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Stefano Graziosi per “la Verità”
L'inchiesta del procuratore John Durham inizia a dare i suoi frutti? Venerdì scorso, il New York Times ha riportato che l'avvocato dell'Fbi, Kevin Clinesmith, intende dichiararsi colpevole di aver fabbricato prove false, per far sì che il Bureau ottenesse un mandato di sorveglianza sull'allora consigliere di Donald Trump, Carter Page.
Si tratta del primo procedimento penale, condotto nell'ambito della controinchiesta che Durham sta portando avanti, per conto del Dipartimento di Giustizia, sulle controverse origini dell'indagine Russiagate.
Era stato il rapporto, pubblicato a dicembre, dell'ispettore generale Michael Horowitz a sottolineare come Clinesmith avesse modificato una mail inviata dalla Cia, per far credere che Page «non fosse una fonte» della Cia stessa, quando invece il diretto interessato aveva in passato effettivamente collaborato con l'agenzia.
Il Dipartimento di Giustizia si basò quindi su queste informazioni manipolate nel presentare la domanda di rinnovo per intercettare l'allora consigliere di Trump nel 2017. Horowitz riferì che fu proprio quell'alterazione a consentire l'ottenimento del nuovo mandato. Ma la falsa dichiarazione non costituisce l'unica tegola per il legale.
Non dobbiamo infatti dimenticare che in un'indagine separata, condotta nel 2018, Horowitz mostrò come Clinesmith fosse tra i funzionari dell'Fbi che si erano scambiati messaggi particolarmente critici, sul piano politico, nei confronti dell'attuale presidente. «Sono solo devastato», scrisse il legale a un'altra avvocatessa del Bureau, Sally Moyer, commentando i risultati delle presidenziali del 2016, appena poche ore dopo la vittoria di Trump.
Tra gli altri messaggi, il diretto interessato scrisse anche: «Alla fine hanno vinto i matti», per poi chiosare: «Viva la resistenza!» Vero che nel rapporto di Horowitz il nome dell'avvocato era tenuto segreto. Ma a rivelarne pubblicamente l'identità fu, nel giugno 2018, l'allora deputato repubblicano Mark Meadows.
In tutto questo, sempre venerdì, il senatore repubblicano Lindsey Graham ha dichiarato che il Bureau potrebbe essersi macchiato di «un altro reato». Nel 2018, l'Fbi venne audito dalla commissione Intelligence del Senato sull'attendibilità del dossier dell'ex spia britannica Christopher Steele: un controverso fascicolo che costituì a lungo la base dell'impianto accusatorio del Russiagate.
Nell'occasione, il Bureau difese l'attendibilità del documento, nonostante sia successivamente emerso che -nel gennaio 2017- lo stesso Bureau avesse saputo dalla principale fonte di Steele che il materiale del dossier fosse largamente infondato e non verificato. Ebbene, venerdì Graham ha rivelato che, a mettere fuori strada il Senato, fu Bill Priestap, l'ex capo del controspionaggio dell'Fbi, a sua volta coinvolto nella direzione di Crossfire Hurricane.
Molto duro, venerdì, si è mostrato Trump, che ha definito Clinesmith un «avvocato corrotto». «Questo è solo l'inizio, immagino», ha dichiarato il presidente, «quello che è successo non dovrebbe mai più accadere». Più in generale, negli ultimi giorni l'inquilino della Casa Bianca ha aumentato le proprie pressioni sul Dipartimento di Giustizia, per far sì che l'inchiesta di Durham arrivi celermente a delle conclusioni.
Non dimentichiamo che, nell'indagine, è potenzialmente coinvolta anche l'Italia, soprattutto in riferimento alla misteriosa figura del professor Joseph Mifsud, che -nel 2016- si incontrò a Roma con l'allora consigliere di Trump, George Papadopoulos. Partendo da queste premesse, il procuratore dovrà appurare se l'intelligence del nostro Paese abbia collaborato nel fabbricare il dossier russo con l'obiettivo di danneggiare l'ascesa politica di Trump.
Un elemento che, qualora fosse dimostrato, avrebbe delle ripercussioni sull'attuale governo italiano. All'epoca degli avvenimenti, era al potere il Pd con Matteo Renzi, mentre Mifsud intratteneva stretti legami con la Link Campus University: un'istituzione vicina al Movimento 5 Stelle.
simona mangiante george papadopoulosJoseph Mifsud, Stephan Roh, and a former Russian government official, Alexey Klishin, sat at a conference at the Link University campus in Romeil nascondiglio di mifsudMifsud con Olga Rohgeorge papadopoulos simona mangiantefranco frattini con joseph mifsudIL CASO MIFSUD - ALESSANDRO ZAMPINI MARITO DI VANNA FADINIJOSEPH MIFSUD 1I FILONI DEL RUSSIAGATEJOHN DURHAMchristopher steelesimona mangiante george papadopoulos 1george papadopoulos simona mangianteGEORGE PAPADOPOULOS 1simona mangiante george papadopoulos GEORGE PAPADOPOULOSsimona mangiante george papadopoulosGEORGE PAPADOPOULOS 2simona mangiante george papadopoulosgeorge papadopoulos con la moglie simona mangiantesimona mangiante george papadopoulos 2la casa di christopher steele kevin clinesmith2christopher steele
JOSEPH MIFSUD BORIS JOHNSONvincenzo scotti frattini mifsudMifsud con Olga Rohdonald trump putinla casa di esanatolica dove si sarebbe nascosto mifsudmifsudmifsud e vincenzo scotti alla london school of economics
JOSEPH MIFSUDVANNA FADINI JOSEPH MIFSUD VINCENZO SCOTTImueller russiagatemueller russiagate 1donald trumpsergey kislyakrussiagate Comeykevin clinesmith
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