RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
1. UN “LUPO SOLITARIO” PASSATO PER LE MILIZIE L’ENIGMA INDECIFRABILE DELL’ATTENTATORE DI FICO
Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per “la Repubblica”
A Ludovit Mile non sono bastati quarant’anni per decifrare l’amico Juraj Cintula, che ha sparato cinque colpi di pistola al premier Fico colpendolo quattro volte. Quarant’anni e una convivenza quotidiana, separata solo dai sei piani di questo parallelepipedo grigiastro […] nella periferia di Levice, […] anonimo come tutto quel che lo circonda.
«Juraj vive al settimo piano, io al piano terra. Siamo amici da quando siamo giovani, quarant’anni fianco a fianco. Ancora non ci credo che l’ha fatto, sa quel tipo di persona sempre gentile coi vicini? Passeggiava con la moglie Elena, li vedevo spesso andare al lago mano nella mano. Ora dicono che è contro i migranti, che ce l’ha coi rom, addirittura che è filorusso… con me non ne parlava mai. Di Fico? Beh, di sicuro questo governo non gli piaceva. Ma sparare a un premier? Juraj? Sa che noi vicini non sapevamo nemmeno che aveva la pistola? ».
ROBERT FICO PARLA CON I CITTADINI AD HANDLOVA PRIMA DELL ATTENTATO
La pistola ce l’aveva, perché tra i mille lavori svolti del 71 enne c’è anche la guardia giurata. L’ha usata mercoledì rivolgendola contro l’uomo più potente della Slovacchia, colui che controlla governo, parlamento, presidenza. «Solo per un pelo Robert Fico è ancora vivo», spiega il neoeletto presidente della Repubblica Peter Pellegrini, alleato dello Smer di Fico.
[…] Juraj Cintula è tuttora un mistero, per la Slovacchia e per la sua Levice, 35 mila abitanti che nel secolo scorso vivevano di distillerie, mulini e miniere e ora organizzano fiere. Nessuno l’avrebbe detto, nessuno ci pensava, proprio lui, Juraj, il poeta del condominio: tre libri pubblicati, membro di un circolo letterario che si riuniva nella biblioteca Tekovska in centro e che si chiamava Dùha , Arcobaleno perché voleva essere inclusivo, aperto, pacifista. Non lo vedono dal 2019, giurano alla biblioteca.
«Cintula è un lupo solitario che si è radicalizzato nell’ultimo mese, dopo che Pellegrini ha vinto le elezioni », sostiene il ministro dell’Interno Matus Sutaj-Estok, nemmeno sfiorato dal dubbio che dovrebbe dimettersi visto il fallimento del dispositivo di sicurezza a protezione del premier: è stata aperta un’inchiesta, uno dei bodyguard stava guardando dalla parte sbagliata mentre Cintula estraeva la rivoltella.
Lupo solitario, radicalizzazione: termini presi dal gergo del terrorismo di matrice islamica. «Ha premeditato il suo gesto». In effetti c’è un precedente inquietante: il 24 aprile scorso il pensionato appare in mezzo a un drappello di contestatori dalle parti di Dolna Krupa, dove Fico sta tenendo una riunione di governo.
la carta di identita di juraj cintula l uomo che ha sparato a robert fico
Il premier populista e filoputiniano fa così, […] salta le intermediazioni. C’è un video: Cintula canta slogan per l’Ucraina («Lunga vita all’Ucraina») e contro Fico, reggendo striscioni in favore della televisione pubblica, oggetto di una contestata riforma. Motivo per cui il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitrij Medvedev oggi scrive su Telegram che «in Europa si cerca di assassinare i politici che hanno una posizione ragionevole nei confronti della Russia».
L’immagine di un Cintula così russofobo da voler far fuori l’unico premier europeo che contende a Orbán il primato di filoputiniano cozza però con il suo passato di sostenitore del gruppo paramilitare Slovenskì Branci, i Coscritti slovacchi filorussi che venivano addestrati nei boschi da soldati in congedo delle forze speciali del Cremlino, indottrinati con idee di destra estrema e spinti ad azioni contro i rom.
Alcuni hanno partecipato alla guerra in Donbass a fianco dei separatisti. Eccolo, Juraj Cintula, impettito, sguardo fiero sotto la bandiera, mentre si fa fotografare con alcuni Coscritti. Era il 2016. «Centinaia di migliaia di migranti arriveranno in Europa», scriveva. «I Coscritti slovacchi non si preparano alla battaglia, ma alla difesa».
Il pensionato […] rischia dai 25 anni all’ergastolo. L’intelligence slovacca sta esaminando il suo telefonino, vaglia i contatti che sul web ha avuto […] per capire se, pur agendo da solo e con un’arma legalmente detenuta, è stato istigato. […]
2. MOSCA, LA PROPAGANDA È GIÀ IN MOTO “L’EUROPA RUSSOFOBA HA COLPITO”
Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per "la Repubblica"
L’attentato al premier slovacco Robert Fico a un mese dalle elezioni europee è manna per la Russia. La macchina della propaganda si si è subito messa in moto accusando “l’Occidente collettivo” di “russofobia” e diffondendo bufale su una presunta “traccia ucraina”.
Lo schema delle operazioni di influenza oramai è consolidato. Propagandisti e blogger dettano la linea che poi migliaia di troll disseminano sul web usando falsi profili social. Obiettivo: alimentare le divisioni a un mese dal decisivo appuntamento elettorale.
A dare il via c’è, ad esempio, l’ex presidente e premier Dmitrij Medvedev, oggi numero due del Consiglio di Sicurezza. «È davvero sorprendente che per la prima volta dopo decenni in Europa ci sia stato un tentativo di omicidio contro un primo ministro che aveva preso una posizione sensata nei confronti della Russia? E non filorusso, del resto; solo un pragmatico e non un russofobo », ha scritto su Telegram, definendo il tentato assassinio «la quintessenza della nuova Europa, idiotamente russofoba, feudataria sfrenata e completamente priva di cervello; pronta a gettare i suoi cittadini nella fornace della politica americana egoista».
E dal momento che, stando a media slovacchi, l’attentatore avrebbe partecipato a proteste pro-Kiev, Medvedev ha concluso che «i sostenitori dei banderiti stanno cercando di assassinare i leader europei».
VLADIMIR PUTIN - DMITRI MEDVEDEV - MEME BY OSHO
[…] Sui giornali e nei talk show decine di politici e commentatori cavalcano quella che hanno battezzato “traccia ucraina”, dal capo del Partito Ldpr Leonid Slutskij alla deputata Maria Butina, l’ex “agente straniera” incarcerata negli Usa. «Dietro all’attentato a Fico ci sono i servizi speciali ucraini, che vogliono intimidire tutti i politici occidentali sensati che rifiutano di sponsorizzare il conflitto militare in Ucraina e il regime terroristico di Zelensky», ha commentato il deputato Mikhail Sheremet, mentre sui social si è persino sparsa la bufala che la moglie dell’attentatore Juraj Cintula fosse ucraina e fosse stata arrestata, tanto che il capo della polizia slovacca è stato costretto a smentire.
Non manca poi chi punta il dito contro i servizi occidentali. «È già ovvio chi ne trae vantaggio: le forze guidate da Washington, che stanno conducendo una sfrenata guerra ibrida anti-russa. […]», ha alluso il senatore Andrej Klimov. […]
juraj cintula l uomo che ha sparato a robert fico 1robert fico trasportato in ospedale 2juraj cintula attentatore di robert fico 6robert fico trasportato in ospedale 1juraj cintula attentatore di robert fico 2juraj cintula l uomo che ha sparato a robert fico
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