qr code al posto dei bugiardini ursula von der leyen

È SEMPRE LA SOLITA STORIA: PER L’ANSIA DI MODERNIZZARE SI PENALIZZANO I PIÙ DEBOLI – L’UNIONE EUROPEA NON TROVA ALCUN ACCORDO SUI TEMI CHE CONTANO, E SI OCCUPA DI QUESTIONI RESIDUALI: L’ULTIMA? VOGLIONO ABOLIRE IL BUGIARDINO DALLE SCATOLE DEI FARMACI, PER RIDURRE LA CARTA. SARÀ SOSTITUITO DA UN QR CODE CHE PERÒ GLI ANZIANI, CIOÈ I MAGGIORI CONSUMATORI DI MEDICINE, NON SANNO LEGGERE…

Estratto dell’articolo di Tino Oldani per “Italia Oggi”

 

qr code al posto dei bugiardini

[…] Di fronte a temi […] impegnativi e contrastanti, è probabile che il consiglio Ue, come altre volte, si veda costretto a rinviare le scelte al prossimo vertice, o a quello successivo. Per contro, sembrano marciare spedite le decisioni su questioni ritenute secondarie, anche se in realtà non lo sono affatto.

 

Uno stile di governance che ricorda l’Ue di diversi anni fa, quando lo sviluppo e la pace consentivano a Bruxelles di defilarsi sulla scena mondiale per dedicarsi a regole burocratiche demenziali, come quella di imporre agli agricoltori di misurare la lunghezza delle zucchine per poterle immettere sul mercato.

 

bugiardino

Così, oggi, invece di una decisione rapida sulle immigrazioni, doverosa dopo i continui naufragi e le criminali speculazioni dei mercanti di carne umana, ecco che la Commissione Ue, in linea con i dogmi ideologici della sua linea green, propone di abolire il bugiardino dei farmaci, obbligatorio finora in tutte le confezioni per informare l’utente, e di sostituirlo con un codice Qr da leggere con lo smartphone.

 

Il tutto per ridurre l’uso della carta e risparmiare sui costi. Inutile dire che l’innovazione green è vista con favore dalle case farmaceutiche, benché la sua utilità sia discutibile: la maggior parte dei farmaci è consumata dalla popolazione anziana, che con i codici Qr non ha la stessa familiarità dei ventenni, e sarebbe pertanto privata delle informazioni obbligatorie sui farmaci.

 

ursula von der leyen albert bourla

In pratica, quello della Commissione Ue sembra più un aiuto ai bilanci di Big Pharma che alla salute degli anziani. La soluzione, se proprio si vuole risparmiare la carta, sarebbe di seguire l’esempio della Spagna, dove il bugiardino cartaceo è stato abolito per i farmaci destinati agli ospedali, mentre rimane in quelli per le farmacie.

 

Sempre in tema di farmaci, la Commissione Ue ha appena stipulato due contratti per l’acquisto di quantità imprecisate di vaccini contro l’aviaria. Il tutto in gran segreto, senza neppure consultare i paesi Ue, sui quali saranno però addossati i costi dei vaccini, come è già avvenuto per quelli del Covid-19.

 

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È noto che Ursula von der Leyen è finita sotto inchiesta della Procura europea per avere acquistato con trattative private 1,8 miliardi di vaccini Pfizer, rifiutandosi poi di fornire i messaggi scambiati con il ceo di Pfizer, Albert Bourla. Tutti i vaccini Covid-19 sono costati 70 miliardi di euro, di cui 35 incassati da Pfizer.

 

Ora ci risiamo: per puro caso, in base alla risposta di un portavoce, si è appreso che la Commissione Ue ha già firmato i contratti di acquisto di alcuni vaccini, finora sconosciuti quanto a prezzi ed efficacia, per contrastare l’aviaria, [...] mentre l’allarme per la salute umana è ritenuto basso dagli scienziati e «non significativo» dall’Organizzazione mondiale della sanità, che si è impegnata a monitorare il fenomeno. Di tutto questo, soprattutto degli acquisti fatti in segreto, non c’è traccia nel Consiglio Ue in corso a Bruxelles. […]

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