grillo farage

LEGGETE QUELLO CHE DICE FARAGE: TRA DUE SETTIMANE POTREBBE ESSERE LUI IL PADRONE DEL REGNO UNITO, IN CASO DI BREXIT: ''GRILLO E IO DISTRUGGEREMO L'UNIONE EUROPEA'' - ''CI SEGUIRANNO GLI ALTRI DEL NORD. PRIMA LA DANIMARCA; POI OLANDA, SVEZIA, AUSTRIA'' - ''GRILLO VINCERÀ A ROMA E TORINO. È STRAORDINARIO. UN PATRIOTA. DALLA POLITICA NON HA PRESO UN PENNY. CASALEGGIO UN GENIO VISIONARIO''. ''BORGHEZIO? TROPPO PURE PER ME''

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Aldo Cazzullo per il ''Corriere della Sera''

CASALEGGIO FARAGECASALEGGIO FARAGE

 

Ecco la vera storia d' Europa secondo Nigel Farage: «Il Paese-chiave, l' anello debole della catena che imprigiona i popoli del continente, è l' Italia. Fine anni 90: Prodi e Ciampi portano Roma nell' euro. Io tengo il mio primo discorso a Strasburgo e dico: "L' euro è fatto per il Nord Europa, non per i Paesi mediterranei: li getterà in rovina".

 

2004: Prodi porta in Europa i Paesi ex comunisti, che non sono ancora diventati vere democrazie; e oggi la seconda lingua di Londra è il polacco. 2008: Berlusconi viene eletto in libere elezioni e prende le distanze da Bruxelles e da Berlino. 2011: un colpo di Stato destituisce Berlusconi e lo rimpiazza con un governo fantoccio, affidato a un uomo della Goldman Sachs».

nigel farage nigel farage


Mario Monti è stato commissario europeo…

«Appunto. E al governo ha fatto quello che la Merkel gli ha detto di fare. Ricordo quando arrivò a Strasburgo: tutti si alzarono ad applaudire, come se fosse entrato il messia. Io rimasi seduto. Mi dicevo: l' Italia è un grande Paese, non può farsi trattare come una colonia tedesca. Infatti alle elezioni del 2013 Grillo è il primo partito. 2015: referendum in Grecia; il popolo vota no all' Europa, ma Tsipras si piega. Il 2016 è l' anno della svolta. Viviamo un momento cruciale della storia».

giovane faragegiovane farage


Cioè?
«Grillo e io distruggeremo la vecchia Unione Europea. Il 19 giugno i 5 Stelle eleggono il sindaco della capitale e cambiano l' Italia. Il 23 giugno la Gran Bretagna esce dall' Unione e cambia l' Europa. Avremo un effetto domino. Dopo di noi gli altri Paesi del Nord se ne andranno uno dopo l' altro. Per prima la Danimarca; poi l' Olanda, la Svezia, l' Austria. Questo referendum è l' evento più importante dal 1957: l' Ue sta per crollare. Disintegrata in tanti pezzi».


Più che Grillo, Nigel Farage ricorda il primo Bossi, solo più elegante - o forse più eccentrico - in abito blu e cravatta con gli arabeschi. Ha il gusto della ricostruzione storica e del retroscena. 52 anni, gran fumatore. I giornali inglesi scrivono che non beve da dieci giorni perché è molto concentrato sui dibattiti; ma prima del question time con la «Bbc» si versa un bicchiere di vino rosso, mentre risponde alle domande del «Corriere».

GRILLO E FARAGEGRILLO E FARAGE

 

Siamo nel Kent, dove ha casa. La tv pubblica è convocata a Folkestone, dove sbuca il Canale sotto la Manica. È un luogo simbolico: la porta dell' Inghilterra, a dieci chilometri dalle scogliere di Dover che da secoli la proteggono dagli invasori. Il capo dell' Ukip - primo partito alle Europee con il 27%, ora in campagna per Brexit - è qui per assicurare che fermerà le invasioni prossime venture: «L' Europa del Sud sta aprendo la porta ai terroristi. È un rischio che non ci possiamo permettere».

NIGEL FARAGE FESTEGGIA IL RISULTATO DELLUKIP ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE NIGEL FARAGE FESTEGGIA IL RISULTATO DELLUKIP ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE NIGEL FARAGE AL PARLAMENTO EUROPEONIGEL FARAGE AL PARLAMENTO EUROPEO


Farage, la Gran Bretagna è fuori da Schengen, ci sono i controlli.
«Eppure ogni anno arrivano quasi mezzo milione di immigrati: troppi. Di questo passo nel 2040 saremo 80 milioni».

E sarebbe colpa degli immigrati italiani?
«I ragazzi italiani che lavorano nella City come nei ristoranti sono meravigliosi. Non ho nulla contro di loro. Ma non reggiamo più: la sanità pubblica sta saltando, i nostri giovani non trovano casa e lavoro. Londra non è più una città inglese. Gli italiani in gamba potranno continuare a venire; ma con le nostre regole, non con quelle di Bruxelles».

Sicuro che Brexit vinca?
«Penso di sì. In ogni caso, questo referendum non possiamo perderlo. Se anche il Remain prevalesse 52 a 48, Cameron dovrà comunque dimettersi. I conservatori sono irrimediabilmente spaccati».

Qualcuno verrà con lei?
«Credo proprio di sì. Ci sarà un big-bang della politica inglese: nulla sarà più come prima.
Ma posso dirle la verità? Questo è un dettaglio. La partita è infinitamente più importante. È una battaglia culturale. La stessa che combatte Grillo in Italia».

Cosa pensa di lui?
«Un uomo straordinario. Totale disinteresse personale, amore autentico per la sua gente. Un patriota. Dalla politica non ha preso un penny, ha solo dato: tutto, anche se stesso. Insieme stiamo combattendo la guerra di indipendenza dei nostri Paesi. Purtroppo Beppe ha perso Gianroberto Casaleggio».

Conosceva anche Casaleggio?
«Un genio. Antevedeva le cose prima degli altri».

E Salvini?
«Sono stato nel gruppo della Lega a Strasburgo. Non ho mai avuto problemi, tranne che con Borghezio. Io non sono un tipo politicamente corretto. Però Borghezio è troppo pure per me».

E di Renzi cosa pensa?
«L' ho incontrato. È convinto di essere il Blair italiano; ma dovrebbe almeno parlare correntemente l' inglese. Si agita. Però resta subalterno alla Merkel. Non è l' uomo giusto».

FUNERALE EURO BY NIGEL FARAGEFUNERALE EURO BY NIGEL FARAGE


Il Pd resta il primo partito.
«Ancora per poco. Come avevo previsto, l' euro sta distruggendo l' economia dei Paesi mediterranei, che hanno bisogno di una moneta debole per esportare di più e svalutare il debito pubblico. La Grecia sta diventando una nazione del terzo mondo. La Spagna è stata salvata dal denaro dell' Europa. L' Italia è quella messa peggio. L' economia ristagna, i giovani non trovano lavoro e infatti vengono qui, alcune grandi banche traballano; ma siete troppo grossi per fallire. L' euro si è rivelato quello che era: l' arma dell' egemonia tedesca».

Ma perché lei ce l' ha tanto con la Germania?
«Non è così: pensi che mia moglie è tedesca. L' unificazione di Bismarck ha portato tre guerre: quella franco-prussiana e i due conflitti mondiali. Ora la Germania è uno Stato pacifico: non la biasimo. Fa i suoi interessi. Che però non sono i nostri; tanto meno i vostri».

Rimpiange l' Europa divisa e in guerra?
«Schuman e Monnet dicevano che l' Europa unita avrebbe fermato tutte le guerre. Si sbagliavano. Ricorda il mattatoio dell' ex Jugoslavia?».

nigel faragenigel farage


L' ha evocato anche il premier Cameron, paventando nuove Srebrenica.
«Allora perché non si è fatto l' esercito europeo? Lei vede qualcuno qui in Inghilterra sventolare la bandiera europea? Conosce qualcuno che ami l' Unione? Io amo l' Europa. Ma detesto la burocrazia, l' oppressione. In Europa non c' è il capitalismo; c' è il corporativismo. Le piccole imprese ne sono schiacciate».

david cameron nigel faragedavid cameron nigel farage


La Brexit potrebbe danneggiare la vostra economia.
«Dicevano pure che sarebbe stato un disastro tenersi la sterlina e non entrare nell' euro; invece è stata la nostra salvezza. Non c' è un solo dato economico contro il Leave , contro l' addio. La loro unica arma è la paura: dicono in sostanza che il cielo ci cadrà sulla testa. Ma gli unici che hanno qualcosa da perdere sono le classi dominanti. Le famiglie come i Cameron».

Cosa pensa di Johnson, l' ex sindaco di Londra che ora fa campagna per Brexit?
«Boris è tremendous : formidabile. Tra pochi mesi potrebbe essere primo ministro».

Marine Le Pen?
«Una donna forte. Migliore del padre. Ha cercato di rinnovare il partito, in parte c' è riuscita. Sta facendo un ottimo lavoro».

Donald Trump?
«La politica americana è molto diversa dalla nostra. Ma non voterei Hillary neppure per un milione di dollari».

Putin?
«Non mi piace, non mi dispiace. Sono neutrale. Osservo che Putin ha restituito alla Russia forza economica e forza militare. L' Europa non ha né l' una né l' altra».

BORIS JOHNSON CON IL TORO DELLA BORSA DI LONDRABORIS JOHNSON CON IL TORO DELLA BORSA DI LONDRA


Ma fuori dall' Ue rischiate di diventare una Little England, come dice Cameron: un' Inghilterra piccola piccola.
«Al contrario. L' Europa è in declino. Noi resteremo una piattaforma globale; e senza le pastoie burocratiche saremo più liberi di attirare capitali e investimenti».

GRILLO CASALEGGIO IMOLAGRILLO CASALEGGIO IMOLA


Obama non la pensa così.
«Obama ci ha dato una mano. Noi siamo la Gran Bretagna e non ci facciamo intimidire da nessuno. Nessuno può dirci cosa fare e cosa non fare. La risposta degli inglesi a Obama è stata: "Go to hell", va all' inferno».

Molti sostenitori di Brexit ritengono che la sua radicalità spaventi gli indecisi. Lo sa?
«Io non sono un estremista. Né mi conviene esserlo. I voti dell' estrema sinistra e dell' estrema destra verranno comunque, ma non saranno decisivi. La battaglia si vince tra la gente comune. Non in Parlamento e neppure a Londra; nelle viscere di questa meravigliosa nazione. Sarà una formidabile sconfitta per l' establishment, le grande banche, le multinazionali, le élite».

Se lei non è estremista, cos' è?
«Un liberale classico. Credo nel mercato, ma credo anche nella comunità; e non mi piace quando i ricchi diventano troppo ricchi, e i poveri troppo poveri. Fino al 1992 ero con i conservatori. Me ne sono andato quando John Major firmò il trattato di Maastricht. Margaret Thatcher non l' avrebbe mai fatto».

Le piaceva?
«Non avremo mai più un leader così. Mi ha commosso che John Nott, il ministro della Difesa della guerra delle Falklands, abbia stracciato la tessera Tory per unirsi alla nostra causa».

È vero che lei è per legalizzare le droghe leggere?
«Sì. Personalmente sono favorevole».

Lei ha parlato molto di Italia. La conosce?
«Per sette anni ci sono venuto regolarmente, per affari. Mi occupavo di metalli. Giravo le città industriali del Nord e quelle portuali. Il vostro modo di fare business è un po' particolare ( Farage sorride ), ma le città sono bellissime. Trieste è meravigliosa. E anche Genova: la città di Beppe».

La regina dirà qualcosa?
«No. Siamo una monarchia costituzionale da oltre tre secoli. La regina non dirà nulla».

Lo sa che distruggendo l' Europa lei distruggerebbe quello che fu un sogno di generazioni?
«Un incubo, piuttosto. Io sono un guerriero dell' indipendenza del Regno Unito. Quando lo dicevo, ancora pochi anni fa mi prendevano per matto. È stato un viaggio lungo e difficile; ma adesso ci siamo. Mancano appena due settimane. Dobbiamo pensare l' impensabile. Il 23 giugno sarà il nostro Independence Day. E dopo il 23 giugno tutto diventa possibile».
E su quest' ultimo punto Nigel Farage ha ragione.

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