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Da “il Foglio”
LETTERA AL DIRETTORE - Ho letto che Matteo Renzi ha scelto il successore di Delrio e che sarà l’ex viceministro Claudio De Vincenti. E’ un ex lettiano se non ricordo male. Sta cambiando qualcuno nel renzismo? Grazie molte e saluti. Sebino Caldarola
LA RISPOSTA DI CLAUDIO CERASA
Questa storia è molto divertente. Qualche giorno fa, e sono convinto che i giornali di oggi ci cascheranno, lo spin di Palazzo Chigi suggeriva ai cronisti meno attenti la seguente equazione: con l’arrivo di Graziano Delrio al ministero delle Infrastrutture la geografia del renzismo finalmente cambierà. Perché il presidente del Consiglio, dovendo trovare un sostituto dello stesso Delrio come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, “allargherà il giglio magico” e farà entrare qualcuno di esterno.
La scelta, ufficializzata ieri, di offrire l’incarico che fu di Delrio a Claudio De Vincenti, viceministro uscente dello Sviluppo, in passato vicino a Enrico Letta, verrà raccontata così: Renzi ha scelto di fidarsi di qualcuno estraneo alla sua famiglia e la nomina di De Vincenti ha questo significato politico. Risate.
Per quanto lo spin renziano sia sempre affascinante la verità è più sottile e se vogliamo più spietata. Ancor prima dell’uscita di Delrio tutto il potere era già passato da tempo sotto il controllo di Luca Lotti, sottosegretario con delega all’editoria, delega al Cipe e delega a tutto il resto, e la vera mossa che non verrà sbandierata invece da Renzi è un’altra e riguarda la scelta del nuovo segretario generale della presidenza del Consiglio.
graziano delrio va in bici contromano e senza mani
Per questo ruolo, Delrio, un anno e mezzo fa, scelse un suo fedelissimo, Mauro Bonaretti, che ora lo ha seguito alle Infrastrutture, e il giglio magico renziano non ha mai avuto un buon rapporto con il braccio destro di Delrio (come con lo stesso Delrio). Uscito Bonaretti, il capo del governo ha scelto (notizia di ieri) di promuovere Paolo Aquilanti, classe 1960, oggi capo del dipartimento dei Rapporti con il Parlamento e braccio destro vero di Maria Elena Boschi. E così facendo ha inglobato nel suo cerchio quel pezzo di potere che ancora mancava al controllo totale del capo del governo.
La nomina di De Vincenti (risate) verrà raccontata come l’inizio di una grande rivoluzione renziana ma la verità è che il ruolo che andrà a occupare l’ex viceministro sarà simile a quello di un notaio per di più senza grandi poteri. Niente di strano e niente di scandaloso. Ma quando leggerete sui giornali di oggi che Renzi “apre il giglio magico” prendete la notizia con le pinze. E’ il renzismo, bellezza.
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