gli studi professionali e i bar che hanno un televisore (pare che il 96 per cento di loro eviti di pagare) dovranno scrivere nella dichiarazione dei redditi il loro "numero di abbonamento speciale". E se quest'anno tocca agli esercenti, l'anno prossimo la decisione potrebbe essere estesa a tutti. T. M.
7 - PARLAMENTO IN CIFRE...
4 sono i paesi dell'Unione europea che hanno iniziato l'iter per introdurre nella propria Costituzione il vincolo del pareggio di bilancio. Si tratta di Francia, Germania, Italia e Spagna. I singoli ordinamenti prevedono modi e tempi diversi per la modifica della Carta fondamentale. Al momento, solo in Spagna il pareggio di Bilancio è già stato approvato definitivamente ed è diventato legge. a cura dell'associazione Openpolis
8 - EFFETTO COMETA...
E l'Italia? Dov'è finita? Nelle 226 fitte pagine dell'annuario 2011 del settimanale tedesco "Der Spiegel" le uniche tracce della Repubblica italiana sono tre foto di Silvio Berlusconi. Niente Prada, né Marchionne, né Federica Pellegrini. Nessuna traccia dei due Mario, Draghi e Monti. L'era Berlusconi si va concludendo in forma di cometa: poca testa, tanta coda.
9 - GALEOTTA FU LA FOTO...
La foto gira da giorni tra i militanti della Lega nelle sezioni di Brescia e provincia e su Facebook. E suscita forte malumore nella base dura e pura. Ritrae la bionda pasionaria Monica Rizzi, già levatrice politica di Renzo Bossi e assessore allo Sport della Regione Lombardia, in compagnia di Franco Nicoli Cristiani, Pdl, vicepresidente del Consiglio regionale lombardo.
Una foto scattata poche settimane prima del clamoroso arresto di Nicoli per una mazzetta da 100 mila euro intascata sull'autorizzazione di una discarica di amianto. Entrambi camuni, lui di Breno, lei di Darfo, sono molto amici. Lui, detto il Ghiro per le sue frequenti e rumorose dormitine durante le sedute consiliari; lei, Monica della Valcamonica, come la chiamavano i primi nuclei leghisti del Bresciano. Da compaesano, lui non ha mancato di difenderla nel momento del bisogno: come quando sono iniziate le indagini della Procura di Brescia per via di una laurea in psicologia millantata dall'assessora leghista e per i presunti dossier contro alcuni lumbard candidati alle regionali. L. Pic.
10 - OCCHIO AI CRONISTI...
Il cambio della guardia da Berlusconi a Monti sta creando qualche problema ai giornalisti che lavorano nella sala stampa di Palazzo Chigi. I cronisti avevano stabilito ottimi rapporti con il personale di polizia nella sede della presidenza del Consiglio, utili per ottenere informazioni sugli spostamenti delle personalità in visita al capo del governo o sulle attività del Consiglio dei ministri.
Da giorni, invece, le frequentazioni sono ridotte al lumicino. Chi si è rivolto ai poliziotti si è sentito rispondere che "non sono più autorizzati a parlare coi giornalisti". Ordini dall'alto. Il silenzio stampa degli agenti sta producendo effetti grotteschi. Gli interlocutori, tra mille imbarazzi, comunicano a gesti, si parlano al telefono anche a un metro di distanza e rimandano le discussioni, anche le più banali, a incontri "senza divisa", fuori dell'orario di servizio. M. D. B.
11 - OCCHIO AI MINISTRI...
"Attenti ai ministri e ancor di più ai sottosegretari". Non è il motto di una protesta qualunquista ma la parola d'ordine che i commessi della Camera dei deputati e del Senato si sono passati in queste settimane. I funzionari addetti agli accessi dei palazzi del Parlamento che sono almeno una ventina, considerando anche i vari edifici delle commissioni, hanno distribuito ai vari varchi un collage con le immagini, tipo foto segnaletiche, dei membri del dicastero Monti.
I componenti del governo, infatti, anche se non parlamentari hanno libero accesso ai siti del Parlamento, per partecipare ai lavori d'aula e alle commissioni. Ma nessuno li conosce. Di qui l'esigenza di fotocopiare e distribuire i tabelloni con figurine che i commessi studiano per evitare di dover dire a un ministro della Repubblica: "Scusi lei, chi è? Dove vuole andare?". G. S.
12 - LORD FANCULO...
L'eurodeputato leghista Matteo Salvini, 38 anni, ama il contatto vivace con gli elettori, anche su Facebook. Come la sera del 6 dicembre in cui Mario Monti ha presentato la manovra salva-Italia e i cittadini hanno scoperto l'aumento della benzina. Una misura indigesta che non gli è garbata: "Monti e Napolitano dicono che così si salva l'Italia. Fanculo", l'elegante commento scritto alle 20.46 e al quale si sono accodati, subito dopo, un centinaio di simpatizzanti. M. D. B.
13 - BOLOGNA HA FATTO CENTRO...
Diecimila firme raccolte in pochi giorni dall'associazione Bologna pedonale, 60 mila persone in centro nei primi due T-days, weekend off limits persino per i bus. Tanto che al sindaco Virginio Merola pare di respirare l'aria del 1984, quando il suo predecessore Renzo Imbeni scoprì con un referendum che il 70 per cento dei bolognesi volevano un centro storico senz'auto. Solo che da allora, davanti alle barricate dei commercianti, non c'era mai riuscito nessuno a chiuderlo al traffico.
Merola, invece, procede ora come un carro armato, insieme al giovane assessore alla Mobilità Andrea Colombo: da aprile gran parte del centro sarà accessibile solo a pedoni, bici e bus, nelle tre strade principali accesso vietato persino ai mezzi pubblici. Con i sondaggi a favore, anche quelli tra le imprese artigiane, la guerra con Ascom, che fa fuoco e fiamme e diserta le riunioni, sembra già vinta. "L'obiettivo", dice Colombo, "non è in discussione". N. R.
14 - RITRASLOCA IL RIFORMISTA...
Anno nuovo, sede nuova. Quasi un ritorno alle origini per "Il Riformista". Galeotto fu il blocco dei contributi pubblici (2,5 milioni l'anno), dopo la sanzione dell'Agcom al gruppo di Antonio Angelucci. Ad aprile il deputato del Pdl, editore anche di "Libero", ha restituito il quotidiano all'associazione Le Ragioni del Socialismo, di Emanuele Macaluso, che nel 2002 fu la casa-madre del giornale. Ma senza contributi è dura. Così Macaluso ha detto addio all'oneroso palazzo di via delle Botteghe Oscure 6, già sede del Pci, per traslocare al meno glorioso civico 12 di via della Trinità dei Pellegrini. Al piano di sopra c'è la Reti, società di lobbying di Claudio Velardi, che del "Riformista" fu il primo editore. R. Pao.
15 - CAMOGLI VAL BENE UNO SPOT...
Gli amministratori di Camogli, Liguria, non sono sprovveduti. Qui non ci si fa prendere in giro dalle fanfaluche del ritorno d'immagine: vuoi girare uno spot pubblicitario nel borgo facendo circolare gratis le sue bellezze sugli schermi tv di tutta Italia? Paghi. Da oggi chi vuole utilizzare caruggi e calate di Camogli come set deve tirare fuori qualche centinaio di euro al giorno: è una questione di principio. In consiglio comunale il consigliere Bozzo si è anche chiesto se sia il caso di lasciar correre il fatto che "nelle stazioni di servizio di tutta Italia si vendano panini chiamati Camogli". Il sindaco Italo Mannucci ammorbidisce:
"Ok la tassa, ma se viene una troupe cinematografica di calibro internazionale valuteremo se applicarla". C. F.
16 - AL SENATO NEL NOME DEL PADRE...
Una manifestazione in pompa magna alla Camera dei deputati per presentare l'associazione dedicata all'ex leader defunto. E, soprattutto, per ufficializzare la discesa in campo alle prossime elezioni. Remo Gaspari, ex ras democristiano d'Abruzzo, morto la scorsa estate, ha finalmente un erede. In famiglia. à il figlio Lucio, 65 anni, medico e docente universitario a Tor Vergata, che così ufficializza la sua intenzione di candidarsi al Senato mettendo da parte la carriera universitaria. Alla prima uscita dell'associazione c'era anche Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, nelle cui liste Gaspari ha deciso di candidarsi puntando sul feudo abruzzese che fece le fortune politiche del padre. P. D. N.
17 - A PARIGI PIACE L'ACCIAIO...
Le adolescenti e gli operai di Piombino conquistano i francesi. Cori di elogi per Silvia Avallone e la traduzione del suo romanzo "Acciaio", edito a Parigi da Liana Levi con il titolo "D'acier". Dopo aver vinto il Prix des Lecteurs de L'Express quest'estate, è stato giudicato miglior romanzo straniero del 2011 dalla rivista "Lire". L'estremo realismo, la visione disincantata della provincia, la distanza dai cliché della Toscana patinata tocca il cuore dei lettori.
E la critica non lesina confronti impegnativi e fantasiosi. Il quotidiano "Libération" l'ha paragonato a "un film girato da Ken Loach e Gus van Sant", "France Culture" a "Zola rivisitato da Irvine Welsh", "L'Humanité" magnifica la sua "scrittura selvaggia". Il primo romanzo della 27enne Avallone è stato venduto dalla Rizzoli in 16 Paesi. Anche negli Stati Uniti, fatto raro per un'esordiente italiana, alla prestigiosa Viking Press. E. A.
18 - TELECOM PARLA ARGENTINO...
Ancora Argentina. La Santo di Buenos Aires, l'agenzia che ha realizzato gli spot per Tim con Neri Marcorè nei panni di Cristoforo Colombo e ora di Giulio Cesare, ha vinto anche la gara per la comunicazione dell'offerta di telefonia fissa e Internet di Telecom Italia, guidata da Marco Patuano, manager che ha lavorato a lungo in Sud America. Il format 2012 subentrerà a quello che ruotava intorno a Michelle Hunziker e alle varie spalle che le sono state accanto, da ultimo Ficarra e Picone. Anche qui ci sarà un protagonista maschile: è il deejay Nicola Savino, che affiancherà Vladimir Luxuria alla conduzione della prossima "Isola dei famosi", dal 24 gennaio. I nuovi spot parleranno di storia minore, raccontata con la dovuta ironia. Vi. P.
19 - FARINA CHIEDE ASILO...
Tempi duri per i berlusconiani di ferro. à il caso di Renato Farina, ex vicedirettore di "Libero", deputato del Pdl, ai tempi radiato dall'Ordine dei giornalisti per aver passato notizie e carte all'ex funzionario dei servizi segreti Pio Pompa (la radiazione è stata poi annullata dalla Corte di Cassazione con sentenza 14407/2011 depositata il 1 luglio scorso).
Ciò nonostante, il fu agente Betulla fatica molto a trovare spazio su giornali e tv, ma anche sulle agenzie di stampa, spesso di manica larga nel passare i comunicati degli onorevoli. Per avere visibilità , l'ultima trovata è stata il ricorso al messaggio ai colleghi: "Cazzo, non boicottatemi, sono pur sempre un deputato e non sono un giornalista radiato". La nota, inviata da iPad a tutte le agenzie, chiedeva a Enrico Letta e a Maurizio Lupi di impegnarsi per evitare alla Chiesa l'imposizione dell'Imu. G. C.
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