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Alessandra Pieracci per "La Stampa"
Un sistema di telecamere «intelligenti» ha scambiato un ragazzo di vent'anni per un veicolo che transitava in una zona pedonale, la centralissima via Garibaldi, la via Aurea dell'antica Genova, e nella filiera che dall'occhio elettronico passa all'«accertatore verbalizzante» e a un altro paio di responsabili, nessuno se ne è accorto. Perché il giovane, che camminava con un'amica rientrando da scuola, il 30 maggio, da tempo aveva applicato allo zaino, per personalizzarlo, la prima targa di un vecchio cinquantino. La polizia municipale ha sanzionato la proprietaria del mezzo, pardon, la mamma dello studente.
«Una vicenda incredibile racconta Virginia Biglia, che lavora presso la Procura della Repubbica - cominciata con due avvisi di raccomandata, proseguita con mia madre di 83 anni che faceva la coda alle Poste per ritirare la raccomandata con la comunicazione dell'infrazione e la sanzione di 90 euro per qualcosa che nessuno di noi aveva fatto. Mi vedevo già perseguitata da una cartella di Equitalia da migliaia di euro».
A questo punto nella bella casa del quartiere di Castelleto si è cercato di capire che cosa fosse accaduto. «Il numero di targa non corrispondeva a quello dei due scooter che abbiamo, poi ci siamo accorti che si trattava della vecchia targa, peraltro sospesa nel 2007. Così ho accusato mio figlio, che non ha nemmeno la patente, di aver fatto qualche sciocchezza. Lui si è offeso moltissimo. Alla fine, ho chiesto un permesso dal lavoro e i sono andata ad Comando dei vigili perché solo lì, e su richiesta, avrei potuto vedere la foto dell'infrazione. Mi ha rivelato la verità l'espressione del vigile che ha aperto la schermata, prima di stamparla. Così ho compilato il modulo per il ricorso».
«Abbiamo proceduto subito all'annullamento dandone comunicazione alla Prefettura» ha dichiarato il comandante della polizia municipale, Giacomo Tinella, che ha parla di una «situazione limite legata al sistema di lettura delle targhe da parte delle telecamere». Cioè, se l'operatore ha qualche dubbio, allora verifica l'immagine intera, altrimenti procede con il verbale. «Era una targa reale, quindi non è andato a vedere il contesto».
«Esistono vari tipi di telecamere, per la sicurezza, per la velocità e per le zone ztl, a traffico limitato. Queste ultime evidenziano solo la targa» conferma l'assessore comunale Elena Fiorini. E fare per prudenza c un controllo dell'immagine? «Rallenterebbe moltissimo il sistema, ogni giorno sono centinaia le sanzioni per violazioni rilevate agli ingressi delle zone vietate. I costi non sono giustificati dalla percentuale di possibili errori. Lo zaino con la targa è un fatto più unico che raro».
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