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Silvia Truzzi per "Il Fatto Quotidiano"
A proposito del Forum internazionale delle culture due giorni fa uno stizzito Luigi De Magistris ha dichiarato che sarebbe ora di cominciare a parlare di contenuti e non di polemiche. La figuraccia internazionale che ci accingiamo a fare - come se non fossimo già campioni in materia - diventa barzelletta quando il sindaco intima di parlare di contenuti e non di scandali perché se di contenuti fin qui non si è parlato è perché i contenuti non esistono. Non c'è un programma, c'è solo un appuntamento inaugurale fissato per il 27 settembre alla ex base Nato di Bagnoli, dove Ennio Morricone si esibirà in concerto.
Dunque non si capisce bene di cosa si dovrebbe parlare. Forse del direttore artistico, il super manager Andres Neumann (uno dei più importanti collaboratori della celebre Estate romana di Renato Nicolini) la cui collaborazione con il Forum era stata annunciata in una conferenza stampa appositamente convocata a fine luglio? Bene, ha deciso e comunicato con una lettera di voler lasciare il "carrozzone Forum" pure lui.
In agosto Napoli è stata attraversata da una feroce polemica scatenata dall'ipotesi che Claudio De Magistris, fratello del sindaco, potesse assumere un incarico retribuito come responsabile organizzativo (ipotesi poi tramontata per rinuncia dell'interessato). Settimane di polemiche tra Facebook e giornali locali, in cui anche il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro (che con il Comune siede nella Fondazione Forum delle culture) aveva bocciato l'ipotesi De Magistris jr, scatenando l'ira del fratello maggiore.
Tra le altre cose il presidente aveva fatto notare come pur rispettando il legame tra i due fratelli di Palazzo San Giacomo, "se il sindaco di una metropoli come Napoli deve fare un ennesimo, lungo comunicato per difendere il fratello, c'è qualcosa che non va. In tutto questo Caldoro e i due De Magistris condividono il comune destino di essere indagati dalla Procura partenopea per una presunta turbativa d'asta in relazione all'organizzazione di un altro grande evento, l'America's cup.
Dice il sindaco che la città sarà interamente coinvolta dal Forum, ma intanto la medesima città è piuttosto spazientita per non dire indignata, almeno a leggere la lettera pubblicata domenica dal Corriere del Mezzogiorno, sottoscritta da numerose associazioni e comitati civici che definiscono uno "sperpero" l'organizzazione del Forum:
"Preme evidenziare di aver assistito dal 2007 ad oggi, con l'ultima nomina del fratello rinunciatario dell'attuale sindaco, al ridicolo valzer di incarichi che in questo arco temporale si sono succeduti creando solo un enorme ed indegno buco nero economico se si tiene conto anche alle attuali condizioni dell'economia nazionale e mondiale".
Le associazioni che sottoscrivono questa lettera chiedono alla Fundació Fòrum Universal (che detiene il marchio) di cancellare questo evento "in quanto le amministrazioni napoletane che si sono succedute dal 2007 ad oggi non sono state in grado di realizzare quello che per la città di Napoli sarebbe stata una magnifica opportunità ".
A Barcellona, scrive il Mattino, i vertici della Fundació seguono "con disappunto e preoccupazione gli sviluppi della vicenda". Il danno, dal loro punto di vista, è d'immagine: cioè la possibilità che il marchio del Forum perda di attrattiva e appetibilità a causa di quello che a Napoli sembra un flop annunciato. E dire che negli anni gli organizzatori non hanno fatto altro che rimpallarsi responsabilità e litigare.
Per non parlare delle defezioni dei presidenti che si sono avvicendati: da Roberto Vecchioni all'ambasciatore Francesco Caruso, passando per Sergio Marotta, professore e nipote del più famoso Gerardo; tanto che oggi la Fondazione è in mano ad un commissario.
La Provincia di Napoli si è sfilata un anno fa, la Camera di Commercio in questi giorni. E il presidente della Regione ieri ha messo le mani avanti: "Nessuno si aspetti quanto è accaduto nelle altre edizioni internazionali. Questi eventi sono stati rivisti con un impianto diverso. E poi come si può pensare che sia la stessa cosa se gli investimenti sono passati da circa 200 a 15 milioni di euro? Si farà bene con quello che abbiamo" .
Alle fine oggi - ovvero: a venti giorni dall'inaugurazione - dovrebbe avvenire la firma della convenzione tra Comune, Regione e Fondazione. La convezione è fondamentale, perché è lo strumento attraverso cui gli eventi dovranno essere materialmente organizzati e i contratti firmati. Ma ora il problema sarà : i contratti di chi?
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