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Da www.ansa.it
Sono 794 su 1840 le sezioni scrutinate, il 43,2% delle sezioni complessive. I dati sono stati diffusi dalla Regione: Christian Solinas (centrodestra) è in vantaggio con il 47,60%. Poi Massimo Zedda (Centrosinistra) al 33,14%, e Francesco Desogus (M5s) con l'11,21%. Seguono Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) con il 3,38%, Mauro Pili (Sardi Liberi) con il 2,32%, Andrea Murgia (Autodeterminazione) con l'1,86% e Vindice Lecis (Sinistra Sarda) con lo 0,57%. Le schede bianche sono 2606, le nulle 348, mentre quelle con errori e voti nulli sono 5947. Si tratta complessivamente di oltre 360 mila voti. Sono 140 i Comuni che hanno concluso tutte le procedure dello spoglio.
"Dalle politiche a oggi se c'è una cosa certa è che su sei consultazioni elettorali, la Lega vince 6 a zero sul Pd. Anche in Sardegna, dopo il Friuli, il Molise, Trento, Bolzano e l'Abruzzo i cittadini hanno scelto di far governare la Lega. E come in Abruzzo anche in Sardegna è la prima volta che ci presentiamo alle Regionali. Grazie a tutti quelli che hanno deciso di darci fiducia". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini commenta il voto in Sardegna.
Settantadue i Comuni su 377 che hanno concluso tutte le operazioni. Centrodestra in netto vantaggio anche sulle liste: la coalizione di Solinas raccoglie al momento (212 sezioni su 1840) il 52,13%, il centrosinistra è fermo al 31,21% e il M5s al 9,43%.
Molto più distanziate tutte le altre: il Partito dei Sardi è al 2,83%, Autodeterminatzione all'1,99%, Sardi Liberi all'1,80% e Sinistra Sarda allo 0,58%. Per quanto riguarda i singoli partiti, attualmente il Pd tocca il 13,23%, la Lega il 12,38%, Forza Italia il 10,22%, il Partito Sardo d'Azione il 9,41% e Fdi il 4,7%. Liberi e Uguali invece è al 3,57%, l'Udc al 3,79%, i Riformatori sardi al 3,35%.
Una classifica parziale che al momento dà il primato al Pd, partiva però dal 22% delle regionali del 2014 ed è in leggero ritardo anche sul risultato delle politiche del 4 marzo scorso (14,8%). La Lega, che debutta in Sardegna per la prima volta con queste elezioni, supera il 12% ma non sfonda rispetto alle aspettative: recupera infatti solo poco più di un punto sulle politiche di marzo.
Forza Italia in netto calo: al 18% di cinque anni fa è passata al 14 delle politiche e ora si attesta sul 10%. Tra i partiti della coalizione di centrodestra, Fdi mantiene il 4% delle politiche confermando un +2% rispetto al voto regionale del 2014.
Quanto al M5s, anche lui assente alle scorse regionali, si assiste ad un crollo sulle politiche di un anno fa: dal 42% al 9% circa di oggi. "E' inutile che si confronti il dato delle amministrative con le politiche - dice il capo politico del Movimento, il vicepremier Luigi Di Maio - noi a livello amministrativo abbiamo sempre avuto risultati diversi da quello nazionale e anche in questo caso la Sardegna non fa eccezione".
Sardegna, Di Maio: "Per il governo non cambia nulla"
"Dico solo viva la democrazia: si dà il mandato per cinque anni a chi vince le elezioni e poi si rivedrà'", così il presidente della Camera Roberto Fico rispondendo a Catania ai giornalisti che gli chiedevano del voto in Sardegna E' un dato in controtendenza quello della città di Cagliari. Nel capoluogo guidato da Massimo Zedda come sindaco, il candidato del centrosinistra arriva al 43.07%.
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