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TERESA ARMATO E DARIO FRANCESCHINI
Carlo Tarallo per Dagospia
Chi ha paura delle primarie a Napoli? Matteo Renzi teme i gazebo, a lui tanto cari quando si trattò di conquistare la segreteria nazionale del Pd? E’ questa la domanda che circola con insistenza sotto ‘o Vesuvio. Tra pochi mesi si vota, e il Pd ha l’occasione per riconquistare Palazzo San Giacomo. Luigi De Magistris è in grande difficoltà, l’occasione è ghiotta. Ma a Roma sembrano non aver imparato la lezione delle elezioni regionali, quando ogni tentativo di stoppare la corsa di Vincenzo De Luca risultò vana.
Ora tocca ad Antonio Bassolino la parte dello spauracchio. Nonno Antonio è lanciatissimo verso il “grande ritorno” e i suoi avversari interni sembrano assai in confusione. Oltretutto, Bassolino ha in pugno la bandiera delle primarie: “Senza si perde”, ripete. Umberto Ranieri e Graziella Pagano sono già pronti a sfidare l’ex sindaco ai gazebo. Ma c’è chi rimette in piedi il teatrino del “candidato unitario”, ovvero cerca un nome capace di raggiungere il 60% dei consensi dell’assemblea provinciale e ottenere la candidatura.
Il primo nome circolato (ieri) è stato quello di Teresa Armato. Ex parlamentare del Pd, ex assessore regionale, la Armato è commissario del partito ad Ercolano. Esponente di Area Dem, vicina a Dario Franceschini e Roberta Pinotti, Teresa Armato attendeva nei giorni scorsi, in occasione della festa dell’Unità a Ercolano, l’arrivo di Maria Elena Boschi e Matteo Renzi: due forfait consecutivi, niente da fare. E quando ieri da Roma è partito il “sondaggio” sul suo nome, le risposte sono state negative, anzi negativissime: primo nome bruciato. “#statesereni”, ha twittato divertito Antonio Bassolino, sbeffeggiando quelli che brigano per evitare le primarie.
“Teresa Armato?” Il piddino di lungo corso e di primissimo piano, vicino a Ciriaco De Mita, interpellato da Dagospia, per un ritratto non-autorizzato della ex parlamentare, la dipinge così: “Superbassoliniana tra i primi a lasciare la nave in tempesta. E anche superdemitiana, ma sempre a modo suo: Ciriaco raccontava in giro che con Bassolino faceva l’anti de Mita e con De Mita l’anti Bassolino!”.
TERESA ARMATO E ROBERTA PINOTTI
Intanto, in attesa del prossimo nome “unitario” da bruciare, sotto ‘o Vesuvio ci si chiede come mai il governatore Vincenzo De Luca abbia tanta paura di Antonio Bassolino. Talmente tanta che ‘o sceriffo, paladino delle primarie quando interessavano a lui, adesso si è iscritto al partito del candidato unitario. De Luca sa benissimo che un Bassolino sindaco di Napoli lo oscurerebbe completamente, a livello mediatico e nel partito. Il braccio di ferro continua…
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