COME FARE IL GIOCO DI ROMNEY - PER SPUTTANARE IL CONTENDENTE DI OBAMA VIENE RIVELATA QUALCHE PRODEZZA OMOFOBA GIOVANILE QUANDO FACEVA IL BULLO COI COMPAGNI DI SCUOLA GAY: GLI TAGLIAVA I CAPELLI E LI CHIAMAVA ‘FEMMINUCCE’ - MA SE LE NOZZE GAY SPONSORIZZATE DA OBAMA FANNO CONQUISTARE LE GRANDI METROPOLI, CERTE RIVELAZIONI FANNO GUADAGNARE AL MORMONE BACCHETTONE L’IMMENSA AMERICA CENTRALE IN MANO ALLA DESTRA RELIGIOSA…

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Alessandra Farkas per il "Corriere della Sera"


Nel giorno in cui l'America celebra lo storico sì di Barack Obama ai matrimoni gay, Mitt Romney è costretto a chiedere ufficialmente scusa per aver perseguitato un compagno di liceo, quand'era ragazzo, soltanto perché gay. L'incidente, raccontato con dovizia di particolari dal Washington Post, risale al 1965 quando il 18enne erede di George Romney, l'allora potente governatore del Michigan, frequentava l'ultimo anno di liceo alla Cranbrook School, uno dei più esclusivi collegi privati del Michigan.

Secondo il racconto reso indipendentemente al giornalista Jason Horowitz da ben cinque suoi ex compagni di scuola, oggi rispettati professionisti, Romney era appena rientrato dalle vacanze di primavera quando decise di «dare una lezione» a John Lauber, al secondo anno di liceo e outsider della scuola, malvisto da molti perché sospettato di essere gay e da lui stesso preso di mira da tempo. «Non puoi avere quel look: è sbagliato», l'avrebbe ammonito Romney e, alla presenza di altri ragazzi, l'avrebbe sbattuto a terra, tagliandogli i lunghi capelli biondi ossigenati con un paio di forbici, noncurante delle lacrime che gli sgorgavano dagli occhi e delle sue suppliche di lasciarlo andare.

«Fu un episodio insensato e malvagio», commenta adesso uno dei testimoni, spiegando che Lauder, morto nel 2004 dopo una vita da gay dichiarato, lo ricordò per anni come un trauma. Sempre secondo il Post ci sarebbe stato almeno un altro incidente, in cui il futuro governatore del Massachusetts prese in giro un altro compagno gay chiamandolo «femminuccia».

Oltre a rafforzare la sua reputazione di figlio di papà viziato e arrogante, l'incidente è subito stato sfruttato dalla campagna presidenziale di Obama come la riprova del profondo odio anti-gay di Romney, già nella bufera per aver costretto alle dimissioni il suo portavoce apertamente omosessuale Richard Grenell. Ma l'impatto della rivelazione non riguarda solo i gay. «Uno dei problemi più drammatici delle nostre scuole è il bullismo», ha tuonato il portavoce del Democratic National Committee Brad Woodhouse in una email ai sostenitori in cui ha linkato l'articolo del Post, «e così adesso scopriamo che Romney lo praticava già a 18 anni».

Incalzato dalle critiche, il candidato repubblicano è stato costretto a indire in tutta fretta un'intervista radiofonica con l'amica Fox News per spiegare la sua versione della storia. «Non ricordo quell'incidente», ha assicurato, «e comunque negli anni '60 l'idea che un compagno di classe fosse o non fosse gay era la cosa più lontana dalla mia mente». «In ogni caso mi dispiace molto se ho offeso in qualche modo qualcuno», ha proseguito, «ho partecipato a moltissimi scherzi quando ero al liceo, forse in alcuni casi sono andato oltre e per questo mi scuso».

L'episodio potrebbe dargli filo da torcere anche con alcuni elettori del suo stesso partito. I Log Cabin Republican, il gruppo che riunisce «leali repubblicani» convinti che il Gop possa diventare più forte se non esclude gay, lesbiche e transgender, non gli hanno ancora dato l'endorsement ufficiale. «Romney propone un emendamento della costituzione per descrivere il matrimonio come un atto solo tra uomo e donna», è tornato alla carica ieri il portavoce della Casa Bianca Jay Carney, «iscrivendo così la discriminazione nel sacro documento legale lasciatoci dai nostri padri fondatori».

 

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