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FRATELLI DI LOGGIA – CHI HA RICATTATO TOMMASO COCCI, ASTRO NASCENTE DELLA DESTRA DI PRATO? È TUTTA UNA FAIDA INTERNA AL PARTITO DI GIORGIA MELONI? IL CASO, PER ORA, È SERVITO SOLO A SPUTTANARE IL PARTITO IN TOSCANA: DOPO MESI PASSATI A STREPITARE CONTRO LA SINDACA PIDDINA, ILARIA BUGETTI, PER I SUOI RAPPORTI CON LA MASSONERIA (ERA “STIPENDIATA” DAL GRAN MAESTRO RICCARDO MATTEINI BRESCI), SI È SCOPERTO CHE COCCI ERA IL SEGRETARIO DELLA STESSA LOGGIA – DETTAGLIO NON SECONDARIO: IL NASUTO DONZELLI, CAPO DELL’ORGANIZZAZIONE DI FDI, È RESIDENTE A PRATO. E CERCA UNA VIA D’USCITA ONOREVOLE E RAPIDA…

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Estratto dell’articolo di Nino Luca per il “Corriere della Sera”

 

tommaso cocci 5

Politici: prima del Pd, poi anche di FdI. Imprenditori. E pure un alto ufficiale dei carabinieri. Ci sono finiti tutti (o quasi) nel buco nero della (fu) scintillante Prato, tra mazzette, ricatti sessuali e guerre di potere, con la massoneria tornata ancora una volta grande protagonista.

 

[…] Prato è commissariata e i politici sono pressoché spariti. […] Un silenzio misto a rabbia, perché «noi siamo parte lesa in questa vicenda».

 

«È vero: la città è stordita. Dobbiamo solo rimboccarci le maniche», ammette Matteo Biffoni, sindaco del Pd che qui ha governato dieci anni, fino a quando è stata eletta Ilaria Bugetti, sempre dem, cioè il detonatore di questa maxi inchiesta della Procura guidata da Luca Tescaroli. Bugetti, a giugno, si era dovuta dimettere perché accusata di corruzione.

 

Ilaria Bugetti

L’imprenditore tessile e Gran maestro della loggia Sagittario, Riccardo Matteini Bresci, infatti, pagava uno stipendio mensile alla medesima Bugetti, cosa che l’allora consigliera regionale aveva volutamente nascosto nelle dichiarazioni di legge.

 

Va ricordato che la malefatta dell’assunzione fantasma di Bugetti è emersa grazie al lavorìo di Francesco Torselli, oggi eurodeputato di FdI e ai tempi all’opposizione in Regione Toscana.

 

Ilaria Bugetti e matteo biffoni

Matteini Bresci — capo del Gruppo Colle, 20 milioni di fatturato — non nascondeva la sua appartenenza alla massoneria e si vantava che la sindaca avrebbe seguito i suoi ordini perché le aveva procurato 4 mila voti, grazie agli «amici incappucciati».

 

Per Bugetti […] nessuna via di scampo. Dimissioni e città commissariata, con il Pd travolto dal fuoco di fila da destra che accusava gli avversari di essere infiltrati da massoneria e corruzione. Insomma: cosa volere di più alla vigilia delle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre e con la prospettiva di riconquistare il Comune nel 2026?

 

Qualche mese di silenzio, ma la seconda eruzione covava già sotto la cenere. Perché, già ad aprile, Tommaso Cocci, fratello dell’attore Marco e allora capogruppo di FdI in Comune, si presenta in Procura per denunciare di essere stato vittima di un ricatto sessuale, con tanto di una sua foto nudo inviata a una donna in chat.

 

RICCARDO MATTEINI BRESCI

Prima una lettera anonima: «Se ti candidi in Regione ti distruggiamo la vita». Poi altre minacce, con accuse di pedopornografia, uso di droghe e legami con la massoneria.

 

L’ultimo aspetto si è rivelato reale. Niente tandem corruzione-massoneria come per Bugetti. Solo un’imbarazzante questione di «cappucci e grembiuli», perché è saltato fuori che il 34enne Cocci era stato segretario della loggia Sagittario, la stessa comandata da Matteini Bresci.

 

«La doppia morale della destra. La massoneria — attacca Marco Biagioni, segretario del Pd pratese — è incompatibile con l’impegno politico amministrativo».

 

Riccardo Matteini Bresci

Ma chi è il corvo che ha ricattato Cocci? È davvero una faida interna ai meloniani per le candidature in Regione? Una vendetta politica contro FdI? O è una ritorsione contro l’avvocato per questioni professionali?

 

Le indagini dei pm pratesi, almeno per ora, non hanno scoperto l’architetto di questo ricatto. Mentre la questione politica è piombata sulla scrivania di Giovanni Donzelli, capo dell’Organizzazione di FdI, da anni residente a Prato. Cocci, uscito dalla loggia appena emerso lo scandalo Bugetti, ha la consegna del silenzio.

 

[…] il fedelissimo della premier Giorgia Meloni sta cercando una via d’uscita da questa storiaccia. «Noi alla massoneria siamo stati sempre contrarissimi», ha ripetuto nei giorni scorsi.

 

tommaso cocci 4

Va ricordato che a Siena, nel 2023, Emanuele Montomoli fu fatto saltare come candidato sindaco del centrodestra dopo aver detto: «Sono massone e ne vado fiero». «Ma nel caso di Cocci non c’è alcun reato: Tommaso è parte lesa», precisano dai meloniani.

 

Il tempo però stringe: tra meno di dieci giorni le liste per la Regione dovranno essere chiuse. Che strada sceglierà Donzelli? Resettare le candidature significherebbe darla vinta al ricattatore. Ma c’è ancora qualche momento per valutare, nel caso in cui la Procura scoprisse identità e movente del corvo. Ma importanti novità sono attese dall’elenco degli iscritti alla loggia Sagittario, che i pm hanno richiesto. Chissà che non saltino fuori altri nomi eccellenti?

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