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L’EUROPA NELL’AQUARIUS - LA FRANCIA PRONTA AD ACCOGLIERE I MIGRANTI A BORDO CHE RICHIEDERANNO ASILO - I VOLONTARI SONO TENTATI DI ATTRACCARE IN SARDEGNA MOTIVANDO QUESTIONI SANITARIE, MA SALVINI MANTIENE LA LINEA: “ANDRANNO A VALENCIA. NON POSSONO DECIDERE DOVE FINIRE LA CROCIERA” – LA SPAGNA SI ACCORGE CHE A CEUTA E MELILLA I MIGRANTI MUOIONO OGNI GIORNO E ORA VUOLE TOGLIERE IL FILO SPINATO

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1 – AQUARIUS, MOSSA DELLA FRANCIA: «CHI CHIEDE ASILO SUBITO DA NOI»

Cristiana Mangani per “il Messaggero

 

macron aquarius

La rotta dell' Aquarius è su Valencia. La nave, che se rallentata dal maltempo, continua a dirigersi verso il porto spagnolo.

Ma arriva la notizia che la Francia è pronta ad accogliere quei profughi a bordo che richiederanno asilo e «risponderanno ai criteri stabiliti per la concessione del diritto d' asilo». Un nuovo capitolo dunque, di questa odissea. Intanto, la situazione è questa.

 

Quarantuno migranti soccorsi e dodici cadaveri lasciati in mare. Spariti, forse inghiottiti dall' acqua, nonostante il caso avesse voluto che la nave Trenton della Marina militare Usa incrociasse, proprio in quel momento, il carico di disperati. È un giallo il salvataggio dei passeggeri recuperati al largo della Libia.

 

migranti sulla nave della ong tedesca sea watch

Perché, di quei corpi non si è saputo più niente, nonostante l' imbarcazione della ong Sea Watch che si trovava in zona, ha visto il momento in cui è avvenuto il soccorso e ha dichiarato: «41 naufraghi salvati, 12 cadaveri in corso di recupero». Ma così non è andata, e i poveri morti sono probabilmente finiti in fondo al mare e senza una sepoltura.

 

PRIORITÀ AI VIVI

La Sesta flotta ha diffuso una nota nella quale nega questa ricostruzione. «Il gommone su cui viaggiavano si è capovolto - dicono - Sono stati visti in un primo momento 12 corpi apparentemente senza vita. I soccorritori hanno dato priorità al recupero di coloro che avevano bisogno di aiuto immediato. La barca di salvataggio è tornata sul posto per cercare quei corpi, ma non li ha trovati».

 

SALVINI AQUARIUS

Poi, replicando implicitamente alle notizie circolate ieri, secondo le quali i cadaveri sarebbero stati abbandonati perché la nave sarebbe stata sprovvista di celle frigorifere, il comando americano ha replicato: «Se necessario, le navi della Us Navy sono in grado di conservare i corpi in depositi refrigerati. I superstiti sono stati riforniti di cibo, acqua, vestiti e cure. Abbiamo contatti con i partner internazionali, aspettiamo di sapere dove sbarcare».

 

L' approdo probabilmente avverrà ad Augusta. La nave dell' Organizzazione non governativa che si trovava in zona, ha deciso che non sarebbe intervenuta, proprio perché poi non avrebbe potuto farli sbarcare. Gli Usa, invece, avranno l' ok. Salvini non ostacolerà l' attracco.

 

aquarius

«Il problema non sono questi 40 - dichiara ma i 650 mila arrivati in Italia in questi anni».

Una parte sta cercando di raggiungere la Spagna a bordo della Aquarius e delle due navi italiane di supporto, con un meteo avverso. Un' odissea infinita. Poteva toccare a chiunque finire in questo braccio di ferro tra il governo italiano e l' Europa.

 

Ora viaggiano verso Valencia, anche se la tentazione dei volontari è di girare la prua verso la Sardegna e di attraccare in uno dei porti dell' isola motivando questioni sanitarie. L' Italia, comunque, ha blindato il viaggio. Ha messo a disposizione la nave Dattilo della Guardia costiera e una nave della Marina Militare.

 

la nave aquarius

La maggior parte del gruppo è stata trasferita su queste due imbarcazioni, mentre su Aquarius sono rimaste solo 106 persone: tra cui una mamma che allatta, e qualcun' altra che è in attesa di partorire. Rassicura la Guardia costiera: «La nave sta dirigendo verso nord senza particolari criticità».

 

Salvini ritiene fondamentale che approdino in Spagna: «Non capisco quale è il problema. Una nave che porta a bordo sistematicamente 4, 5, 600 persone è attrezzata per il maltempo. E' un problema loro». Dunque, nessun cambio di rotta. «Hanno a bordo cento persone - tuona - L' imbarcazione andrà a Valencia perché non è che possano anche decidere dove cominciare e dove finire la crociera».

 

la nave aquarius

ONG E LIBIA

I volontari, comunque, nonostante le decisioni italiane di limitarne l' attività, non sembrano voler mollare. E mentre il ministro commenta il trasferimento in Spagna, lo avvertono che altre due navi delle Ong presidiano le coste a ridosso della Libia. «Penso e spero che verrà chiarito il loro ruolo nei prossimi giorni. E verranno messi alcuni puntini sulle i: su chi fa cosa, su chi rispetta la legge e su chi non la rispetta. Ora veramente basta!».

 

 

2 - LA SPAGNA IN CONTROTENDENZA "VIA IL FILO SPINATO A MELILLA"

Francesco Olivo per "la Stampa"

 

PEDRO SANCHEZ PUGNO CHIUSO

L' Aquarius e le recinzioni: la Spagna socialista si distingue a colpi di simboli. Mentre Valencia si prepara ad accogliere i disperati della nave rifiutata dall' Italia, nel fronte Sud-Ovest potrebbe arrivare una svolta. Non certamente un' apertura delle frontiere, ma almeno una rimozione delle difese più feroci.

 

«Farò tutto il possibile per togliere il filo spinato dalle recinzioni di Ceuta e Melilla», ha dichiarato ieri il ministro dell' Interno Fernando Grande-Marlaska. Le due enclave spagnole in Marocco sono l' unica presenza territoriale europea nel Nord Africa e quindi sono di fatto una delle porte d' accesso.

 

Le "concertinas"

MIGRANTI A CEUTA E MELILLA

Il regno di Muhammad VI controlla meglio della Libia il passaggio dei migranti, ma in molti riescono ad arrivare a ridosso delle due città. Ceuta e Melilla sono circondate per tre lati (il quarto è il mare) da reti molto alte, con un filo spinato circolare in cima (le «concertinas»), sul quale si ferma spesso e assai dolorosamente il tentativo di entrare in Europa dei migranti.

 

La decisione di rafforzare con le strutture in ferro queste recinzioni fu, nel 2005, del governo di José Luís Rodríguez Zapatero, molto progressista, ma attento a chiudere i confini. L' istallazione delle «concertinas» fu molto criticato dalle associazioni di difesa dei diritti umani e dalla sinistra, le immagini dei migranti infilzati e feriti sono diventate il simbolo della fortezza Europa che si blinda senza pietà.

 

L AQUARIUS PASSA ACCANTO A MALTA MA SI DIRIGE A MESSINA

I socialisti decisero quindi di toglierle due anni dopo. Ma nel 2013 Mariano Rajoy, nel frattempo diventato premier del governo conservatore, decise di montare nuovamente le protezioni. Diventato segretario del Psoe, Pedro Sánchez si impegnò a rimuovere il filo spinato, cosa che ora, da capo del governo, si prepara a fare. «L' Aquarius è un simbolo per scuotere l' Unione Europea», ha detto tre giorni fa in un' intervista a «La Stampa» il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell e ora si compie un passo ulteriore.

 

Al governo Sánchez erano arrivate delle accuse di ipocrisia: accogliete l' Aquarius, mentre a Ceuta e Melilla gli immigrati muoiono ogni giorno. Così uno dei pochi esecutivi di sinistra rimasti in Europa ha voluto subito lasciare il segno.

 

I richiedenti asilo

i migranti salvati e poi trasferiti sulla aquarius

Intanto mentre l' Aquarius si avvicina lentamente, si discute di cosa fare dei passeggeri. Verranno trattati meglio di quelli che sbarcano senza sosta sulle coste dell' Andalusia? «No - risponde il ministro dell' Interno - vale la regola di sempre: vedremo chi ha diritto a fare domanda per l' asilo e chi no».