L'AQUILA E' COSA LORO: I CASALESI NEGLI APPALTI PER LA RICOSTRUZIONE POST-TERREMOTO, SCATTANO LE MANETTE PER SETTE IMPRENDITORI - “FARSA ITALIA”, LA PASCALE SMENTISCE LA CANDIDATURA A GOVERNATRICE

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Dagoreport

 

1. A VOLO D'AQUILA

LA CASA DI NICOLA SCHIAVONE FIGLIO DEL BOSS DEI CASALESI LA CASA DI NICOLA SCHIAVONE FIGLIO DEL BOSS DEI CASALESI

(ANSA) La Guardia di Finanza sta eseguendo sette ordinanze di custodia cautelare, quattro in carcere e tre ai domiciliari, nei confronti di imprenditori impegnati nella ricostruzione post-terremoto all'Aquila. I provvedimenti, emessi dal gip Marco Billi, riguardano una lunga indagine sull'infiltrazione dei Casalesi nei cantieri della ricostruzione degli edifici privati danneggiati dal sisma. Gli imprenditori arrestati sono accusati, a vario titolo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Contestualmente agli arresti gli uomini della Guardia di Finanza stanno eseguendo decine di perquisizioni nei confronti di imprenditori coinvolti nella vicenda nelle province dell'Aquila, Caserta e Roma.

2009-Terremoto in Abruzzo2009-Terremoto in Abruzzo

 

2. OSCAR ARANCIONE

Ma quando ci ricapita un sindaco così? L'ultima prodezza di Giggino de Magistris è sul grande schermo. Eccolo mentre interpreta se stesso in una mini-fiction sul misterioso furto delle ampolle del sangue di San Gennaro... 

 

 

 

 

 

 

3. LA PASCALE: IO IN REGIONE? È FOLKLORE

Gerardo Ausiello per “Il Mattino

 

Si tira subito fuori, smentendo sul nascere le voci di una sua possibile candidatura alla presidenza della Regione. Francesca Pascale lo ripete più volte: non scenderà in campo e non ricoprirà ruoli politici. Almeno per ora. «Sono assolutamente infondate le folcloristiche notizie che mi vedono come futura candidata alla presidenza della Regione - taglia corto la fidanzata di Berlusconi - Sarà il governatore Stefano Caldoro il nostro candidato e a deciderlo sono gli ottimi risultati che sta raggiungendo».

 

FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI

Poco prima anche il consigliere politico dell'ex premier, Giovanni Toti, aveva frenato sull'ipotesi di un impegno diretto della Pascale: «Francamente non mi risulta. Caldoro sta lavorando molto bene, ha risanato i conti di una delle regioni più difficili d'Italia e credo che voglia continuare questa esperienza, ma sarà lui a dirlo e sarà lui il nostro candidato se lo vorrà.

 

Non è che una gita a Nola a vedere una fiera (la festa dei Gigli, ndr) debba scatenare tutto ciò: Francesca - aggiunge l'europarlamentare - ha sempre detto di non aspirare ad un ruolo attivo nel partito e credo che così continuerà». Viene smentita seccamente, dunque, l'ennesima voce circolata tra i dirigenti campani di Forza Italia, dove si respira un'atmosfera tutt'altro che cordiale.

 

Stefano Caldoro Stefano Caldoro

Sono soprattutto parlamentari e amministratori vicini a Raffaele Fitto a mostrare insofferenza verso le ripetute uscite pubbliche della Pascale. Anche per questo l'altrasera all'Arenile di Bagnoli hanno chiesto, insieme con l'eurodeputato pugliese, un cambio di passo e le primarie di coalizione. Su cui, però, al momento non si registra alcuna apertura da parte del gotha del partito. Non mancano le fibrillazioni neppure nelle fila della maggioranza regionale, esplose ieri nel corso di una riunione tra i consiglieri del centrodestra. La nomina di Bianca D'Angelo in giunta, infatti, ha suscitato malumori tra i (tanti) aspiranti assessori.

 

Da qui l'affondo del consigliere Sergio Nappi, che ha abbandonato il vertice di maggioranza sbattendo la porta (spingeva, infatti, per la nomina di Antonia Ruggiero): «I confronti tra i partiti e i consiglieri regionali che sostengono Caldoro sono un orpello di decisioni assunte altrove all'oscuro di chi poi è chiamato a ratificarle senza poterle mai discutere, ne prima ne dopo. Non è accettabile che i consiglieri siano convocati per tenere riunioni con i vertici regionali del partito dove tutti sono chiamati alla lealtà e alla franchezza salvo poi, a riunione conclusa, apprendere di decisioni importanti, come la nomina di un assessore, dagli uscieri del palazzo».

 

luigi de magistris attore in una mini fictionluigi de magistris attore in una mini fiction

A Nappi replica il capogruppo di Forza Italia, Gennaro Nocera: «Forse qualcuno dimentica che le nomine degli assessori sono prerogativa del presidente della giunta. Per quanto ci riguarda, il nostro compito è lavorare senza sosta per approvare i provvedimenti attesi da tempo come i piani paesistici, la riforma del turismo e quella delle comunità montane, il collegato al bilancio nonché il rinnovo delle cariche del Corecom. Bisogna fare presto, senza più indugi». Sulla necessità di accelerare al massimo si esprime anche il capogruppo di «Caldoro presidente», Giuseppe Maisto, che ribadisce: «Occorre serrare le fila e completare le attività in aula.

 

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Considero positiva la scelta del presidente Caldoro. La collega Bianca D'Angelo ha tutte le carte in regola per adempiere proficuamente al suo mandato. La sua nomina si inserisce appieno nel solco del percorso virtuoso dell'azione regionale ispirata all'esclusivo interesse dei cittadini». E il neoassessore si è subito messo al lavoro: «Ringrazio Caldoro e il partito per la fiducia che mi è stata accordata.

 

La delega che mi viene assegnata è funzionale a quelli che da sempre sono gli ambiti del mio impegno politico. Tra le mie priorità ci saranno misure di contrasto alla povertà e la tutela delle fasce più deboli come gli anziani, i minori, i diversamente abili. Continuerò inoltre l'azione in difesa delle donne vittime di abusi, molestie e violenze».

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I consiglieri di Fratelli d'Italia-An, invece, tornano a chiedere il voto di gradimento sulla nomina di Angelo Montemarano alla guida dell'Arsan, l'Agenzia regionale per la sanità: «È assolutamente necessario - avvertono in una nota congiunta il capogruppo Luciano Passariello e i consiglieri Luciano Schifone e Fernando Zara - che il presidente del Consiglio regionale Pietro Foglia inserisca, appena possibile, come primo punto all'ordine del giorno la votazione di gradimento sulla nomina di Montemarano. Non parteciperemo ai lavori ne garantiremo il numero legale fino a quando non si procederà in questa direzione».

 

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