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VATILEAKS, LA GIUSTIZIA AMORALE DEL PAPA - CHAOUQUI: ''OGGI SARÒ CONDANNATA, SONO INNOCENTE MA SONO PRONTA AD ANDARE IN GALERA'' - FELTRI: ''SE IL VATICANO CONDANNA, CONDANNA SE STESSO. PRIGIONE PER GIORNALISTI E UNA DONNA TRATTATA DA STREGA, PER CUI CHIEDONO 3 ANNI E 9 MESI. MA QUALI SEGRETI HANNO RIVELATO?''

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CHAOUQUI COL FIGLIO NEONATO IN TRIBUNALECHAOUQUI COL FIGLIO NEONATO IN TRIBUNALE

1. VATILEAKS:CHAOUQUI,POSSO DARE TANTE CARTE STAMPA,NON LO FARÒ

 (ANSA) - "Questa notte è l'ultima da persona libera. Da domani la condanna (scontata e sicura) cambierà il mio destino". Lo ha scritto su Facebook nelle ultime ore Francesca Immacolata Chaouqui, in attesa della sentenza che verrà pronunciata oggi al processo 'Vatileaks 2' sulla fuga dei documenti riservati della Santa Sede, che la vede imputata insieme a mons. Lucio Vallejo Balda, a Nicola Maio e ai giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi.

 

"Eppure non ho commesso quei reati. Sono innocente. Non ho più voce a forza di urlarlo. Lo sa la gendarmeria, lo sanno i giudici e il promotore di giustizia. Eppure a nessuno interessa", afferma ancora l'ex componente della commissione referente Cosea voluta da papa Francesco sulle finanze vaticane.

CHAOUQUI COL FIGLIO NEONATO IN TRIBUNALE CHAOUQUI COL FIGLIO NEONATO IN TRIBUNALE

 

"L'archivio di Cosea, integrale - avverte la donna -, il rapporto sulla sicurezza dello stato, i report dei conti laici dello Ior, l'analisi degli appalti del governatorato, lettere e documenti, dossier sulle nunziature, riposano nella cassaforte accanto alla mia camera da letto. Domani potrei uscire dall'aula e consegnare tutto direttamente ai cronisti fuori dal Vaticano. Altro che 'Avarizia' e 'Via Crucis', ne verrebbe fuori davvero il libro nero delle finanze vaticane".

 

nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda

"Sarebbe la vendetta giusta per appagare la rabbia di una persona innocente...almeno la mia condanna avrebbe un senso - aggiunge -. Invece non farò niente. Sono pronta al carcere se chiederanno l'esecuzione della sentenza. Perché tanto la vita me l'hanno già provata a distruggere facendomi rischiare di perdere il bimbo e sputtanandomi a mezzo stampa, certo non ho paura delle sbarre".

 

 A proposito, poi, della campagna su Twitter per l'assoluzione dei due giornalisti, la Chaouqui twitta a sua volta: "#assolvetenuzziefittipaldi e per me? Nessuno ha parole per quello che sto subendo io? Sono innocente e verrò condannata. Non importa?".

 

 

2. SE OGGI IL VATICANO CONDANNA NUZZI, CONDANNA SE STESSO

Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano

 

gianluigi nuzzigianluigi nuzzi

Oggi i giudici del Papa emetteranno la sentenza su Vatileaks. Benché se ne sia interessata la stampa di tutta la Terra, e probabilmente anche di Paradiso, Inferno e Purgatorio, anzi forse proprio per questo, il caso non è serio benché sia connesso a una delle poche istituzioni che ancora non si sono liquefatte. La popolarità della Chiesa cattolica è merito di Francesco, senza dubbio, ma soprattutto direi dei tanti preti e suore che senza chiasso fanno del bene. Nonostante casi orribili di pedofilia, la gente capisce che sono casi sporadici, e che è di gran lunga più affidabile la barba di un cappuccino di quella di un imam.

gianluigi nuzzi e emiliano fittipaldigianluigi nuzzi e emiliano fittipaldi

 

Il nome Vatileaks, che non è latino né ebraico, ma credo sia estratto dal vocabolario dei trogloditi, raduna sotto di sé la vicenda spionistica dei documenti vaticani finiti nei libri di Gianluigi Nuzzi (Via Crucis) e di Emiliano Fittipaldi (Avarizia). Gli imputati sono cinque: tre presunte spie, due sicuri e non presunti giornalisti (i due citati). I quali hanno fatto il loro lavoro. Si sono procurati documenti, che hanno addirittura avuto gratis, e ci hanno ricavato volumi venduti in tutto il mondo.

 

Accusandoli il Vaticano ha fatto loro un gran regalo: pubblicità gratuita, e pure il certificato di perseguitati per aver fatto il loro dovere. Non mi preoccupo per la loro sorte: di uno, Fittipaldi, è stata chiesta l' assoluzione dal pm che in Vaticano si chiama «promotore di giustizia», dell' altro, il valoroso Nuzzi, che ho assunto io per primo in un giornale, la richiesta è di un anno con la condizionale. Se dovessero condannarlo - ma lo escludo perché da quelle parti non sono scemi - gli varrà come una medaglia da martire.

 

emiliano fittipaldi e gianluigi nuzzi    emiliano fittipaldi e gianluigi nuzzi

Non altrettanto bene si prevede finirà per gli imputati che avrebbero fornito i «segreti». Non discuto che uno Stato abbia diritto di averne, ma la Chiesa? A me hanno insegnato al catechismo che l' unico segreto è quello dei peccati riferiti al prete in confessionale. Nella Chiesa non mi risulta ce ne siano o ce ne possano essere, neanche quando si chiama Santa Sede, coincidente con il Papato e la sua Curia.

 

Tant' è vero che persino i misteri principali della fede e quelli del Rosario sono così poco segreti che mi è toccato impararli a memoria da bambino. In questo sta la differenza con le sette misteriche e con le massonerie esoteriche: tutto è così semplice da poter essere insegnato ai bambini, i quali anzi sono stati gli interlocutori preferiti da Gesù Cristo.

feltri, bisi, pardo e purgatorifeltri, bisi, pardo e purgatori

 

E allora perché? Di quali pericolosi e immani segreti si tratta? Devono essere roba grossissima. Infatti è stata invocata la pena di 3 anni e 9 mesi di carcere per Francesca Chaouqui, una donna che ha appena partorito un bimbo. Che fa, il Papa incarcera madre e figlio? Intanto questo piccino, che leggo chiamarsi Pietro, non ancora nato, pienamente persona come sostiene la Chiesa, ha dovuto sopportare un processo accusatorio di tipo inquisitorio, assorbendo suo malgrado le emozioni e i dolori della madre, quando avrebbe dovuto starsene in pace a nuotare nel liquido amniotico sentendo dolci parole.

 

vittorio feltrivittorio feltri

Leggo sul giornale più papista di cielo, terra e mare, cioè Repubblica, un bell' articolo di Ezio Mauro. Spero che Eugenio Scalfari lo sintetizzi all' amico Bergoglio. Vi si documenta come il diritto della difesa sia ai minimi termini, e proprio nel luogo dove si predica la misericordia come legge morale. Basterebbe la giustizia giusta: ad esempio mettere gli atti dell' accusa subito a disposizione dei difensori, e vietare che gli indagati siano interrogati senza la presenza dei difensori.

 

Deduco perché, specie in questa vicenda, siano stati ritenuti avvocati dei diavoli, o meglio della diavolessa, visto che Francesca Chaouqui, che Luigi Bisignani mi ha detto essere una brava figlia, è stata trattata come una specie di strega, che tenta i probi monsignori lasciando baby doll (esistono ancora?) nelle loro camere da letto.

 

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Il Vaticano così geloso di segreti che non dovrebbe avere, lascia poi divulgare impunitamente intercettazioni e messaggini salaci, col risultato di sfregiare chi? Una donna. Papa Bergoglio, non si fa…

 

 

 

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