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DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER…
1 - ULTIME DAL FESTIVAL
Michele Anselmi per Dagospia
Caro Dago, sai quale sarebbe "la soluzione condivisa" alla quale sta lavorando il presidente Gian Luigi Rondi per sbloccare la situazione al Festival di Roma dopo l'irrituale incontro col ministro Lorenzo Ornaghi, uno disinformato come pochi sui temi del cinema? Questa: Piera Detassis fino a giugno, poi arriva il nuovo cda e vota al volo Marco Muller. La soluzione peggiore: perché non serve a nulla, fa arrabbiare tutti, soprattutto Alemanno e la Polverni, non riporta davvero la brava Detassis alla direzione del festival capitolino e salva solo le forme ma non la sostanza.
Non era meglio congelare tutto fino a giugno, visto che, verosimilmente, non si raggiungeva una maggioranza vera nel cda? Ora si raggiungerà , per finta. Sempre che Alemanno, molto innervosito dalla piega presa dagli eventi, stamattina non chieda a Rondi di dimettersi o di soprassedere. In ogni caso: vantaggi nulli per la cine-kermesse romana. Davvero un bel risultato...
2 - ROMA, Ã SCONTRO FRA RONDI E ALEMANNO
Franco Montini per "la Repubblica"
Si inasprisce il conflitto attorno alla direzione del Festival di Roma, con il sindaco Alemanno ormai ai ferri corti con il presidente della Fondazione Cinema, Gian Luigi Rondi. Ieri il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi ha convocato Rondi sollecitandolo esplicitamente a prendere un´iniziativa, convocando al più presto il consiglio d´amministrazione dell´ente, cui spetta il compito di nominare il direttore artistico, e chiedendo a tutte le istituzioni e realtà coinvolte di cercare con ogni sforzo di dare continuità a un evento così importante per la città di Roma e per l´intero settore cinematografico.
Il ministro Ornaghi ha anche invitato Rondi a non astenersi, come ha fatto sino ad ora, ma a indicare e votare un nome. Così, dopo aver dichiarato la propria contrarietà alla candidatura Marco Muller, sostenuta a spada tratta dal governatore del Lazio Polverini e dal sindaco Alemanno, Rondi, che nelle precedenti riunioni della Fondazione si era sempre astenuto, potrebbe esprimersi ora a favore del proprio candidato, ovvero il direttore uscente Piera Detassis.
In questo modo si raggiungerebbe la maggioranza dei sei consiglieri, valendo doppio il voto del presidente ed essendosi già espressi a favore del direttore uscente sia Massimo Ghini, in rappresentanza della Provincia di Roma, sia Andrea Mondello, in rappresentanza della Camera di Commercio.
Ma sul possibile rinnovo dell´incarico a Detassis si è subito aperto il fuoco di sbarramento della Regione Lazio e del Comune di Roma. In una concitata telefonata, ieri sera, il sindaco Alemanno, non disposto cedere sul nome di Muller, avrebbe esplicitamente chiesto a Rondi le dimissioni e lo avrebbe convocato in Campidoglio per la giornata di oggi. Il braccio di ferro, insomma, continua strenuamente. Rondi sarebbe intenzionato a convocare la riunione del cda per venerdì. Sempre che oggi l´incontro tra Alemanno e Rondi non provochi ulteriori colpi di scena.
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