
JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA…
Ansa.it
E' stato arrestato dalla Digos con l'accusa di furto pluriaggravato, il vicepresidente di Casapound, Simone Di Stefano, dopo il blitz a Roma davanti al sede Ue. Di Stefano aveva tentato di rimuovere la bandiera dell'Unione europea. Di Stefano, già candidato alle elezioni regionali del Lazio ed a quelle comunali di Roma, aveva partecipato stamani con un centinaio di manifestanti ad un blitz davanti alla sede Ue di via IV Novembre a Roma.
Armato di una scala aveva tentato di sostituire al bandiera dell'Ue con un Tricolore.
La polizia ha sequestrato la scala e l'auto utilizzata per trasportarla. Sempre per il blitz a Roma davanti al sede Ue in via IV Novembre sono stati denunciati dalla Digos una decina di appartenenti a Casapound per concorso nel furto aggravato della bandiera dell'Unione Europea, resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata.
Stamani il presidente della Camera, Laura Boldrini, aveva detto che ''Quello che non serve è gettare benzina sul fuoco di questa rabbia'' che si registra in Italia. Inoltre, ''mirare esclusivamente allo scontro di certo non aiuta chi non riesce ad arrivare alla fine del mese''.
Prendere esempio dalla ''lezione'' di Nelson Mandela e saper ''trasformare la rabbia in energia positiva" sottolinea la Boldrini. Una ''lezione'', quella del leader sudafricano, che "dovrebbe essere seguita veramente da tutti, anche qui in Italia dove la rabbia si sta manifestando in forme clamorose e purtroppo a volte anche violente. Credo non ci si debba sorprendere dalla protesta: c'e' una crisi lunga e pesante'', ha sottolineato.
In Veneto questa mattina la protesta si e' spostata sulla tangenziale sud di Vicenza, chiusa al traffico. Restano al momento aperti i caselli sulla A4 di Vicenza Ovest, Montecchio, Montebello e Soave. Sulla viabilità ordinaria, precisa la Polstrada del Veneto, alcune decine di manifestanti sono presenti in zona industriale a Padova, a Portogruaro, Marghera e Monselice.
Quella dei forconi 'è una protesta difficile, perché imprevedibile non c'è un vero interlocutore'. Lo ha spiegato in una intervista al Messaggero Armando Forgione, direttore del Servizio ordine pubblico del Viminale, chiarendo che 'la connotazione è di destra, ma è molto frastagliata'.
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