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Estratto dell’articolo di Danilo Ceccarelli per “La Stampa"
emmanuel macron donald tusk foto lapresse
Era atteso per ieri sera, ma alla fine il nome del prossimo primo ministro francese dovrebbe essere annunciato questa mattina. A prolungare la suspense ci ha pensato l'Eliseo, che ha dato la notizia verso le 19 e 30, proprio mentre Emmanuel Macron stava atterrando nei pressi di Parigi, dove è rientrato dopo un viaggio a Varsavia, finito prima del previsto per riprendere in mano il dossier.
Il presidente «conclude le sue consultazioni», ha spiegato l'entourage del capo dello Stato all'Afp, senza dare ulteriori dettagli. La notte dovrebbe aver quindi portato consiglio all'inquilino dell'Eliseo, che martedì aveva promesso ai francesi un nome entro 48 ore. Impegno non mantenuto […].
emmanuel macron - discorso ai francesi
[…] In pole c'è l'alleato François Bayrou, leader del partito centrista MoDem, e Bernard Cazeneuve, ex socialista già premier per soli cinque mesi sotto François Hollande. Due nomi di cui non si vuole nemmeno sentir parlare a sinistra, dove si richiede a gran voce un capo del governo proveniente dal Nuovo Fronte popolare […]
L'ipotesi Sébastien Lecornu, ministro della Difesa uscente, sembra ormai aver perso terreno, mentre nelle ultime ore è emerso il nome di un altro macroniano di ferro: Roland Lescure. […] La sua nomina sembra essere presa seriamente in considerazione, nonostante il niet del Rassemblement National di Marine Le Pen e dei Repubblicani, che lo considerano troppo disponibile sul tema dell'immigrazione.
Negli ultimi giorni è spuntato anche il nome di Catherine Vautrin, ministro uscente della Decentralizzazione con un passato alla guida del dicastero del Lavoro, ben vista dai neogollisti ma invisa alla sinistra […]. Nello sprint finale si è rivisto anche Jean-Yves Le Drian, ex socialista oggi «inviato personale per il Libano» del presidente.
Una shortlist di nomi che non sembra mettere d'accordo nessuno. Macron cerca un punto di equilibrio forse introvabile all'attuale stato delle cose, neanche dopo la riunione convocata martedì all'Eliseo con quasi tutti i partiti, ad eccezione degli estremi de La France Insoumise e del Rassemblement National
In una cosa, però, Macron sembra essere riuscito: fratturare la sinistra. Da una parte La France Insoumise guidata da Jean-Luc Mélenchon che si rifiuta di dialogare con il presidente chiedendo le sue dimissioni; dall'altra il resto degli alleati come i socialisti, i Verdi e i comunisti, che hanno accettato di partecipare all'incontro di tre giorni fa. Una spaccatura interna ad uno scenario politico sempre più sparpagliato.
ROLAND LESCUREmacron Cazeneuve EMMANUEL BRIGITTE MACRON - NOTRE DAME . MEME MANUEL VALLS CAZENEUVEmacron Cazeneuve GIORGIA MELONI TRA EMMANUEL E BRIGITTE MACRON - RIAPERTURA DI NOTRE DAME A PARIGI
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