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1. LA CAPITALE DEI RUMORI IL RECORD DEI DECIBEL VICINO AGLI OSPEDALI
Sara Grattoggi per “la Repubblica”
Decibel fuorilegge dal centro alla periferia. Una “sinfonia” di motori e schiamazzi accompagna le giornate e le notti romane, complici la movida e il traffico. E non risparmia nemmeno i dintorni degli ospedali, con valori quasi sempre superiori ai limiti consentiti. A raccontarlo sono le rilevazioni condotte per la campagna “Spegni il rumore accendi il divertimento”, promossa da Legambiente Lazio e sostenuta dal Municipio I, dalla Fondazione Sorgente Group e da Radio Colonna.
spegni il rumore accendi il divertimento
Per oltre un mese, dal 20 giugno, i volontari di Legambiente, fonometro alla mano, hanno attraversato la città misurando le emissioni sonore, mentre nell’info point alla Galleria Alberto Sordi raccoglievano le segnalazioni dei cittadini e il team legale inviava esposti alle autorità, che hanno consentito l’intervento dell’Arpa Lazio.
Il quadro emerso è preoccupante: quasi ovunque, soprattutto nei luoghi della movida notturna a cielo aperto e sulle grandi arterie stradali, i limiti dei decibel risultano spesso violati. Solo per citare alcune delle ultime rilevazioni di luglio, da via Portuense a Centocelle si registrano risultati ben oltre i 70 dB con un picco di 77,3 a Via Portuense, all’altezza dello European Hospital. Un’area sensibile che, secondo la zonizzazione, prevederebbe un limite di 50 dB diurni e 40 notturni.
Dati simili anche in via Vitellia, a Monteverde, dove si sono raggiunti i 77,3 dB, così come sulla Cristoforo Colombo (76,3 dB). Sono finiti sotto osservazione anche il Lungotevere Ripa e Aventino dove nella notte di un weekend i fonometri hanno raggiunto quota 72dB. Non era andata meglio nemmeno nelle settimane precedenti.
Se a Campo de’ Fiori alle 00.45 di un sabato di giugno i decibel erano arrivati a 75, quando il limite notturno sarebbe di 55, in corrispondenza del Policlinico in un pomeriggio era stata registrata una media di 71,6 dB, mentre accanto al San Camillo si erano superati i 72 alle 8 del mattino (con un picco massimo addirittura di 96,5).
E si tratta di zone, precisa il rapporto, con limiti pari a 65dB in fascia diurna e 55 in notturna. Per questo, oggi i promotori della campagna consegneranno al Comune le rilevazioni e le adesioni del mondo della cultura all’appello contro il rumore, in una conferenza stampa a cui parteciperanno l’assessore all’Ambiente Estella Marino, la presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi, il direttore di Legambiente Lazio Roberto Scacchi e il direttore scientifico della fondazione Sorgente Group, Claudio Strinati.
2. STRINATI: “CLACSON E URLA, UN FLAGELLO CONTRO LA BELLEZZA”
S. G. per “la Repubblica”
Claudio Strinati, direttore scientifico della fondazione Sorgente Group ed ex soprintendente al Polo museale romano, definisce i decibel fuorilegge «uno dei flagelli di Roma».
La vostra fondazione si occupa di arte e cultura. Come è nata la scelta di sostenere la campagna di Legambiente?
«Perché questa campagna è fatta anche nel nome della cultura e la tutela dal rumore è fondamentale».
In che senso?
«A Roma siamo arrivati a un tipo di fruizione di un bene culturale, quale è la musica ad esempio, orrendamente distorto, che invece di creare benessere sociale spesso disturba la privacy e la vita dei residenti».
Si riferisce alle manifestazioni estive all’aperto?
«Basta guardare quelle organizzate al Celio o sul lungotevere vicino all’Isola Tiberina. Ce ne sono di frastornanti, anche a poca distanza dall’ospedale Fatebenefratelli. Mi chiedo come sia compatibile la tutela della salute con il frastuono notturno».
Molte delle rilevazioni che hanno evidenziato livelli di inquinamento acustico oltre i limiti consentiti sono avvenute proprio nei pressi degli ospedali. E spesso di giorno, quando a incidere è stato il traffico.
«Quel che chiediamo, anche in questo caso, è l’applicazione delle norme. Il clacson, ad esempio, si potrebbe usare solo in particolari circostanze, ma nessuno se ne cura. E, parallelamente, vedo una generale mancanza di regolamentazione del traffico in tutta la città, che invece dovrebbe essere ridotto, anche incentivando l’uso dei mezzi pubblici con servizi adeguati a una grande capitale».
Quali misure proponete al Comune di adottare?
«A mio giudizio si dovrebbero proibire le manifestazioni rumorose oltre la mezzanotte nelle zone residenziali. Sembrerà esagerato, ma in questi anni si è davvero andati oltre».
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