FLASH! - LA DISCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI,…
Marco Antonellis per Dagospia
Matteo Salvini ha dato un ordine di scuderia perentorio ai suoi: "Fino alle elezioni europee testa bassa e pedalare, non polemizzare, non reagire alle provocazioni e pensare soltanto a lavorare. Dopo si vedrà". Ed è proprio quel "si vedrà" che preoccupa maggiormente i 5 Stelle.
Perché dopo le europee Matteo Salvini vuole aprire ufficialmente ("senza se e senza ma" dicono nella Lega) la fase due del governo puntando su alcuni provvedimenti cardine che però non hanno trovato soddisfazione in questi primi mesi: in primis l'autonomia regionale che dovrà diventare legge "a tutti i costi" entro i primi mesi del 2020, ovvero (con tutta probabilità) prima delle prossime elezioni politiche.
Un altro importante segnale che Matteo Salvini vorrà subito dopo le europee dal Premier Conte sarà quello sulle opere pubbliche: "Bisogna assolutamente sbloccare i cantieri, cosa che non è stata ancora fatta adeguatamente", riferiscono i vertici leghisti. C'è però un punto di divergenza, spiegano da via Bellerio, tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti e riguarda i conti pubblici: il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è molto più cauto rispetto al Vicepremier. Per Giorgetti infatti bisogna procedere con molta prudenza (proprio come vuole Tria) facendo bene attenzione anche allo scenario internazionale (leggasi aumento dello spread).
A proposito poi di possibili elezioni anticipate, in queste ore in casa leghista si ragiona su tutti gli scenari possibili, anche sulle alleanze elettorali. Ma, con sorpresa di molti, la scelta del Capitano sarà con tutta probabilità quella di candidare la Lega alle prossime politiche "sola contro tutti". Poi, soltanto in un secondo momento e numeri parlamentari alla mano si potrà ragionare sulle alleanze per governare.
Il che significa che non è più scontata l'alleanza elettorale con Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni così come ci potrebbe essere qualche ripensamento in merito a Forza Italia (soprattutto se Berlusconi facesse un passo di lato). Sono in molti infatti ad aver letto il recente via libera del Capitano al candidato azzurro in Piemonte come ad un modo per non rompere definitivamente con il Cavaliere e lasciarsi una porticina aperta con l'uomo di Arcore in caso di bisogno.
A proposito di Silvio Berlusconi, stasera doveva essere a Roma per partecipare all'Ufficio di Presidenza di Forza Italia con all'ordine del giorno le elezioni europee, ma non sarà presente. A quanto apprende Dagospia, rimarrà a Milano e la riunione sarà presieduta da Antonio Tajani: il Cavaliere è dovuto rimanere a casa causa importanti pranzi di lavoro. Comunque, per tutta la settimana tra i maggiorenti di Forza Italia è continuato il lavorio per scegliere i candidati migliori per la difficile campagna elettorale.
Oltre agli uscenti, Silvio Berlusconi ha lavorato alla scelta di personalità provenienti dalla società civile e del mondo dell'imprenditoria, persone che siano in grado di fare la "differenza". Ma nelle ultime ore, tra gli strateghi di Forza Italia, è stata fatta anche un'altra importante scelta strategica, finora passata sotto silenzio: "In campagna elettorale sarà meglio non attaccare la Lega di Salvini o comunque non si deve esagerare nei suoi confronti. Meglio attaccare il governo nella sua totalità e i 5Stelle" Insomma, Silvio è sempre il solito: non vuole indispettire troppo il suscettibile Matteo perché sa benissimo che potrebbe tornargli utile dopo il 26 maggio in prospettiva di governo. E forse da oggi comincia a capirlo anche il Capitano.
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