matteo salvini vladimir putin cavo dragone

AVVISO AI "PACIFINTI" DISTRATTI: NON VE NE SIETE ACCORTI, MA SIAMO GIÀ IN GUERRA CONTRO LA RUSSIA – L’AMMIRAGLIO CAVO DRAGONE VIENE BERSAGLIATO DI CRITICHE PER AVER EVOCATO LA (LEGITTIMA!) POSSIBILITÀ DI ATTACCHI CYBER CONTRO LA RUSSIA DA PARTE DELLA NATO, IN RISPOSTA AI NUMEROSI ATTI DI SABOTAGGIO DI MOSCA - FORSE, LA FRASE “DOBBIAMO ESSERE PIÙ AGGRESSIVI O PROATTIVI” POTEVA ESSERE TACIUTA (CERTE OPERAZIONI, COME INSEGNA IL MOSSAD, SI FANNO MA NON SI ANNUNCIANO), MA E' INUTILE NASCONDERSI: PUTIN SGUINZAGLIA DA ANNI GRUPPI DI HACKER CONTRO I SERVER ISTITUZIONALI ITALIANI PER SOTTRARRE INFORMAZIONI E DATI SENSIBILI; FOMENTA LA SUA PROPAGANDA SOCIAL CON I TROLL E AGIT-PROP DA TALK SHOW (I FAMOSI "PUPAZZI PREZZOLATI" EVOCATI DA MARIO DRAGHI); CI MINACCIA CON LE "NAVI FANTASMA" NEL MEDITERRANEO E CON I MISSILI SCHIERATI IN LIBIA – COSA DOVREMMO FARE? PRENDERE SCHIAFFI, E RINGRAZIARE? – IL CASO DIVENTA POLITICO, CON LA LEGA FILO-MOSCA CHE TUONA: “GETTARE BENZINA SUL FUOCO EVOCANDO ‘ATTACCHI PREVENTIVI’ SIGNIFICA ALIMENTARE L’ESCALATION”. OVVERO LO STESSO TEOREMA DI PUTIN…

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Giuseppe Cavo Dragone capo di Stato Maggiore della Difesa

1. LA NATO VALUTA DI ESSERE “PIÙ AGGRESSIVA” CONTRO LA GUERRA IBRIDA DELLA RUSSIA

Traduzione di un estratto dell’articolo di Richard Milne per il “Financial Times”

 

[…] L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha dichiarato al Financial Times che l'alleanza militare occidentale sta valutando di intensificare la sua risposta alla guerra ibrida di Mosca.+

 

[…] "Stiamo studiando tutto... Sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando", ha affermato Dragone, presidente del comitato militare della NATO.

 

ATTACCO PREVENTIVO ALLA RUSSIA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

L'Europa è stata colpita da numerosi incidenti di guerra ibrida – alcuni attribuiti alla Russia e altri poco chiari – dal taglio dei cavi nel Mar Baltico agli attacchi informatici in tutto il continente.

 

Alcuni diplomatici, soprattutto dei paesi dell'Europa orientale, hanno esortato la NATO a smettere di essere semplicemente reattiva e a reagire. Una simile risposta sarebbe più facile per gli attacchi informatici, dove molti paesi hanno capacità offensive, ma sarebbe meno facile per sabotaggi o intrusioni di droni.

 

Dragone ha affermato che un "attacco preventivo" potrebbe essere considerato un'"azione difensiva", ma ha aggiunto: "È più lontano dal nostro normale modo di pensare e di comportarci". […]

 

bruno frattasi con lo scolapasta in testa - fotomontaggio pubblicato dagli hacker russi di noname057

2. GOVERNO IN IMBARAZZO PER L’AMMIRAGLIO CAVO DRAGONE, LA LEGA LO ATTACCA

Estratto dell'articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

[...] Chi si espone è la Lega, come detto. Con una nota ufficiale che riassume in poche righe l’ostilità alle ragioni di Kiev, la vicinanza agli slogan di Mosca. «Mentre Usa, Ucraina e Russia cercano una mediazione – si legge - gettare benzina sul fuoco con toni bellici o evocando “attacchi preventivi” significa alimentare l’escalation.

 

Non avvicina la fine del conflitto: la allontana. Serve responsabilità, non provocazioni». Sono parole che ricalcano gli affondi che arrivano nelle stesse ore dal Cremlino.

 

La reazione del governo è invece quella di un silenzio venato di imbarazzo. Non parla ufficialmente Giorgia Meloni, non si espone pubblicamente Guido Crosetto. Nelle interlocuzioni informali al vertice dell’esecutivo, però, si ragiona della dichiarazione: nessuno contesta in astratto il contenuto dell’intervista, perché è evidente da tempo che la guerra ibrida portata avanti da Mosca sta spingendo proprio in questi mesi la Nato ad attrezzarsi per reagire.

 

Dubbi vengono semmai espressi sull’opportunità di esporsi su un dossier così delicato. [...] Nessuna parola viene però proferita contro Cavo Dragone, su esplicita indicazione di Palazzo Chigi.

sergio mattarella guido crosetto giuseppe cavo dragone all altare della patria

 

Anzi, a sera tocca ad Antonio Tajani mostrarsi diplomatico per provare a ridimensionare quanto accaduto. «È stata un’intervista dell’ammiraglio Cavo Dragone, non mi pare che si debba fare un dibattito su questo – sostiene a margine di un evento di FI - Credo che noi dobbiamo tutelare i nostri interessi, proteggere la nostra sicurezza e prepararci anche a difenderci da una guerra ibrida, ma non farei una polemica».

 

ATTACCO HACKER AI SITI ITALIANI

Il caso che ruota attorno all’ammiraglio mostra però in controluce anche una crepa nell’esecutivo. Il dossier ucraino potrebbe mettere in difficoltà il governo già a gennaio, in Parlamento.

 

La maggioranza deve infatti votare il decreto che offre copertura giuridica all’invio di armi italiane all’Ucraina per l’intero 2026. Un accordo di pace, o anche solo una tregua, potrebbe congelare questo passaggio. Ma se così non fosse, Salvini dovrebbe decidere: strappare da Meloni, mettendosi di traverso sulle armi anche a costo di negare gli impegni assunti dalla presidente del Consiglio con gli alleati, oppure negare quanto sostenuto dall’intero stato maggiore leghista con forza nelle ultime settimane? Potenzialmente, un duello capace di far traballare il governo.

putin italia

 

CYBERSCONTRO NATO -RUSSIA

Estratto dell'articolo di Marco Bresolin e Letizia Tortello per “La Stampa

 

[...] In realtà, il ragionamento che Cavo Dragone ha affrontato con il quotidiano britannico non nasce nell'attuale contesto diplomatico, ma risale a più di un mese fa. L'intervista era stata infatti rilasciata il 18 ottobre a margine di un evento a Reykjavik, in Islanda, anche se è stata pubblicata ieri.

 

Giuseppe Cavo Dragone capo di Stato Maggiore della Difesa

Interrogato sulla strategia per rispondere alle minacce ibride contro i Paesi alleati, provenienti principalmente dalla Russia, l'ammiraglio aveva risposto così: «Stiamo studiando tutto... Sul fronte informatico, siamo piuttosto reattivi. Stiamo valutando se invece essere più aggressivi o proattivi».

 

La richiesta di cambiare postura arriva da alcuni governi, in particolare quelli dei Paesi più esposti sul fianco orientale, come baltici e Polonia. Questi Stati hanno denunciato un crescente numero di attacchi informatici, incursioni di droni o sabotaggi dei cavi sottomarini, soprattutto nel mar Baltico.

 

PUTIN E GLI HACKER

La Lituania è alle prese da tempo con il sorvolo di palloni aerostatici provenienti dalla Bielorussia, inizialmente usati per trasportare sigarette di contrabbando: Vilnius li considera parte di una strategia di attacchi ibridi perché continuano a creare problemi al traffico aereo. Il ministro della Difesa ha sollevato la questione ieri mattina durante la riunione del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.

 

L'Alta Rappresentante per la politica estera Ue, Kaja Kallas, ha ammesso che il tema degli attacchi ibridi «sta diventando un problema sempre più grande» e che «spetta agli Stati membri utilizzare gli strumenti» per rispondere, anche se ovviamente le azioni «devono essere coordinate».

SALVINI PUTIN

 

Ed è in questo contesto che si inserisce il ragionamento di Cavo Dragone, secondo il quale «un attacco preventivo» per mettersi al riparo da eventuali azioni offensive potrebbe persino essere considerato alla stregua di una «azione difensiva».

 

Una simile interpretazione - ha però avvertito il capo del comando militare della Nato - «è lontana dal nostro normale modo di pensare e dal nostro comportamento» e un'eventuale svolta in questo senso dovrebbe indubbiamente passare da una decisione presa all'unanimità da tutti i Paesi alleati.

 

ATTACCO DEGLI HACKER FILORUSSI DI NONAME AL SITO DELLA CARTA D IDENTITA ELETTRONICA

Ma si tratta di un dibattito che la Nato si appresta ad affrontare perché «se continuiamo a essere reattivi - ha spiegato l'ammiraglio - non facciamo altro che invitare la Russia a continuare a testarci e a colpirci». Allo stato attuale, «noi abbiamo molti più limitati a causa dell'etica, delle leggi e della giurisdizione». Per superarli serve una riflessione e soprattutto serve il consenso degli Stati.

 

I vertici militari stanno ragionando su come essere «più innovativi», soprattutto sul dominio cyber. L'esempio metaforico che viene fatto nel quartier generale della Nato è quello dell'arco con la freccia, applicato ai cyber attacchi: a oggi la Nato cerca di respingere le frecce che le vengono lanciate utilizzando sostanzialmente degli scudi. Ma se ci fosse la possibilità di intervenire prima, spezzando l'arco, i danni potrebbero essere non solo limitati, ma proprio evitati.

hacker russi

 

Idealmente, si potrebbero colpire i server [...] per metterli fuori uso preventivamente. Oppure, nel caso in cui le informazioni di intelligence rivelassero una potenziale incursione di droni, gli esperti ritengono di essere in grado di agire per bloccare le centrali dalle quali viene lanciato l'attacco. Oggi questo tipo di operazione non è possibile. E non è tanto un problema di tecnologie, ma piuttosto di quei "limiti" etici e giuridici che frenano l'azione delle democrazie occidentali. [...]

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Giuseppe Cavo Dragone capo di Stato Maggiore della Difesa ATTACCO HACKER ALLA TV RUSSAjet russi con missili ipersonici KinzhalMATTEO SALVINI CON MAGLIETTA DI PUTIN AL PARLAMENTO EUROPEO cavo dragonehacker russijet russoGLI HACKER RUSSI DI NONAME RIVENDICANO L ATTACCO AI SITI ITALIANI giuseppe cavo dragone foto di bacco (1)