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Da LaStampa.it
à Mohamed l'imprenditore "tipo" milanese, non più Giuseppe. Per la prima volta nella città meneghina un nome straniero è il più diffuso tra le piccole imprese, scalzando l'italiano dal primo posto del podio.
à quanto emerge da un'elaborazione del Lab MiM della Camera di Commercio di Milano sul Registro imprese, relativa alle ditte individuali nate nel 2012 e ancora in attività a febbraio 2013.
Complessivamente sono 34.278 le imprese straniere a Milano, più diffuse rispetto al resto del Paese e della Lombardia. Oltre ad aver segnato una crescita annua del 7,4%, le pmi milanesi rappresentano il 12% delle attive (+0,8%) contro l'8,4% nazionale e il 9,9% regionale.
Mohamed è il nome di titolare che appare con maggiore frequenza: quasi 1.600 imprese (+275 in un anno), mentre Giuseppe scende al secondo posto (1.383 imprese, -55) nella classifica dei nomi più «imprenditoriali» a Milano. Marco guadagna il terzo gradino del podio (1.131 imprese, +10) seguito da Maria, l'unico nome di donna presente tra i primi 15, con 1.095 imprese, di cui circa una su dieci è straniera.
Per la prima volta compare anche Ahmed (615 imprese, +91) e crescono le ditte guidate da Luca (+33), Andrea (+18), Silvia (+15) e Cristina (+11). In calo invece Roberto (-43 imprese), Antonio (-35) e Anna (-20).
Tra i cognomi italiani più diffusi c'è la riscossa dei Brambilla, che segnano la crescita più forte (+7 posizioni e +8 imprese) tornando al sesto posto della classifica, guidata ancora dai Rossi con 152 imprese. Bene anche i Russo, secondo cognome più diffuso, mentre scendono i Colombo.
Secondo la Camera di Commercio, le imprese straniere (ovvero imprese con partecipazione di controllo e di proprietà detenuta in misura superiore al 50% da persone non nate in Italia), durano mediamente di più rispetto a quelle con titolare italiano: quasi 9 mesi, un dato che raddoppia tra i marocchini, egiziani ed ecuadoregni.
A livello settoriale, operano prevalentemente nei servizi (37,5%), soprattutto ristorazione, mentre un terzo lavora nel settore manifatturiero, seguito dal commercio e dalle costruzioni. Complessivamente occupano quasi 74 mila addetti pari al 4% del totale degli occupati a Milano.
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