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Francesco De Dominicis per "Libero"
Acque sempre più agitate attorno alle finanze del Vaticano. A creare caos, stavolta, è la violazione dello statuto dell'Aif (Autorità di informazione finanziaria), vale a dire l'organismo chiamato a Lvigilare sullo Ior, la banca del Papa. Le regole prevedono che entro il 28 febbraio di ogni anno il direttore Aif presenti al consiglio direttivo una bozza di bilancio. Documento che il board deve approvare entro marzo. Tuttavia, il capo degli 007 finanziari della Santa sede, René Brülhart, non avrebbe ancora inviato nulla ai consiglieri. Uno di questi avrebbe sottoposto il caso al presidente, il vescovo Giorgio Corbellini. Il quale, però, resta ancora alla larga dall'Aif, nonostante l'organismo ora sia di fatto «fuori legge».
Dentro i Sacri palazzi i mal di pancia crescono, ma alla fine prevale chi preferisce aspettare le mosse di Papa Francesco proprio in relazione all'Istituto per le opere di religione. Alla riforma Bergoglio potrebbe mancare poco: così, almeno, lo stesso Pontefice ha lasciato intendere, martedì 25 febbraio, nel corso di una riunione riservata tra i cardinali del G8 e i membri della «Commissione Ior». Il Papa vuole prendere in mano il dossier e sfilarlo ai porporati. Durante quell'incontro, giro di tavolo, con polemica, sulla discussa cacciata, nel maggio 2012, dell'ex presidente Ior, Ettore Gotti Tedeschi.
Il torrione Niccolò V, sede dello Ior niccolovAlfred Xuereb con papa Francesco Bergoglio VESCOVO GIORGIO CORBELLINIGotti Tedeschi ERNEST VON FREYBERG
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