DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"
Dominique Strauss-Kahn e la moglie Anne Sinclair ieri hanno annunciato azioni legali contro i giornali - per esempio il Figaro - che pubblicano indiscrezioni sulla loro vita privata ma il clima in Francia è cambiato, non c'è più il sollievo generale che ha accompagnato la caduta delle accuse penali di Nafissatou Diallo a New York, e gli amici prima intrepidi si fanno silenziosi.
I francesi vogliono sapere sempre di più e i media li accontentano perché un giorno sperano di avere la risposta a questa domanda: «Come abbiamo fatto a pensare, anche solo un istante, di mettere il nostro destino collettivo e la Repubblica francese nelle mani di un personaggio simile?».
Se lo chiede il direttore de L'Express Christophe Barbier, che oggi manda nelle edicole un numero del settimanale pieno di rivelazioni sulla «inaudita doppia vita» di Dsk, l'ex direttore generale del Fondo monetario internazionale che era - sembra un secolo fa - strafavorito per entrare all'Eliseo la prossima primavera.
«Niente da invidiare al bunga bunga di Berlusconi», sostiene il giornale. Dal 2009 al 2011, fino al giorno prima dello scandalo del Sofitel che ha messo fine alla sua carriera, Dominique Strauss-Kahn divideva il suo tempo tra gli impegni di economista e l'organizzazione di incontri con le ragazze procacciate dal capo della polizia provinciale di Lille, Jean-Christophe Lagarde e dall'imprenditore e militante socialista Fabrice Paszkowski con il suo amico David Roquet.
Questi ultimi spendevano cifre notevoli - in media 10 mila euro a serata tra viaggi e ragazze - mettendole sulle note spese della loro azienda «Eiffage»: speravano che una volta diventato presidente della Repubblica DSK si trasformasse da «sex machine» in «cash machine», una macchina per fare soldi. L'inchiesta è partita mesi fa dall'Hotel Carlton di Lille, sede principale delle serate, e DSK ne sembrava allora solo sfiorato. Non è così.
Giovedì 19 febbraio 2009, dopo il discorso all'Ocse sulle «lezioni della crisi per la politica macroeconomica», Strauss-Kahn pranza con gli amici del Carlton - e due prostitute belghe - al ristorante «L'Aventure» di Parigi, in una saletta riservata. Una delle ragazze si lamenterà con un'amica di essere stata assalita da Dsk nella toilette. Il 21 aprile 2009 Dsk scrive un sms a Paszkowski: «Porto una piccola a fare il giro dei locali di Vienna giovedì 14 maggio (giorno di una conferenza alla banca centrale). Che ne pensi di venire con una signorina?». Il 7 gennaio 2010 ancora un sms a Paszkowski, da Washington: «Quando arrivi e riparti esattamente? A parte la delegazione, ragazze?».
E il 23 gennaio: «Allora, chi metterai in valigia?». Risposta: «Sylvie, sempre complicato. Jade, Catherine, sicuro. Quanto alla piccola nuova, ha voglia di vederti ma magari in Francia in un primo tempo... E poi una nuova coppia mi domanda con insistenza una serata in Belgio». Nella primavera del 2010, serata nella suite con piscina dell'Hotel Murano a Parigi, l'albergo preferito dal gruppo nella capitale. «Dsk è arrivato - si legge nella deposizione di una prostituta, Mounia -. Si è fatto una doccia con la maghrebina. Poi sono tornati in accappatoio. Abbiamo mangiato, poi ho avuto una relazione sessuale completa con Dsk. Un rapporto brutale».
I racconti delle orge al Murano di Parigi e al W di Washington e le migliaia di sms dedicati all'organizzazione di parties fines, secondo l'imbarazzata espressione della stampa francese, non lasciano più scampo all'immagine pubblica dell'uomo a lungo considerato «il più intelligente della politica francese».
STRAUSS KAHN A PARIGI CON LA BARBA INCOLTA DOMINIQUE STRAUSS KAHNSTRAUSS-KHAN E MOGLIE LIBERI A NEW YORKVIGNETTA STRAUSS KAHN STRAUSS KAHN PREFERIVO LA PRIGIONE NAFISSATOU DIALLOTristane Banon
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