
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)
1 - ECCOLO IL NUOVO CAPO DI PUBLITALIA: FINALMENTE STA A PALAZZO CHIGI
Dopo quattordici anni di vani tentativi, la più sfrontata televendita nella storia della politica, quella di Silvio Berlusconi da Vespa con le cartine delle "Grandi Opere", va definitivamente nelle teche degli archivi Rai. Da ieri, abbiamo ufficialmente a Palazzo Chigi il principe dei piazzisti.
Le slide con il carrello della spesa, le auto blu all'asta su Internet anche se ormai sono in gran parte a noleggio, i soldi in più nelle tasche di "mamme e maestre" perché possano "comprarsi due libri in più" o "cenare fuori una volta con le amiche", i provvedimenti che non ci sono ma è come se ci fossero perché "il Consiglio dei ministri ha approvato un'informativa del presidente del Consiglio". Ci mancava il Ponte sullo Stretto finanziato dai Rettiliani delta e poi il quadro era completo.
Ha fatto bene Paolo Colonnello, della Stampa, a cercare Marcello Dell'Utri e fargli ammettere: "Renzi? Fantastico! L'ho trovato stra-or-di-na-rio! L'avrei assunto in Publitalia di corsa! Avrei fatto un fatturato eccezionale". Poi, siccome l'ex senatore condannato per mafia è pur sempre un uomo di buone letture, gli manda un avvertimento dedicandogli dei versi di Giorgio Caproni: "Il titolo è "Il pieno trionfo". E dice: âMatteo non ti esaltare, tutto rimane (ricordalo!) da dimostrare".
E tutto rimane da dimostrare, sì. Le famose coperture non ci sono ancora, nero su bianco, perché Re Giorgio e il ministro Padoan hanno ricordato al Grande Piazzista che c'è da preparare il Def entro fine mese. Intanto, ecco alcune cose che non tornano in ordine sparso. Dalla spending review, Renzie si attende 7 miliardi nel 2014, ma Lurch Cottarelli ne prevede tre. Aumentare il deficit di quattro decimali perché tanto siamo allo 2,6% non è una scelta autonoma: significa cambiare le carte in tavola con Bruxelles e non tira certo aria di sconti. Le stime sulla crescita del Pil restano aleatorie e assai ottimistiche. Calcolare due volte l'Iva sul pagamento dei debiti della Pa alle imprese, come ha fatto ieri il premier in conferenza stampa, è un gioco di prestigio senza precedenti.
Ciò detto, sarebbe disonesto non sottolineare che Renzie, pur senza lo straccio di un provvedimento concreto in mano, ha indicato una rotta. Una rotta "di sinistra" come non si vedeva da tempo. Abbassare le tasse sotto i 25 mila euro di reddito grazie a una patrimonialina sulle rendite finanziarie è una scelta netta, giusta e coraggiosa.
Ma Renzie stesso ha ammesso che i tecnici glielo fanno fare da maggio e non da aprile. Ovviamente speriamo di sbagliarci, ma non vorremmo che l'aumento delle addizionali Irpef, che scatta prima, vanificasse in gran parte lo sbandierato sconto in busta paga. E non vorremmo neppure che il costo da pagare alla "manovra di sinistra", a giugno o a settembre, fosse una patrimoniale vera e propria.
2 - MENO TASSE PER MOLTI, CARO CAVALIERE
In assenza di fatti concreti, la Repubblica dei renziani è costretta a rifugiarsi nelle metafore e titola a tutta prima: "Fisco e lavoro, la frustata di Renzi. âMille euro l'anno a 10 milioni di italiani'. Giù l'Irap, ma aumentano le tasse sulle rendite". E nell'editoriale di Massimo Giannini, si legge: "Depurato da un tasso intollerabilmente alto di autocelebrazione retorica e propagandistica, il messaggio del premier in conferenza stampa oscilla tra lo shock e lo spot" (p. 1).
Il Corriere delle banche sceglie un titolo di prima pagina equilibrato: "Più soldi in busta paga, più tasse sulle rendite". Poi, un editoriale di Dario Di Vico mette in fila con garbo e precisione tutte le cose che non tornano tra "annunci e realtà ", critica i "toni da banditore" che non aiutano a fare chiarezza e chiude con una mezza profezia: "Temiamo che tutto ciò possa rivelarsi alla fine un indigesto antipasto della patrimoniale". Interessante il retroscena quirinalizio: "Pagamenti, Cassa depositi e prestiti garante. Così il Quirinale ha indicato la rotta. Il rimborso dei debiti alle imprese tra Europa e vincoli costituzionali di bilancio" (p. 6).
Prudente il Messaggero, con il commento di Francesco Grillo, per il quale "magari non è l'elettoshock in grado di svegliare l'economia" e di sicuro "l'incertezza su tempi e coperture" non aiuta, "ma alcune scelte finalmente emergono in maniera netta" (p. 1). Ma è inquietante il retroscena di Marco Conti: "Al Tesoro troppi frenatori, con l'Europa me la vedrò io". Il premier deciso ad andare avanti a colpi di spallate: âResto ottimista'. Costretto a rinviare le misure di un mese. âAll'Economia non sono veloci come me'" (p. 3).
E infine il Giornale dei rosiconi che tutto sommato non calca la mano: "Le tasse secondo Matteo. Da maggio in busta paga mille euro in più l'anno per 10 milioni di italiani. Aziende: meno 10% di Irap. Casa: giù l'imposta sugli affitti. Molti dubbi sulle coperture" (p. 1). Pr Nicola Porro, si tratta di "una ricetta di destra applicata a sinistra".
Per il tema delle coperture, che è quello centrale, ci affidiamo al Sole 24 Ore: "Sulle coperture ipotesi da verificare. Il premier punta a 7 miliardi dalla spending review 2014. Cottarelli si ferma a 3. Scure sugli stipendi della Pa. Il premier azzarda la possibilità di reperire oltre 6 miliardi aumentando il deficit/pil, si punta anche sul dividendo dei tassi bassi" (p. 7)
3 - FATTI DA PARTE, PARTE SOCIALE! PASSA RENZIE CON IL SUO BEL CAMIONCINO
"Dagli screzi al festeggiamento, la retromarcia della Camusso. âRenzi non ci consulta, ma fa quello che chiediamo". La faccia tosta del gran capo della Cgil non è inferiore a quella del Rottam'attore. E Repubblica osserva anche che "colpisce il silenzio della Confindustria dopo che la sua linea esce sconfitta" (p. 4).
Il Sole 24 Ore, organo ufficiale degli Industriali, affida a Guido Gentili alcune domande beffarde: "Sarebbe questa la Svolta Buona. Ma è davvero una svolta, in concreto? (...) La scommessa di Renzi è ad alto rischio e presenta vuoti impressionanti (...) Gli annunci su questo terreno non valgono: senza coperture il bazooka non spara" (p. 1).
4 - ITALICUM
Ma ieri qualcosa di concreto Renzie l'ha portato a casa davvero: "Italicum al primo traguardo. Mini fronda tra i democratici. Il premier: serviti tutti i gufi. Maggioranza di governo divisa: si astengono in 40 tra Scelta civica e neo-popolari. Tra gli assenti Letta e Civati. Pd: al Senato si cambierà ". E già , a Palazzo Madama sarà comunque dura: "Legge elettorale nella strettoia del Senato. Ncd e sinistra in trincea, numeri a rischio. Preferenze e parità i nodi. Ipotesi precedenza alla riforma costituzionale" (Repubblica, pp. 18-19).
5 - MA FACCE RIDE!/1
Intervista di Repubblica a Sciaboletta Scajola, beneficato a sua insaputa da Anemone per l'acquisto della casa al Colosseo. Lo denuncerà per danni? "Guardi, io penso che i processi vadano fatti nelle aule di tribunale. Non sui giornali. Non vedo Anemone da quando questa storia è iniziata e non ho intenzione di parlare né di lui, che per altro aveva fama di persona degnissima, né di questa disgraziatissima casa". Ma almeno provare a capire le ragioni del maxi-regalo? "Io sono come Papa Francesco. Mi astengo dal dare giudizi morali sugli uomini. Oggi mi basta sapere che si è arrivati alla verità " (p. 24). La verità che gli basta per rivendere la casa e farci sopra un bell'affare.
6 - MA FACCE RIDE!/2
Parla Ulli Mair, la consigliera della provincia di Bolzano alle prese con lo scandalo dei giocattoli erotici finiti tra i rimborsi. "Lo scontrino è finito nei rimborsi per sbaglio. Erano 65 euro per regalare a un collega un anello da uomo che vibra, due tanga e due palline antistress a forma di seni (...) Se la Finanza pensa che si possa comprare un vibratore normale con quei soldi vuol dire che è abituata ai prezzi cinesi" (Corriere, p. 21). Poi dicono che non abbiamo politici competenti.
7 ¬ - CIMINIERE TEMPESTOSE
Il Giornale non molla l'osso su Tirreno Power: "Il gip inchioda i De Benedetti: âVeleni per profitto'. Il j'accuse alla gestione dell'impianto: leggi violate di continuo. I timori dei lavoratori" (p. 11). Veleni per profitto? E noi che pensavamo che le centrali fossero delle Onlus.
8 - LE BANCHE E I BILANCI CON L'ELASTICO
Dopo Unidebit, ecco altre pulizie di Pasqua al Monte dei Pacchi. Pulizie corali, come si capisce dal Corriere delle banche: "Una rete di dieci banche per l'aumento di Mps. Formato il consorzio di garanzia da 3 miliardi. Nel 2013 pulizie di portafoglio per 2,5 miliardi. Perdite a 1,4 miliardi. Profumo: âTranquillo sugli esami europei'" (p. 29). Tranquillo lui, tranquilli tutti. Poi apri la Stampa e la prospettiva è un po' diversa: "Mps limita i danni: perdite a 1,5 miliardi. Profumo: dopo Santorini siamo abbastanza tranquilli su conti e stress test" (p. 23).
9 - FREE MARCHETT GNAM GNAM
Paginone di consigli per gli acquisti sul Corriere: "Dolci e mozzarella dal vivo. Lo show di Eataly a Milano. Nell'ex teatro tre piani di prodotti, ristoranti e musica. Da New York a Tokyo, ecco il 25esimo super negozio. Un esercito al lavoro: nei 5.500 metri quadrati lavoreranno 352 persone. Ci saranno anche due scuole di cucina" (p. 27). Infarinare Farinetti, la nuova passione dei giornaloni affamati di pubblicità . Al punto da anticiparla anche gratis.
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