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Marco Bresolin per "La Stampa"
Alessandra Moretti, deputata del Pd, lo dice senza mezzi termini: «Se Berlusconi toglie il sostegno al governo, Letta cercherà una nuova maggioranza con alcuni senatori del Pdl e del M5S». Sonia Alfano, europarlamentare dell'Idv cresciuta tra i Meet Up e da sempre considerata vicina al Movimento, si spinge addirittura oltre e rivela: «A Palazzo Madama ci sono 15 grillini disposti a discutere un'eventuale intesa con il Pd». Ovviamente i contorni della situazione non sono così ben definiti, ma nel Movimento c'è parecchia inquietudine.
Tra i senatori grillini più dialoganti, nessuno esce allo scoperto, anzi. Michele Giarrusso, per esempio, bolla come «un colpo di sole» le parole di Sonia Alfano. Eppure è inutile negare che c'è chi prova andare oltre quel «subito alle urne, anche con il Porcellum» lanciato da Beppe Grillo. La nuova legge elettorale, infatti, potrebbe essere una buona ragione per valutare maggioranze alternative.
«Se tornassimo alle urne con il Porcellum - spiega il deputato Aris Prodani - ci ritroveremmo nella stessa situazione attuale, nell'ingovernabilità ». Da qui l'ipotesi di pensare a uno scenario differente. «Il bandolo della matassa è nelle mani dei colleghi senatori - continua Prodani -, perché è lì che potremmo essere determinanti. Io dico una cosa: chiudersi a priori è sbagliato. Bisogna capire quali saranno le proposte, valutarle e poi decidere».
E proprio sulla decisione, Prodani solleva un'altra questione che sta iniziando a provocare non pochi malumori tra i parlamentari del M5S: che fine ha fatto la piattaforma per le votazioni online che Grillo promette da tempo? «Nel caso in cui cadesse il governo - aggiunge il deputato friulano dovremmo consultare la base sul da farsi. Purtroppo fino ad ora non è mai stato possibile, però il Movimento era nato con questo spirito: decidono gli elettori, non cento parlamentari». Oppure Grillo, che di possibili accordi con il Partito Democratico proprio non vuol sentirne parlare.
Alessandra Moretti butta lì la bozza di quel mini-programma che potrebbe traghettare l'eventuale nuova maggioranza verso nuove elezioni, magari nella prossima primavera: «Legge elettorale, legge di stabilità e misure di rilancio dell'economia e del lavoro». A guidare questo governo, secondo la Moretti, ci dovrebbe essere Letta. Ma un bis del premier è abbastanza indigesto ai grillini, che però non chiudono la porta a un esecutivo «di scopo» guidato da qualcun altro.
«à un ragionamento di responsabilità ». Usa proprio questa parola, Aris Prodani: responsabilità . Un termine che nell'era dello scilipotismo non è stato certo nobilitato, ma che in questo autunno che si preannuncia caldissimo potrebbe disegnare nuovi e interessanti scenari politici. Con buona pace di Grillo e Casaleggio.
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