DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
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RENZI E DELLA VALLE A FIRENZE FOTO ANSA
“Della Valle è proprio uno scocciatore”. Con gli amici, Matteo Renzi s’è sfogato in termini più triviali, e la colpa non è tanto di quella battutaccia dello Scarparo a pallini sul “ragazzo con il gelato in mano” che passa e riforma la Costituzione. All’inquilino di Palazzo Chigi è chiaro da tempo che non può “pagare” politicamente un tipino arrogante oltre la buona educazione come il patron viola Della Valle, facendo questo o quello.
Il proprietario della Tod’s, ai suoi occhi, è solo uno che pretende cose per sé. Non come Luca di Montezemolo, che ha tutto un altro stile e sta planando sulla presidenza di Alitalia-Etihad anche con la benedizione di Palazzo Chigi.
montezemolo con il borsello etnico
Fin dall’inizio del governo, Della Valle, azionista dei treni privati di Ntv, ha preteso, anche televisivamente da Fazio e Gruber, il licenziamento di Mauro Moretti dalle Ferrovie e quando questi è stato promosso da Renzi in Finmeccanica si è opposto al fatto che il suo posto venisse preso da Michele Elia, fedelissimo del detestato Moretti.
RENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMA
Ma Renzie non ha sentito ragioni e ha tirato dritto per la sua strada. Come tira dritto per la sua strada anche Urbano Cairo, che quando ha chiesto a Della Valle chi comanderebbe in una futura conglomerata Rcs-La7, e si è sentito rispondere “Io”, ha detto: “Allora no, grazie”.
Questione di modi, dunque, che invece sono riconosciuti sopraffini nel suo amico e sodale (in Ntv) Luca Cordero di Montezemolo. Entro dicembre Montezuma toglierà il disturbo da casa Ferrari in virtù di un accordo tra gentiluomini con Kaki Elkann e Marpionne. L’amministratore delegato di Fca gli ha in sostanza detto: noi non ti facciamo fuori da Ferrari, ma te ne vai tu da solo quando assumi la presidenza di Alitalia-Etihad.
Su questa nuova poltrona gli sceicchi del fondo Mubadala, che controlla Etihad, hanno preso le loro precauzioni. Nei giorni scorsi hanno chiesto a Renzi quale sarebbe la persona giusta per garantire i rapporti istituzionali della compagnia aerea e la risposta del premier è stata secca: Luca Cordero di Montezemolo.
Gli “addetti ai livori” dicono che l’abbia fatto anche per provare a rompere l’antico sodalizio tra Monteprezzemolo e lo Scarparo a pallini. Di sicuro, sarà interessante vedere se il premier andrà ancora a farsi vedere in tribuna a fianco di Della Valle per assistere alle partite della Fiorentina.
Quanto a Montezemolo, le indiscrezioni che arrivano dal cantiere di Alitalia parlano per lui di una carica con un emolumento relativamente contenuto in quanto non operativa. Però i bene informati dicono che l’ex protegé dell’Avvocato avrà anche un contratto di consulenza con il fondo degli Emirati arabi uniti. Le buone maniere, anche a livello internazionale, pagano.
renzi e della valle mani in tasca
2. MONTEZEMOLO E LE VOCI INSISTENTI DI RADIO BOX
(d.d.) per il "Corriere della Sera"
Radio box è un’emittente dalle onde potenti, arriva ovunque, sì il segnale a volte è disturbato, ma le notizie della F1 le capta e le trasmette. Per esempio in queste settimane insistentemente radio box parla delle dimissioni di Luca di Montezemolo dalla Ferrari. Addirittura il presidente del Cavallino più famoso del mondo potrebbe annunciarle a Monza, oggi, domani, sabato... No, Monza dovrebbe vivere giorni tranquilli, ma prima o poi potrebbe accadere.
E il gran premio di domenica potrebbe essere l’ultima avventura monzese di Montezemolo? Dalla prossima settimana tutti i giorni sono buoni per un evento, le dimissioni di Montezemolo, che segnerebbe la storia di questo sport. Presidente dal ‘91, prima ancora, anni ‘70, rivoluzionario direttore sportivo, una vita dedicata alla Rossa e non solo, Fiat, Confindustria, Treni Italo, altre griffe internazionali, ma è la Ferrari la sua creatura prediletta, leader in pista con 17 Mondiali vinti tra piloti e costruttori e sui mercati conquistati a suon di record di vendite. Che succede? Perché stando alle voci sarebbe arrivato il momento di lasciare? Con delicatezza si possono avanzare delle ipotesi che confinano con la verità: questa F1 non gli piace più.
RENZI E I FRATELLI DELLA VALLE ALLO STADIO FOTO LAPRESSE
È una F1 mal governata, evidenti sono le tracce di senilità di chi la guida, poco attenta al progresso, allo sviluppo tecnologico, insensibile verso l’appassionato, più rivolta sì all’affare ma chissà perché investitori e sponsor fuggono, fautrice di una complicata economia che invece di creare risparmio produce sprechi.
Montezemolo e Della Valle all evento CAssina per il Salone del Mobile foto Corriere
Montezemolo la combatte, adesso si sarebbe stufato. E per finire nelle cause di questo probabile abbandono potrebbero esserci le prossime mosse sulla rotta Maranello-Torino che potrebbero rendere meno Rossa e più americana la Ferrari, da qui la convinzione che forse è meglio lasciare. Anche perché c’è molto altro da fare. Non resta che aspettare.
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