DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
Sam Greenhill e Emine Sinmaz per http://www.dailymail.co.uk/
Era strafatto di coca. L’autopsia ha rivelato che il terrorista Seifeddine Rezgui, l’uomo che la settimana scorsa ha ucciso 38 persone sulla spiaggia di Marhaba a Sousse, in Tunisia, ha agito sotto l’effetto di stupefacenti. Vicino al cadavere dell’uomo, la polizia tunisina ha rinvenuto alcune bombe inesplose, segno che la sua follia omicida avrebbe potuto continuare se non fosse stato fermato.
I sopravvissuti all’attentato hanno detto che Seifeddine Rezgui rideva, mentre venerdì scorso massacrava con un AK-47 le persone sulla spiaggia di Sousse: “A un certo punto – dice Paul Short, testimone della strage – si è messo il fucile in spalla e ha iniziato a scattare foto con il cellulare ai corpi delle vittime, rideva”.
Il video dell’attacco:
La foto scattata al cadavere del terrorista, 23 anni, mostra come la polizia l’abbia ucciso con tre colpi di arma da fuoco, due dei quali diretti al cuore e un altro poco sopra l’ombelico. Non è una novità che i combattenti dell’Isis assumano droghe per sentirsi invincibili sul campo di battaglia.
seifeddine rezguiseifeddine rezgui spiaggia
“L’autopsia ha mostrato come l’uomo abbia agito sotto l’effetto di sostanza stupefacenti – rivela una fonte del Dailymail – la stessa droga che i miliziani dello Stato Islamico assumono prima degli attentati, e che li rende incapaci di intendere e di volere”. Anche la testimonianza di Houssem, un dipendente dell’hotel dove è avvenuto l’attacco, conferma questa versione: “Rideva a crepapelle e sparava, dopo aver ucciso tutti che aveva intorno non ha neanche provato a fuggire, sorrideva e sembrava contento”.
Un altro membro dello staff dell’albergo sostiene che Rezgui, ballerino di breakdance, avesse lavorato come animatore in quello stesso “Imperial Hotel” dove venerdì ha portato l’attacco, circa quattro anni fa.
Un ex compagno di università del terrorista, Wassim Bel-a-Del, racconta che Rezgui faceva parte di Jahabat-al-Nusra, un gruppo siriano affiliato ad Al-Quaeda, ma poi è passato con lo Stato Islamico perché “affascinato dai loro progetti”. Il ragazzo ha detto che Rezgui è stato addestrato in Libia da un gruppo terrorista chiamato Ansar Al-Sharia, che possiede molti collegamenti con le cellule della Gran Bretagna.
Durante il suo soggiorno nella città tunisina di Kairouan, prima dell’attacco, Rezgui ha mantenuto un profilo basso. Chi lo conosceva, ha detto che era un ragazzo molto gentile, uno studente con ottimi voti, mentre i suoi compagni di università ammettono che il ragazzo dissimulasse alla perfezione il suo fanatismo bevendo alcolici e facendo sesso con molte ragazze.
La polizia tunisina ora sta interrogando sette persone sospettate di essere complici di Seifeddine Rezgui. Sono state anche diffuse foto segnaletiche di altre due sospetti – Mohamed bin Abdallah e Rafikhe Tayari – descritti come “pericolosi”. Ma le persone del quartiere dove abitata l’autore della strage dicono di non averli mai visti.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE…
“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA…
DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO -…