DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Alessandro Oppes per "il Fatto Quotidiano"
Altro che "Renzi generation". Gli austriaci si spingono ancora più in là nel rinnovamento della politica, affidando a un giovanissimo (ma non del tutto inesperto) dirigente conservatore la guida della diplomazia.
A 27 anni - 5 in meno di quelli che aveva il "precoce" Enrico Letta quando entrò nel governo D'Alema - Sebastian Kurz è il fiammante ministro degli Esteri del nuovo esecutivo di Grosse Koalition, con cui i socialdemocratici del cancelliere Werner Faymann e i popolari del suo vice Michael Spindelegger hanno messo fine ai 3 mesi di impasse politica seguiti ai deludenti (per entrambi) risultati delle ultime legislative, che hanno fatto registrare una forte avanzata dell'estrema destra. Un ritorno alle "larghe intese" con scarse ambizioni di programma, se non fosse per l'inattesa ventata di freschezza portata da "Baby Kurz", come lo definisce il Wiener Zeitung.
Una mossa a sorpresa che fa storia, perché mai, dal 1945, un politico così giovane aveva fatto parte del Consiglio dei ministri di Vienna. Neppure il mitico Von Metternich fu protagonista di un'ascesa altrettanto folgorante (divenne cancelliere dell'Impero a 36 anni, nel 1809). E anche in ambito Ue la sua sarà una presenza da record: è il più giovane tra i 28 ministri degli Esteri d'Europa, tra i quali solo 4 hanno meno di 40 anni, mentre alcuni hanno superato i 60 (Bonino ne ha 65, lo spagnolo GarcÃa-Margallo è prossimo ai 70).
I commentatori politici si dividono sull'opportunità della scelta di questo ragazzo biondo, capelli fissati col gel e gote rosse che gli danno un aspetto quasi adolescenziale. I critici ricordano che non ha una formazione accademica (cominciò gli studi di giurisprudenza, per poi abbandonarli) e che non ha la minima esperienza diplomatica.
Per questo, secondo il quotidiano Kurier, tra gli ambasciatori austriaci serpeggiano "stupore e malcontento". Però è anche vero che Kurz ha dalla sua il vantaggio di non poter far rimpiangere il predecessore, l'attuale vice-cancelliere Spindelegger, che secondo lo stesso giornale ha lasciato "un cumulo di macerie" . "Ci può sorprendere - assicura il politologo Anton Pelinka - soprattutto vista l'assenza di un profilo chiaro della politica estera dell'Austria negli ultimi anni".
Il suo principale sponsor è proprio Spindelegger, che ne elogia lo "stile pragmatico", con il quale "ha mostrato di poter affrontare le questioni difficili". Non per niente, Kurz era considerato il politico più popolare (stimato a destra come a sinistra) dell'esecutivo uscente, nel quale aveva ricoperto il suo primo incarico governativo come segretario di Stato all'Integrazione.
Sua l'iniziativa di concedere la cittadinanza austriaca dopo appena 6 anni agli stranieri che parlano bene il tedesco. Magari, se appena avesse immaginato le alte responsabilità che lo attendevano, avrebbe evitato quel frizzante spot elettorale con cui si presentò alle municipali di Vienna del 2010. Posava sul cofano di un grosso Suv nero, con la scritta "geil-o-mobil", fico-mobile. Ancora lo prendono in giro.
SEBASTIAN KURZSEBASTIAN KURZ SULLA FICO-MOBILESEBASTIAN KURZ SULLA FICO-MOBILESEBASTIAN KURZ SULLA FICO-MOBILESEBASTIAN KURZ
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN…
DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI…
DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA…