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EUROLANDIA A PEZZI – SI TEME LA DEFLAZIONE (DIMINUZIONE DEI PREZZI) E BARCLAYS SI ASPETTA DALLA RIUNIONE DI OGGI DELLA BCE UNA DIMINUZIONE DEL COSTO DEL DENARO A UN LIVELLO SEMPRE PIÙ VICINO ALLO ZERO

Carlotta Scozzari per Dagospia

L'evento economico del giorno è la riunione della Banca centrale europea, che alle 12.45 alzerà il sipario sulla decisione sui tassi di interesse dell'area dell'euro. Il mercato ormai si aspetta che l'authority monetaria guidata da Mario Draghi faccia qualcosa per risollevare le sorti della claudicante economia europea, dove per di più negli ultimi tempi aleggia anche il preoccupante spettro della deflazione.

Tuttavia, non c'è accordo tra economisti e addetti ai lavori sulla tempistica dell'intervento della Bce. Negli ultimi tempi, però, le notizie a tinte fosche arrivate dal fronte macroeconomico, e soprattutto il tasso di inflazione che a gennaio si è posizionato ad appena lo 0,7%, hanno ingrossato le fila di chi si aspetta già per oggi una mossa dell'Eurotower. E' questo il caso degli esperti di Barclays, secondo cui in giornata la Bce, nell'ottica di contenere qualsiasi rischio di deflazione, dovrebbe addirittura decidere di tagliare ulteriormente i tassi dell'area dell'euro, già ai minimi storici.

In particolare, quelli di rifinanziamento principale, quelli cioè cui normalmente ci si riferisce quando si parla di "tassi della Bce", dovrebbero scendere dall'attuale minimo storico dello 0,25% allo 0,15%; mentre quelli sui depositi presso la banca centrale, già a zero, dovrebbero passare in negativo per dieci punti, attestandosi così a -0,10 per cento.

"Oltre agli effetti sul tasso di cambio dell'euro - affermano gli economisti di Barclays in una nota di questa mattina - un tasso negativo sui depositi rappresenterebbe un segnale molto forte, perché dimostrerebbe che la Bce è pronta a esplorare territori sconosciuti".

 

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