DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
Maria Elena Vincenzi per "la Repubblica"
Che le mazzette ci fossero state era già certezza. Ma ora ci sono le prove. Per questo la procura ha deciso di sequestrare i corrispettivi delle somme con cui Tommaso Di Lernia e Marco Iannilli, subappaltatori di Enav e Selex Sistemi integrati, si sono assicurati la "compiacenza" di alcuni dirigenti e consiglieri di amministrazione dell´ente, tutti indagati per corruzione.
L´inchiesta è quella sulle sovraffatturazioni per «creare fondi neri - si legge nel decreto di sequestro - solo in parte impiegati per illeciti finanziamenti a partiti e/o a parlamentari» che ha travolto l´Ente e la controllata di Finmeccanica guidata da Marina Grossi, moglie dell´ex presidente Guarguaglini.
Soldi e immobili, che sono stati messi sotto sigilli dai carabinieri del Ros e dai finanzieri del nucleo tributario di Roma. Un sequestro preventivo, disposto dal gip Anna Maria Fattori su richiesta del pm Paolo Ielo, che corrisponde alle "donazioni" di cui Iannilli e Di Lernia hanno parlato e che sono state riscontrate dagli investigatori.
Un primo passo nell´attesa di verificare altri movimenti: i due subappaltatori hanno parlato a lungo delle "regalie" ai dirigenti Enav compiacenti. E su queste in particolare, spiega il gip, «nessuna particolare questione si pose sulla sequestrabilità delle somme trattandosi pacificamente del prezzo del reato di corruzione».
Nel mirino della procura, anche grazie ad alcune rogatorie, sono finiti l´ex generale della Finanza Bruno Nieddu, già presidente di Enav, a cui sono stati sequestrati conti correnti per 200mila euro, la stessa cifra presente su un conto a San Marino a lui riconducibile su cui Di Lernia ha detto di avere fatto diversi versamenti.
A Raffaele Rizzo, responsabile delle opere civili dell´Ente, è stato bloccato un deposito da 300mila euro. Mentre a Ilario Floresta, componente del cda Enav ed ex parlamentare di Forza Italia che, secondo Di Lernia e Iannilli avrebbe ricevuto 250 mila euro per comprare un immobile in Egitto, sono stati sequestrati alcuni conti correnti e un immobile in Sicilia.
MARINA GROSSI E PIER FRANCESCO GUARGUAGLINI tommaso di lernia jpegmarco iannilli Ilario Floresta
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