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FINCHÉ C’È GUERRA C’È SPERANZA, PER NETANYAHU – IL GABINETTO ISRAELIANO HA APPROVATO IL PIANO PER ESPANDERE LE OPERAZIONI MILITARI A GAZA, CHE PREVEDE L'OCCUPAZIONE DELLA STRISCIA: VIA LIBERA ANCHE ALL’INGRESSO DI AIUTI UMANITARI E LA LORO DISTRIBUZIONE TRAMITE AZIENDE PRIVATE (IL MAL-DESTRO MINISTRO DELLA SICUREZZA NAZIONALE ITAMAR BEN-GVIR HA VOTATO CONTRO) – LE MILIZIE FILO-IRAN HOUTHI ANNUNCIANO NUOVI ATTACCHI CONTRO GLI AEROPORTI ISRAELIANI – I SONDAGGI CATASTROFICI PER “BIBI”: IL 51 PER CENTO DEGLI ISRAELIANI AFFERMA CHE LO RICORDERÀ PER LE SUE RESPONSABILITÀ SUGLI ATTACCHI DEL 7 OTTOBRE 2023…
'OK GABINETTO ISRAELE A ESPANSIONE OFFENSIVA GAZA E AIUTI'
benjamin netanyahu itamar ben gvir
(ANSA) - Il gabinetto israeliano ha approvato questa notte all'unanimità il piano per espandere le operazioni militari nella Striscia di Gaza. Lo scrivono Haaretz e Times of Israel citando fonti.
Secondo quanto riferito, è stato approvato anche un piano per l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza e la loro distribuzione tramite aziende private, con il voto contrario del ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir. Il piano - scrive Times of Israel - sarà attuato solo dopo la visita di Donald Trump nella regione la prossima settimana e, fino ad allora, si cercherà di raggiungere un accordo con Hamas su un cessate il fuoco e gli ostaggi.
missile degli houthi colpisce aeroporto di tel aviv
HOUTHI ANNUNCIANO NUOVO ATTACCHI CONTRO SCALI ISRAELIANI
(ANSA-AFP) - Gli Houthi annunciano nuovi attacchi agli aeroporti israeliani e chiedono alle compagnie aeree di cancellare i voli. I ribelli Houthi dello Yemen hanno annunciato che avrebbero "preso di mira gli aeroporti israeliani" e hanno invitato le compagnie aeree a "cancellare i loro voli" per Israele, poche ore dopo che un missile lanciato dal loro territorio ha brevemente interrotto il traffico aereo presso l'aeroporto principale di Israele.
"Le forze armate yemenite prenderanno di mira gli aeroporti (israeliani), in particolare quello di Lod, chiamato Ben Gurion", vicino a Tel Aviv, ha dichiarato in una nota il portavoce militare, Yayha Saree, invitando "tutte le compagnie aeree internazionali a prendere in considerazione questa dichiarazione dal momento in cui è stata annunciata e pubblicata, cancellando i loro voli verso gli aeroporti nemici" in Israele.
MEDIA, NUOVO PIANO ISRAELIANO PREVEDE OCCUPAZIONE DI GAZA
(ANSA) - Una fonte politica israeliana citata da Ynet ha affermato che il piano approvato dal gabinetto politico-di sicurezza di Israele per espandere le operazioni a Gaza prevede, tra le altre cose, l'occupazione della Striscia e il mantenimento dei territori, lo spostamento della popolazione verso sud, la negazione ad Hamas della possibilità di distribuire rifornimenti umanitari e attacchi violenti contro i miliziani palestinesi: azioni che contribuiranno a ottenere una vittoria.
"Il piano includerà, tra le altre cose, la conquista della Striscia di Gaza e il possesso dei territori, spostando la popolazione di Gaza a sud per proteggerla", ha affermato una fonte politica israeliana all'Afp, aggiungendo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "continua a promuovere" il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il trasferimento volontario dei cittadini di Gaza. Secondo la stessa fonte, il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato la "possibilità di distribuzione umanitaria" a Gaza, sottoposta a blocco israeliano da oltre due mesi, ma ha insistito sul fatto che secondo le autorità ebraiche "attualmente c'è cibo a sufficienza" nel territorio palestinese.
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
NETANYAHU NON CAMBIA LINEA NONOSTANTE I SONDAGGI: «DISTRUGGERE HAMAS È PIÙ IMPORTANTE DEI RAPITI»
Estratto dell’articolo di Davide Frattini per il “Corriere della Sera”
Il primo ministro che voleva essere ricordato per aver estinto la minaccia della Bomba iraniana deve per ora mettere da parte questo capitolo della sua storia nella Storia, perché è l’amico Donald a voler essere ricordato per tutto e sembra privilegiare le trattative.
Almeno finché durano i negoziati tra i consiglieri del presidente americano e gli inviati degli ayatollah, Benjamin Netanyahu non può mettersi in mezzo. Lo dimostra la smentita, secca e immediata, alla rivelazione del Washington Post: Bibi avrebbe incontrato Mike Waltz alle spalle di Trump per discutere di un possibile attacco congiunto ai siti nucleari sviluppati dal regime islamico e sarebbe stato proprio questo sgarbo a causare la retrocessione del consigliere per la Sicurezza nazionale ad ambasciatore alle Nazioni Unite. Il primo ministro nega tutto per evitare di essere anche lui degradato.
manifestazione contro netanyahu a tel aviv foto lapresse 8
[…] Compulsatore ossessivo dei sondaggi, quello pubblicato venerdì scorso dal quotidiano Yedioth Ahronoth, il più venduto nel Paese, gli ha messo sotto agli occhi cerchiati dalla tensione cifre sconfortanti.
A questo punto gli israeliani considerano negativo il lascito del capo di governo più longevo nella storia del Paese, al potere per quattordici degli ultimi 16 anni: il 51 per cento dice che lo ricorderà per le responsabilità politiche e strategiche dietro ai massacri del 7 ottobre 2023; il 44 per cento per la corruzione (il processo contro di lui sta andando avanti); il 35 per cento per le divisioni ideologiche create nella società. Meno del 30 per cento per quegli accordi di Abramo — la normalizzazione dei rapporti con alcuni Paesi arabi — che nei suoi proclami dovevano inaugurare «il nuovo Medio Oriente».
missile degli houthi colpisce aeroporto di tel aviv
[…] Adesso associa la trasformazione del Medio Oriente a una sorta di conflitto permanente su più fronti, perché — come ha ribadito in questi giorni Israel Katz, il ministro della Difesa — «le atrocità commesse da Hamas ci hanno insegnato che l’esercito deve sempre controllare una fascia di sicurezza tra i cittadini e i nemici».
La postura militare pretesa da Netanyahu e dai suoi alleati di estrema destra è offensiva. Sempre. Così le truppe restano dispiegate nel Sud del Libano e l’aviazione continua a colpire fino ai sobborghi di Beirut «per evitare che Hezbollah si rafforzi», nonostante la tregua con il gruppo sciita armato dall’Iran risalga allo scorso novembre.
manifestazione contro netanyahu a tel aviv foto lapresse 5
I soldati pattugliano alcune aree all’interno della Siria dopo la caduta di Bashar Assad e i jet hanno colpito vicino al palazzo presidenziale abbandonato di corsa dal dittatore, anche se il nuovo inquilino Ahmad Al Sharaa vagheggia di una possibile intesa con Israele.
Netanyahu ha ordinato i raid come segnale in difesa dei drusi siriani attaccati dalle milizie sunnite al potere, non aveva però mai dato l’ordine di bombardare dalle parti della residenza a Damasco durante i quattordici anni di guerra civile.
manifestazione contro netanyahu a tel aviv foto lapresse 6
Devoto allo slogan della «vittoria totale» su Hamas, ha appena deciso di mobilitare con urgenza migliaia di riservisti e ha dato indicazioni allo stato maggiore di prepararsi a un’incursione ancora più massiccia a Gaza di quella rinnovata 50 giorni fa […].
Le famiglie degli ostaggi ancora tenuti dai terroristi — 59, tra loro meno di 24 in vita — protestano ogni giorno assieme a migliaia di israeliani per chiedere il ritorno alla tregua che permetta il ritorno a casa degli amati. Giovedì sera, alle cerimonie per il giorno dell’Indipendenza, Bibi ha chiarito quello che era già brutalmente chiaro: «Sconfiggere Hamas è più importante della liberazione dei rapiti».
BOMBARDAMENTO AMERICANO CONTRO GLI HOUTHI IN YEMEN
benjamin netanyahu donald trump foto lapresse
itamar ben gvir
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse3
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