DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
Fabrizio d’Esposito per il “Fatto Quotidiano”
In ordine rigorosamente alfabetico, viene prima di Boschi, intesa come Maria Elena. A come Ascani. A come Anna, il nome di battesimo. La più giovane deputata del Pd, classe 1987. Anna Ascani è la sorpresa renziana di questo convulso fine settimana del premier, tra ribelli bersaniani e Marchionne, Formula Uno e Bono Vox, industriali e “bestie” fascioleghiste.
In tutto questo bailamme di slide e comizi e abbracci, l’ufficio stampa di Palazzo Chigi, l’altro giorno, ha trovato il tempo di smentire ad horas una maligna voce rilanciata dal solito Dagospia. E cioè che la Ascani si trovasse a bordo dell’elicottero presidenziale atterrato a Cernobbio per il fuffoso seminario Ambrosetti. Di qui lazzi e frizzi che dal governo hanno tentato subito di stoppare. Fino a un certo punto.
ENFANT PRODIGE ALLEVATA DA ENRICO LETTA
Perché elicottero o meno, Ascani a Cernobbio c’era e questo è stato il sigillo all’ascesa della nuova fiamma del pensiero che arde nel giglio magico del presidente del Consiglio. Non che sia la benvenuta per tutti gli altri renziani della prima, della seconda e della terza ora, questa bruna deputata nata in Umbria, a Città di Castello. Anzi.
Raccontano un paio di fedelissimi, spiazzati: “Matteo la considera molto vivace e intelligente e lei ha iniziato ad andare in tv proprio su sua indicazione. Però è una scelta per certi versi incomprensibile perché Ascani è stata una delle lettiane più dure contro di noi”. Proprio così. Fino a due anni fa, la nuova pupilla renziana era infatti ritenuta l’enfant prodige del lettismo, nel senso di Enrico, il moderato che ha perso Palazzo Chigi per un eccesso di serenità.
LA SCINTILLA SULLA SCUOLA E “LA GITTATA DI FANGO”
Tra le tante dichiarazioni antirenziane di Ascani di un tempo ce n’è una particolarmente profetica. Risale al famoso canto con cui i bambini di una scuola di Siracusa accolsero nel 2014 l’appena nominato premier. Le piccole ugole dei redivivi balilla intonarono con gioia: “Facciamo un salto, battiam le mani. Ti salutiamo tutti insieme, presidente Renzi”.
L’allora deputata lettiana commentò sbigottita e arrabbiata: “La canzone dei bambini per Renzi è una pagina indegna. Trovo che l’episodio della canzone cantata a Renzi sia sconcertante ed offensivo verso i bambini e le loro fami glie ”. Parole profetiche perché la scuola è il terreno su cui è cresciuto il sentire comune di “Anna ” e “Matteo”. Al punto che il premier l’ha spedita a trattare coi professori incazzati per la riforma della cosiddetta “buona scuola”.
La scintilla che ha scatenato l’incendio intellettuale è stata questa. Del resto, Ascani, laureata in filosofia è una novella insegnante. Quando fece l’abilitazione e superò i test, si scatenarono altre malelingue e lei fu costretta a difendersi su Facebook con un lunghissimo post che cominciava così: “Adesso basta, ho assistito a una gittata di fango che non si riserva a mafiosi, corrotti o ladri. Una gittata di fango indirizzata a me, che sono persona onesta, pulita, seria”. Sarà tutto vero per carità e Ascani sarà prof con grande merito, ma “gittata” significa distanza e col fango non c’entra nulla.
Il gelo di Maria Elena a Formentera
MARIA ELENA BOSCHI E ENRICO mugnai FOTO CHI
Figlia di un democristiano di provincia, di nome Maurizio e già vicesindaco di Città di Castello, a vent’anni Anna Ascani si candidò alle primarie del Pd nell’ottobre 2007 nelle liste a sostegno di Enrico Letta, quando questi sfidò, perdendo, Walter Veltroni per la segreteria.
Sei ann dopoi, la rampante umbra si piazzò terza alle parlamentarie di Perugia per scegliere i “nominati” alle Politiche del 2013. Prese ben 5.463 preferenze e per soli 22 voti soffiò il seggio sicuro a Valeria Cardinali che si rivolse invano a Roma per il riconteggio e il controllo dei verbali.
Lettiana nel senso più hard del termine, per quanto hard possa essere stato il lettismo, oggi viene descritta così dai suoi ex colleghi di corrente: “Anna ha utilizzato Enrico per fare carriera, non è la sola”. Il rapporto politico col premier è diventato intenso da un mese a questa parte e lei, sotto sotto, culla il sogno di sostituire in un rimpasto l’impopolare Stefania Giannini all’Istruzione.
maria elena boschi francesco bonifazi a formentera
Di qui la freddezza, come rivelano attenti renzologi di Palazzo, che proprio da un mese sembra calata tra Renzi e Maria Elena Boschi. La ministra prediletta ha accelerato la sua tendenza ad autonomizzarsi e alcune sue uscite, tipo quella sulle unioni civili, non sono state all’insegna della prudenza. Senza dimenticare le vacanze estive a Formentera, in compagnia del figlio di un ex An, paparazzato in slip e già soprannominato “Er Mutanda”.
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