elena basile

“ELENA BASILE NON E’ STATA MAI PROMOSSA AL GRADO DI AMBASCIATRICE” – IL SINDACATO DEI DIPLOMATICI ITALIANI SI SCAGLIA CONTRO LA COLLEGA “ORMAI A RIPOSO” PER IL SUO INTERVENTO DI IERI SERA A "OTTO E MEZZO" (“LE SUE PAROLE GETTANO UN’OMBRA SULLA FEDELTA' DEI DIPLOMATICI AI VALORI REPUBBLICANI”) E RICORDA CHE “BASILE SI È DIMESSA DALLA CARRIERA DIPLOMATICA  CON IL GRADO DI MINISTRO PLENIPOTENZIARIO…” - VIDEO

elena basile otto e mezzo

 (Adnkronos) - Il Sndmae contro Elena Basile per il suo intervento di ieri sera a 'Otto e mezzo'. In una nota, il sindacato   rappresentativo dei diplomatici italiani, pur nel rispetto delle   libere opinioni di ognuno, "stigmatizza dichiarazioni ed interventi   pubblici che gettano un'ombra sulla fedeltà ai valori repubblicani dei  membri della carriera stessa, come quelle pronunciate dalla collega,   ormai a riposo, Elena Basile, comunque mai iscritta al sindacato e mai  pervenuta al grado apicale della carriera, come un utilizzo improprio   del titolo di ambasciatrice farebbe presumere".       

 

"La dottoressa Basile si è infatti dimessa dalla carriera diplomatica   con il grado di ministro plenipotenziario, e sebbene, dopo aver   servito a Tananarive, Toronto, Budapest e Lisbona abbia svolto nel   corso della sua carriera anche le funzioni pro tempore di capo missione in Svezia e Belgio non è mai stata promossa al grado di   ambasciatrice. Non si tratta di una mera distinzione formale -   puntualizza il Sndmae - ma di una corretta informazione del pubblico,   dal momento in cui l'appellativo di ambasciatore/ambasciatrice incide   direttamente sulla percezione dell'autorevolezza dell'interlocutrice".       

elena basile

 

Il sindacato ricorda che "sono più di cento i diplomatici italiani che  rappresentano l'Italia nel mondo come capi missione con rigore e   decoro, al servizio del Paese e dei suoi cittadini". La nota del   Sndmae si apre esprimendo "la solidarietà e vicinanza di tutta la   carriera diplomatica al popolo e allo Stato di Israele per il brutale   attacco terroristico di sabato 7 ottobre. Uguali sentimenti sono   rivolti a tutti i Paesi che, come l'Italia, hanno connazionali   ricompresi nel novero dei rapiti dai terroristi di Hamas, senza   distinzione alcuna".     

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