tullio de mauro

È MORTO A 84 ANNI TULLIO DE MAURO, LINGUISTA, PROFESSORE UNIVERSITARIO, EX MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, PRESIDENTE DELLO STREGA - NATO A TORRE ANNUNZIATA, FIGLIO DI UN FARMACISTA E DI UNA PROF DI MATEMATICA, CHE VOLEVANO CHIAMARE I FIGLI COME I 5 GAS NOBILI (ARGO, CRIPTO, ELIO, NEON, XENO), FRATELLO DEL GIORNALISTA MAURO, SCOMPARSO MENTRE INDAGAVA SUL CASO MATTEI - ''HO POTUTO VEDERE DA DENTRO L'ENORME MACCHINA DEL MINISTERO, LIBERANDOMI DEI PREGIUDIZI''

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E' MORTO TULLIO DE MAURO

 (ANSA) - E' morto a Roma a 84 anni il celebre linguista Tullio De Mauro, docente universitario, già ministro della Pubblica Istruzione e presidente della Fondazione Bellonci, che organizza il premio Strega. E' la stessa Fondazione a darne conferma.

 

 

LA BIOGRAFIA DI TULLIO DE MAURO

Da www.cinquantamila.it

Sito a cura di Giorgio Dell’Arti

Catalogo dei viventi 2016 (in preparazione)

scheda aggiornata al 10 novembre 2014

da Claudia Casiraghi

 

tullio de maurotullio de mauro

 

Torre Annunziata (Napoli) 31 marzo 1932. Il più grande linguista italiano. Professore emerito di Linguistica generale presso la facoltà di Scienze umanistiche dell’Università La Sapienza di Roma. Membro dell’Accademia della Crusca, è autore di scritti specialistici e di volumi di linguistica teorica, linguistica greco-latina, storia linguistica italiana, semantica, semiotica, educazione e scuola.

 

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Fra le opere più significative: Storia linguistica dell’Italia unita (1963), Minisemantica (1982), Idee per il governo della scuola (1995), Linguistica elementare (1998), Lezioni di linguistica teorica (2008), tutte uscite da Laterza. Da ultimo In Europa son già 103. Troppe lingue per una democrazia? (Laterza 2014), in cui propone l’utilizzo dell’inglese come lingua comune dell’Unione europea. Ha curato per la Utet il Grande Dizionario Italiano dell’Uso in sei volumi. Fu ministro della Pubblica istruzione nell’Amato II (2000-2001).

 

tullio de maurotullio de mauro

• «Una vita divisa fra cultura e politica, anche se in maniera diseguale. L’accento cade, certo, sul primo dei due vocaboli. Non va tuttavia dimenticata l’attenzione che riserva alla società. Soprattutto, non è da sottovalutare il legame che egli continua a ribadire fra le parole e la vita. Sono questi i termini di un bilancio, culturale ed esistenziale insieme. È stato ministro della Pubblica istruzione. Quella carica sembrava coronare una lunga passione per la scuola italiana, alla quale ha dedicato numerosi saggi» (Nello Ajello).

 

stefano eco tullio de maurostefano eco tullio de mauro

• «Ho potuto vedere dal di dentro come funziona quell’enorme macchina che è il ministero della Pubblica Istruzione, liberandomi fra l’altro da qualche pregiudizio. Molti hanno una pessima opinione della burocrazia e dei burocrati. L’avevo anch’io. Ho dovuto ricredermi. Ho trovato nel ministero funzionari e dirigenti impegnati, lucidi, attivi».

 

• Il padre era farmacista, la madre professoressa di matematica. Si innamorarono in un laboratorio di chimica e decisero di far cinque figli (impegno mantenuto) a cui inizialmente volevano dare i nomi dei gas nobili (Argo, Cripto, Elio, Neon, Xeno, che avrebbe dovuto essere il nome di Tullio).

tullio de maurotullio de mauro

 

• «Più di mio padre, mia madre era fonte non solo di citazioni letterarie (a Dante, a Pascoli, devo aggiungere almeno i non rari richiami a Giusti e al favorito Stivale, per me prima fonte della storia d’Italia), ma anche di espressioni di base dialettale italianizzate. Nei casi di inconvenienti per cui si disperava ci diceva che si dava o si era data al diavolo e, se si sentiva colpevole, si dava la testa al muro. Di persona assai irritata, prossima a esplodere per l’ira fino a quel momento repressa, diceva tiene i lapis a quadrigliè, espressione franconapoletana un po’ misteriosa che a me faceva pensare ai lapis, alle matite, ma che più probabilmente si riferiva alle pietruzze del mosaico disposte a quadrettino» (da Parole di giorni lontani, Il Mulino).

 

• Nel 2008 è stato nominato direttore della fondazione Bellonci e presidente del comitato direttivo del Premio Strega, succedendo ad Anna Maria Rimoaldi, morta nel 2007, storica madrina del premio dal 1986.

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• È fratello del giornalista dell’Ora Mauro De Mauro, scomparso la sera del 16 settembre 1970 mentre stava indagando, per conto del regista Franco Rosi, sugli ultimi due giorni di vita di Enrico Mattei (il corpo non è mai stato ritrovato).

 

• Padre del giornalista Giovanni (Roma 16 ottobre 1965), direttore del settimanale Internazionale, per cui cura la rubrica “La parola”.

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