DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”
Quando si tratta di passare in rassegna le truppe, Nikolaj indossa una elegante uniforme, esattamente come suo padre. Alle manovre è in tuta mimetica, mentre all’Onu, da Obama e domenica scorsa al seggio elettorale si è presentato indossando un completo blu identico a quello di Aleksandr Lukashenko, presidente e padrone della Bielorussia che si fa chiamare Batka( padre) e non solo dal figlioletto di 11 anni. Sì, perché Nikolaj (o Kolya come si usa da queste parti), ormai onnipresente mini Lukashenko, è un bambino biondo dall’aspetto tranquillo e sorridente che segue il padre come un’ombra.
Ma, secondo alcune indiscrezioni filtrate dal Paese dove molte cose sono segrete, avrebbe un caratteraccio come il Batka. A una hostess che lo aveva ripreso sull’aereo presidenziale, avrebbe risposto asciutto: «Quando cresco ti faccio fucilare».
E anche durante la visita in Vaticano, quando aveva 7 anni, perse quasi la pazienza. Benedetto XVI gli diede un buffetto sulla testa: il piccolo stava per reagire. Almeno stando al racconto dello stesso presidente: «Il Pontefice gli ha toccato la testa, ma questo a Kolya non piace, lui apprezza solo quando sono io a fare un gesto simile, e ho visto che si stava infuriando. Allora gli ho detto, lascia perdere Kolya!».
Quando era ancora più piccolo, l’allora presidente russo Medvedev gli regalò una pistola placcata d’oro e da allora Kolya la porta sempre alla cintura. Lukashenko non nasconde i suoi disegni. Parlando in Venezuela disse che nel giro di 20 o 25 anni il bambino avrebbe assicurato la continuità dell’amicizia fra i due Paesi.
nikolaj lukashenko e ratzinger
Lukashenko è separato e dal primo matrimonio ha avuto due figli che ora sono grandi, Viktor e Dmitrij. Kolya sarebbe il frutto dell’amore con il suo medico personale, Irina Abelskaya. Lui è il beniamino del padre, quello che il Batka vede come successore. In un Paese che potrebbe così seguire le orme delle repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale e della Corea del Nord.
A un certo punto si era parlato della possibilità che la presidenza passasse un giorno al figlio più grande Viktor. Ma Aleksandr non lo stima: «Un inutile debole che sarà sempre più debole». Comunque, in attesa che Kolya cresca, Lukashenko ha sistemato Viktor alla guida dei servizi di sicurezza. Il secondogenito Dmitrij cura il business della famiglia.
dmitrij lukashenkoalexander e nikolaj lukashenko con chavezalexander e nikolaj lukashenko e obamaalexander e nikolaj lukashenko
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