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1.TRUMP È IL PIÙ VOTATO DELLA STORIA DEI REPUBBLICANI
(ANSA) - Donald Trump è il candidato che ha ottenuto più voti nella storia del partito repubblicano: in base ai dati riportati dai media Usa, lo hanno scelto 13 milioni 406 mila elettori, circa 1,4 milioni in più di quelli che votarono George W. Bush nel 2000. Quest'anno la gara per le primarie del Grand Old Party ha visto ai nastri di partenza ben 17 candidati, il numero più alto mai registrato. Anche il partito repubblicano ha fatto registrare un record quest'anno, con un totale di 28 milioni di voti, pari al 139% rispetto al 2008.
hillary clinton vince le primarie
2.TRUMP INCONTRA 50 TOP DONATORI
(ANSA) - Il candidato in pectore per la nomination repubblicana Donald Trump incontra a breve a New York un gruppo di 50 importanti donatori. Il tycoon aveva in passato affermato di non aver bisogno di fondi e di poter autofinanziare la sua campagna elettorale per la Casa Bianca.
3.USA 2016: OBAMA ATTACCA TRUMP, 'SONO DAVVERO PREOCCUPATO'
(ANSA) - Barack Obama si è detto "davvero preoccupato" per il futuro del partito repubblicano e la candidatura di Donald Trump. Intervenendo in tv al popolare 'Tonight Show' di Jimmy Fallon, il presidente americano prima ha scherzato e rispondendo alla domanda se i repubblicani fossero contenti di Trump ha risposto: "Noi lo siamo...".
Poi, facendosi serio, ha ribadito: "La presidenza è un incarico serio, non un reality show". "La democrazia funziona - ha aggiunto - quando ci sono due partiti che cercano di risolvere i problemi. E vorrei che il candidato repubblicano fosse qualcuno che se dovesse vincere possa fare questo lavoro, una persona che comprende i problemi e sia in grado di far progredire il Paese".
4.TRUMP FESTEGGIA SU NOTE 'WE ARE THE CHAMPIONS', IRA QUEEN
(ANSA) - Ancora una volta Donald Trump crea la colonna sonora per le sue vittorie usando musica altrui senza il permesso. Così il magnate ha mandato su tutte le furie anche Brian May, chitarrista della leggendaria band dei 'Queen', dopo aver fatto il suo ingresso trionfale all'ultima tornata di primarie sulle note di 'We Are the Champions".
"Questa non è una dichiarazione ufficiale - ha scritto May sul suo sito - ma posso confermare che il permesso per l'uso della traccia non è né stato chiesto, né dato. Ora decideremo come procedere per far si che ciò non si verifichi più". Il chitarrista ha anche aggiunto che a prescindere da Trump, è contro la policy dei Queen dare il permesso per l'utilizzo della loro musica per scopi politici.
Prima dei Queen, il candidato repubblicano alla presidenza era finito sotto accusa per aver usato senza permesso brani musicali famosi di altri artisti altrettanto rinomati. Contro di lui si sono scagliati, i R.E.M, Adele e i Rolling Stones.
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