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PERCHE' SI INTERVISTA ANCORA FRANCESCHINI, UN DEMOCRISTIANO SEMPRE PIU' SURREALE CHE RIFILA TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO? - DOPO AVER MESSO SU CON ORLANDO E SPERANZA IL CORRENTONE A MONTELPUCIANO PER PERIMETRARE L'AMBIZIONE SFRENATA DELLA DUCETTA DEL NAZARENO IN VISTA DELLE LISTE ELETTORALI DELLE POLITICHE 2027, ALL'INDOMANI DELLA DISFATTA DI ELLY ALL’ASSEMBLEA DEM (SU QUASI MILLE AVENTI DIRITTO, SI SONO ESPRESSI A SUO FAVORE SOLO 225 DELEGATI, CON 36 ASTENUTI), L'EX MENTORE DELLA BELVA CON L'ESKIMO AMMOLLA 'STO PIPPONE: “IL PARTITO? E' UNITO. LA CANDIDATURA A PREMIER DI SCHLEIN? LA DECIDEREMO CON GLI ALLEATI. PRIMARIE? ABBIAMO IL TEMPO DI FAR MATURARE LE SCELTE...”

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Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”  - Estratti

 

Dario Franceschini, non si è ben capito come è finita l’assemblea nazionale. 

«Prima vorrei fare una premessa». 

Prego. 

DARIO FRANCESCHINI - ELLY SCHLEIN

«Il Paese è immobile. Il governo finirà di spendere i soldi del Pnrr e poi che cosa farà? Mi pare che l’unica cosa chiara è che le riforme vere prima delle elezioni non si faranno e così finiscono per usare la stabilità sostanzialmente per non fare nulla, perché non facendo nulla non si infastidiscono le persone». 

 

(...)

Lei dice che la coalizione è acquisita, non per Conte. 

«Conte dice che per loro non è un’alleanza obbligata o perenne, ma abbiamo appena dimostrato che in tutte le regioni in cui si è votato nelle ultime tornate l’alleanza c’era. Per me è un risultato acquisito, poi ognuno interpreta in modo diverso il modo di stare nella coalizione». 

 

Tornando al lavoro del 2026, cos’altro deve fare l’opposizione? 

LA GALASSIA DELLE CORRENTI DEL PD

«Dovremo indicare il premier. Anche se la legge resta questa, di fatto la candidata della destra sarà Meloni. E quindi sarà difficile andare contro una candidatura unica senza una candidatura unica. 

 

Per il Pd la scelta del nome da proporre agli alleati, Schlein, è stata già fatta nel momento in cui è stata eletta segretaria. Lo dicono lo statuto e la politica. Poi ci confronteremo con gli alleati e troveremo il metodo migliore per un’indicazione unitaria. Primarie? Una scelta condivisa dei leader? Abbiamo il tempo di riflettere tutti e di far maturare le scelte». 

 

L’esito dell’Assemblea favorisce o ostacola questo lavoro? 

«Schlein dopo l’assemblea si può presentare con un Pd unito, che non vuol dire pensiero unico, vuol dire trovare la sintesi tra tutti i pensieri. 

 

franceschini schlein

Più un leader è forte più ritiene che sia ricchezza e non un’insidia avere nel partito molte personalità, vecchie e giovani. So che Elly la pensa così.

 

L’Assemblea ha messo Schlein nelle condizioni migliori per il 2026. È un bene che sia entrato in maggioranza Bonaccini, che è stato leale dal primo giorno, e aiuterà sia quando si faranno scelte coraggiose sia quando sarà necessaria la mediazione.

 

È un bene anche la minoranza riformista che si aggrega su una posizione legittimamente diversa da quella della segretaria. È una divisione sulla politica, non sulla spartizione di spazi di potere. Bene, infine, Montepulciano che con quella ricchezza di dibattito ha dimostrato di essere il baricentro del partito e quindi come ha già fatto garantirà stabilità della rotta e unità del Pd. Nessuno mette in discussione la segretaria e questo consente a Elly di occuparsi del lavoro del ’26 in vista della sfida elettorale».

 

Lei da una parte, Bonaccini dall’altra, condizionerete Schlein?

DARIO FRANCESCHINI ELLY SCHLEIN GATTOPARDO MEME BY SARX88

«Non capisco cosa vuol dire condizionare la segretaria. I segretari del Pd guidano una  squadra ed è normale che la squadra sia composta da diverse persone che dicono come la pensano, poi è ovvio che il leader fa sintesi. Nessuno vuole condizionarla».

 

Dicono che Schlein «userà» Bonaccini per svincolarsi dai leader del Pd che l’hanno appoggiata alle primarie...

«Questa lettura fa ridere. Questa tattica non rientra nel carattere di Elly. Poi non c’è nessuna competizione tra quelli di Bonaccini e quelli di Montepulciano».

 

Congresso anticipato o a scadenza naturale?

«Il mandato della segretaria scade nel ’27, che è anche l’anno delle elezioni politiche. Mi sembra del tutto naturale che sarà il partito stesso a decidere se anticiparlo o posticiparlo a dopo le elezioni». 

bonaccini schlein